Dimenticare

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Dopo questi giorni sento sempre più il distacco di Najwa, al pari passo con il non volerla più vedere.
Perché soffro per lei e non mi merito sofferenze inutili, pian piano la dimenticherò, alla fine è ciò che vuole lei no? Vuole che la lasci in pace.

Metto un vestitino molto scollato e mi trucco in modo appariscente, voglio farmi vedere, ecco.
Accendo l'auto e vado completamente sola ad un locale affollato di Madrid... Se c'è una cosa che mi è sempre stata detta è quella di non andare mai in questi posti da sola, in disco, nei pub, o anche solo in semplici vicoletti bui, ma sempre con qualche amico o persona di riferimento.
Sinceramente ora non mi importa, sono così debole, così fragile in questo momento... Non voglio nessuno nei paraggi, nessuno che possa ancora ferirmi, sento come se adesso non avessi nulla da perdere, quindi semplicemente lo faccio e basta.

Entro e noto sin da subito l'aria tutt'altro che tranquilla.
Passo in mezzo la folla di gente e arrivo al bancone, ordinando uno shottini e girandomi distrattamente, confusa con la musica a palla che rimbomba nelle mie orecchie.
"Un'altro perfavore" dico finendo subito il primo shot di vodka.

Mi si avvicina un uomo e sembra voglia parlarmi, infatti quasi come scritto da copione:"Ehi sei da sola?"
"Si e non voglio compagnia" dico scortese ingoiando l'altro shot che brucia in gola.
"Mm simpatica la bionda"
"Abbastanza" ridacchio.
"Lasciati offrire una cosa da bere dai"
"Tequila"
"Non fa bene mischiare alcolici sai" afferma probabilmente dopo aver visto cosa ho bevuto.
"Non importa" l'uomo ordina per me e per lui, sembrando abbastanza paziente nonostante il mio atteggiamento.

"Stai cercando di dimenticare qualcuno?" mi chiede lui non guardandomi, continuando a sorseggiare il suo drink con una certa sicurezza ed eleganza.
"Non importa" dico abbassando lo sguardo.
"Non c'è bisogno di bere così, biondina, ti fai male"
Biondina, il nomignolo che usa Najwa con me, nome che solo lei può usare.
"Non sono tua figlia, mi spiace" affermo scontrosa
"Però puoi aiutarmi" dico avvicinandomi a lui e guardandolo negli occhi senza ragionare, quella l'ho persa da un pezzo.
Arrivo rapida alle sue labbra come a cercare un bacio, sperando che lui ricambi e lo fa, iniziando a baciarmi mentre assaporo quelle labbra immaginando quelle di Najwa, come se fossero le sue.
Mi manca così tanto quella donna, la mia donna, e invece sono qui, in questo locale a bere e baciare uno sconosciuto, sono una merda, ecco cosa sono.

Mi stacco notando di aver sbavato tutto il mio rossetto:"Scusami" dico all'uomo prima di alzarmi, sentendo in tutto ciò un leggero mal di testa provocato dall'alcol.
"Ehi aspetta" mi ferma l'uomo ricominciando a baciarmi, in mezzo a tutta quella folla, ricambio come a poter migliorare qualcosa, come se potessi dimenticarmi di lei e invece non sento altro se non un'incredibile senso di colpa, mascherato da una finta strafottenza.
L'uomo fa scivolare le sue mani sui miei glutei e lo lascio fare, mentre le nostre lingue continuano a intrecciarsi, sentendo quel piacevole profumo di dopobarba sulle sue labbra.

Dopo vario tempo mi stacco lentamente dall'uomo e mi giro dall'altra parte guardandomi intorno.
No,
non può essere.
Guardo dritta in quella direzione e incrocio lo sguardo di Alba, che è lì insieme alla sua ragazza.

Rimango immobile, di pietra, sicuramente hanno visto tutta la scena e tanto per cambiare ho ancora le mani poggiate sul collo del ragazzo, che mi affretto ad abbassare.
La donna viene verso di me, con uno sguardo di pietra che non le avevo mai visto prima.
"Maggie, che cazzo fai"
"Alba... Hai vist- non volevo" dico più imbarazzata che mai, mangiandomi le parole.
"Non volevi? Chi è questo?" l'uomo si gira imbarazzato, mentre gli faccio cenno di andarsene, lui non c'entra nulla, non ha senso metterlo in questa discussione, è solo colpa mia.
"È che-"
"Andiamo all'entrata che qui non si sente nulla" dice riferito alla musica troppo alta che bombarda la sala.

Andiamo nel retro del locale dove la musica arriva più ovattata e mi poggio al muro quasi rassegnata, portandomi una mano sulla fronte in procinto di piangere.
"Maggie" si limita a pronunciare dura il mio nome.
"Najwa non te lo ha detto? Strano"
"Najwa ti ha chiesto una pausa, non ti ha chiesto di tradirla" mi dice severa e la capisco, la capisco più che mai e sentendo pronunciare quelle parole fa ancora più male.
"Alba, non ce la faccio, sto soffrendo troppo, non"
appoggio una mano sulla testa non riuscendo a formulare una frase di senso compiuto.
"Mi spiace Mag, ti voglio bene ma non sei giustificata"
"Lo so, volevo dimenticarla, lei non mi vuole"
"È stressata più che mai Najwa in questo periodo, penso come te, ma bisogna chiarire da persone mature, è inconcepibile questo" la vedo così alterata, infondo è solo un bacio dato in questa circostanza, ad un estraneo.

"Alba perché te la prendi così? È solo un bacio"
"Solo un bacio?" mi guarda sorpresa e per un attimo sto in silenzio.
"Maggie è uno schifo tradire, te lo dico da donna che lo ha fatto, non si torna indietro"
"Non l'ho tradita" dico mentre alcune lacrime iniziano a scendere.
"Io vado" mi dice Alba.
"Alba, glielo dirai??" le chiedo preoccupata. Ma non ricevo risposta, solo il rumore dei suoi tacchi che si allontanano.

Prometto che tra un po' finiscono i capitoli così :/

Uno dei miei viziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora