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Mi sveglio accaldata e completamente scoperta, mi guardo attorno e sono nel camper di Josh. Mi alzo controvoglia e noto che il mio tutore è ancora a letto che dorme, andrò a prendergli la colazione, come ringraziamento per ieri sera.

Passeggio fino al bar dentro al circuito. "Cosa ti do signorina?" Mi chiede il tipo. "Mi dai due cappucci e due brioche." Gli rispondo prima di pagare. Mi allunga il sacchetto con il cibo dentro, ma una mano è più veloce di me e mi frega il sacchetto.

Mi giro e vedo Mattia che mi guarda sfidandomi, mi fa penzolare il sacchetto davanti al naso. "Non ti è bastata ieri sera?" Chiedo indispettita mentre lui ride. "Te lo ridò se mi dai un bacino?" Scherza senza rendersi conto che mi sta facendo innervosire. "Sei andato bene che non ho avuto un attacco d'ira. Ora ridammi il sacchetto. Non te lo chiederò un'altra volta." Gli dico pacata mentre allungo la mano per fermo ridare il sacchetto. "Attacco de che? Dai solo un bacino, non ti mangio mica. Sbuffo e gli volto le spalle per tornare dal barista e prendere di nuovo la colazione. "E va bene tieni, sei simpaticissima vedo." Mi ridà il mio sacchetto e si allontana serio mentre io lo guardo anzi lo sto proprio fissando.

Torno al camper e Josh mi guarda allarmato. "Non ti trovavo." Dice come se volesse farmi capire qualcosa. "Ero andata a prendere la colazione." Gli mostro il sacchetto e lo appoggio sul tavolo. "Ah, grazie. Oggi torniamo a casa. Il prossimo weekend saremo a casa non ho gare quindi potremmo andare da qualche parte io e te o fare qualcosa? Ti va?" Mi chiede entusiasta e io invece rimango lì ferma a rimuginare per capire dov'è la fregatura. "Cioè vuoi andare a camminare o non so cosa da qualche parte?" Chiedo sedendomi e prendendo il mio cappuccio e la mia brioche. "No, non a camminare. Pensavo di fare un po' di fuori strada con la moto. Per me sarebbe un ottimo allenamento e per te un modo per occupare il tempo. Cosa ne dici?" Mi guarda con troppa attesa in quegli occhi verdi e mi tocca distogliere lo sguardo. "Si, direi che sono disposta a provare." Sussurro e lui esulta felice.

Mattia

Cammino spedito per il circuito cercando Elena, ma non la trovo da nessuna parte. Mi arrendo dopo aver vagato per mezz'ora, così vado direttamente da Cristian. "Ehi, sai dov'è la ragazza nuova?" Gli chiedo facendo il disinteressato. "No, ma mi pare che sia già andata via." Si guarda attorno. "Si è già andata via." Conclude per poi tornare al suo lavoro.
Cazzo, è già andata via, ma probabilmente la vedrò alla prossima gara. Chissà se la faranno gareggiare ancora.

È da ieri sera che mi ronza in testa con quelle labbra carnose e gli occhi verdi, l'ho spogliata con gli occhi non so mai quante volte, non avrei mai immaginato avesse un seno così formoso, lo copre con indumenti larghi, ma non ha nulla da coprire.
Ieri sera ho dovuto finire il lavoro da solo, assaltare quella ragazza mi aveva eccitato più del previsto. Sono venuto mentre ripensavo al suo seno nella mia mano e cazzo se me la sarei voluta scopare.

Sarebbe stata una scopata e nulla di più perché io non sono assolutamente il tipo da relazioni. Io non provo amore o tutte quelle stronzate lì.
Solo divertimento e nulla di impegnativo, l'unico impegno che ho è nel come far venire le ragazze urlando, quando mugolano mentre le scopo mi da più piacere della scopata stessa. Certo quando vengo e mi scarico sto bene, non c'è nulla e nessuno che mi farà cambiare idea sulle relazioni.

Trovo Roby, la ragazza che ha buttato giù la novizia, mi fa gli occhi dolci tutte le volte che mi vede. La prendo per il polso e le mi segue senza obbiettare, è stato più facile di quel che pensassi.
La addosso ad una pianta dopo che ci siamo imboscati nella vegetazione, non perdo tempo e le caccio la lingua in bocca, lei mi lascia fare tutto quello che voglio.
Le palpo il seno da sopra la maglia, ma non è grosso come quello della viperetta malefica.
Cazzo non devo pensare a lei ora, mi sto per scopare un'altra. Ansima quando le infilo due dita dentro e si dimena mentre la torturo sul clitoride.
Quegli occhi verdi, no Roby non ha gli occhi di quel colore, li ha di un banale marrone. Stavo pensando di nuovo a Elena.

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