La prossima volta stai zitta

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"Visto che sei tu che comandi, fammi vedere cosa sai fare"
La guardo stupita, arrossisco imbarazzata... Cosa fa?
"Forza" ripete pronta a ricevere piacere da me.

Mi avvicina al suo corpo e voglio darle quello che vuole, voglio dimostrarle che anch'io posso farle provare le stesse cose che lei fa provare a me.
Accarezzo lentamente le sue gambe arrivando alle sue cosce, fasciate da quel vestitino nero così bello che non perdo tempo ad alzarle, trovandomi faccia a faccia con la sua intimità coperta da mutandine nere.
Accarezzo la zona dalla stoffa e lei resta immobile a guardarmi, portando nuovamente la sua mano dietro il mio capo ed invitandomi a muovermi concretamente.

"Veloce, Maggie" mi comanda anche se dovrei essere io a dare ordini ora.
"Come si dice?"
"Preferisci muoviti?"
"Najwa" dico ansimante abbassando il suo intimo, rendendomi conto che anche se sono io che sto per donarle piacere, lei non si distacca dal suo ruolo, anzi lo amplifica.

"Zitta, cazzo" la rimprovero io avvicinando svelta la mia bocca sulla sua apertura, leccandola lentamente da sopra la stoffa e facendole chinare la testa all'indietro, mentre mantiene i miei capelli in un pugno, tenendo la mia testa attaccata a lei.
"Non sto sentendo niente, più veloce" mi rimprovera non appena inizio a muovere la mia bocca superiore sulla sua inferiore.
È così incazzata, sapevo che c'era qualcosa sotto... e io sono così presa da lei, ancora di più.
Sentendomi tremendamente piccola, ma così eccitata le sfilo le mutande e  infilo un dito nella sua intimità, iniziando a muoverlo su e giù, aggiungendone un'altro appena dopo.
"Guardami" mi dice lei fissandomi negli occhi ansimante, pretendendo il mio sguardo.
"Mh... Rubia" mugugna un leggero piacere trattenendosi.
"Ahh lasciati andare" le propongo dopo aver infilato un terzo dito nella sua apertura abbastanza larga e bagnata, lasciandomi scorrere le dita con facilità.

Continuo a guardarla e dopo aver sentito dei gemiti leggeri da parte sua, che stanno contribuendo solo a farmi venire sedutastante, davanti a lei, mi pietrifico.
Con voce così autoritaria ma spezzata dai suoi versi mi comanda sulle azioni da fare:"Succhiala"
mi ordina indisturbata.
"Decido io"
esclamo provando a farmi valere in questa situazione che mi sta sfuggendo troppo di mano, che sta sfuggendo a entrambe.
"Ho detto di farlo, muoviti" mi ordina rigida, fissandomi negli occhi e non dandomi altre opzioni se non ascoltarla.

Mi avvicino e faccio dei movimenti circolari lenti e forti con la mia lingua su tutto il suo ingresso, impegnando le mie mani a stringerle con forza i glutei.
Sto diventando rossa per l'affanno:"Sei così buona" le soffio sull'intimitá e riprendo.
"Mmh, rubia" ansima in modo così contenuto ma al contempo così soave e femminile che mi fa impazzire.
"Si continua, ahhh" butta la testa all'indietro facendomi eccitare e provocare scosse lungo tutta la schiena.
Continuo a muovere la lingua, movimento che stranamente mi risulta sempre più difficile e che rallenta sempre di più.
Il mio battito è troppo accelerato, per la situazione, per l'ansia, per lei, per tutto.
Ho difficoltà a muovermi ancora, sto per avere un orgasmo di quelli struggenti e l'araba non mi ha nemmeno toccata.

"Che fai? Ti sei stancata?" afferma accorgendosene e interrompendo i suoi versi di piacere, parlando comunque con tono ansimante.
"Najwa" riesco solo a chiamarla restando in ginocchio davanti la sua intimità, sentendomi sconfitta da me stessa, non riuscendo a far altro se non ansimare in modo incontrollato, guardandola negli occhi.

La donna mi solleva lentamente il mento, guardandomi dall'alto mentre io resto nella mia posizione inginocchiata, aspettando lei, completamente succube del suo controllo.
Mi fissa e porta il suo pollice vicino le mie labbra, schiudo queste ultime e porto il dito nella mia bocca, sentendo che la donna inizia a muoverlo velocemente simulando un rapporto orale.
Mi guarda con lussuria, con voglia e potere, i nostri occhi non si staccano un attimo.
"Guardati" commenta a bassa voce la donna, facendomi sentire distrutta.
Dopo pochi minuti passati così il mio piacere è completamente scoppiato, sento le mie pareti stringersi e butto la schiena indietro:"Ahhh Naj, cazzo" continuo mentre lei afferma sarcastica:
"La bionda è venuta prima di me"
Sorride amara.

Uno dei miei viziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora