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"Mi ha portata sul ponte, quello dove ci hanno portato i prof l'altro giorno. Abbiamo parlato un po'. Sa che provavo qualcosa per Mattia, ma si continua a comportare male con me quindi non so in queste ore con Matteo non ho pensato un secondo a Mattia e probabilmente quello che ci poteva essere lo ha completamente distrutto. Annientato. Iniziava a fare tardi così mi ha portata a casa sua. Ha una villa stratosferica fuori città." Le descrivo la casa e lei ne rimane estasiata. "E poi? Avete fatto sesso?" Mi chiede diretta. "Non posso dire nulla su ciò. Però posso dirti che sono stata davvero bene stanotte con lui." Le dico. "Lo immagino a giudicare da come ti cacciava la lingua in bocca oggi in centro." Commenta e io scoppio a ridere. "Mi avete beccato." Ammetto. "Per fortuna ti abbiamo riconosciuto solo noi. Dovevi vedere la faccia di Mattia quando ha visto che eri te. Ha tenuto il muso tutto il giorno." Mi spiffera i dettagli. "Eravate così belli addossati a quella colonna." Commenta sognante. "Magari ha un fratello libero." Gli butto là e lei mi guarda per poi scoppiare a ridere. "Come farete che sarete lontani?" Gia questa è la parte brutta della storia. "Ci sentiremo per telefono un po'. Ma lo sappiamo entrambi che ognuno farà la sua vita e chissà." Ammetto triste e lei mi abbraccia.

Dopo cena siamo nella nostra stanza assieme a Carlos, bussano ed entra Mattia con la moretta che si stava scopando quel giorno prima che partissi per la Sicilia. La tiene sulle sue gambe e lei si struscia platealmente. Carlos e Camilla continuano a parlare di alcuni dei loro compagni di classe. -Ho finito per sta sera. Ci sei?- Sorrido quando vedo il messaggio. -Sai già in che stanza mi trovi.- Gli rispondo e lui mi manda la faccina col bacino.
Quindici minuti dopo bussano alla porta e apro a Teo che mi carica in spalla come se io non pensassi niente e mi ributta sul mio letto. Solo dopo nota che non siamo soli in camera.
"Ti ho portato questi." Mi mostra un contenitore di cannoli con la ricotta. Sa che mi piacciono. "Grazie." Ne addento uno ed è veramente buonissimo. Si toglie il giaccone, le scarpe e si stende accanto a me mentre mangio i cannoli. "Perché non te la scopi anche intanto che ci sei?" Commenta Mattia e sento il respiro pesante si Teo accanto a me.
"Ma chi se la scoperebbe quella figa di legno. Se vuole una vera donna dovrebbe scegliere qualcun'altra." Commenta sta ragazza che non si è nemmeno presentata.
"Fatti scopare dal biondino accanto a te. Lui si accontenta di poco. Non si sale nemmeno per una come te." Matteo sa essere cattivo quanto Tia quando vuole. La ragazza lo fulmina con lo sguardo prima di tornare a strusciarsi su Mattia.
Lui le bacia il collo, affonda le dita nei fianchi della tipa e io non sento nulla, il nulla più assoluto. Ora ne sono certa, Mattia ha eliminato tutto quello che provavo per lui.
Teo mi tira a se e mi bacia delicatamente il collo, sento la scarica di desiderio corrermi lungo la schiena.

"Domani parti?" Mi chiede Matteo mentre si mette comodo, probabilmente dormirà qui stanotte. "Si. Domani a pranzo il pullman ci riporta a casa." Spiego, mi chiede dove può nascondere la pistola e me lo domanda in siciliano stretto così che gli altri non capiscano, gli indicò le mie pantofole dall'altra parte di dove siamo girati noi e lui senza farsi notare nasconde l'arma dentro le mie ciabatte. Carlos e Camilla parlano del più e del meno, sopratutto di qualche serie tv nuova e che al momento mi sono persa.
Mattia segue la tipa fuori dalla stanza, lui mi guarda, ma nel mio sguardo non trova quello che cerca. Provo indifferenza assoluta.

"Mi spiace si comporti così Ele." Aggiunge Carlos dopo un po'. "Sembrava migliorato quest'estate, ma da quando l'hai beccato è tornato alle vecchie abitudini.
"Carlos, non ti devi scusare per la sua coglionaggine. Comunque non mi importa più di lui quindi che faccia quello che gli pare." Spiego e sento che Teo respira lentamente, sta ascoltando attentamente e sopratutto sta cercando di capire se mento o meno. "Davvero non ti importa più se va con altre?" Mi chiede Carlos visibilmente stupito. "Si, è il mio vicino di casa. Nulla di più." Ammetto e sento che Matteo mi stringe di più a se.
"Mi spiace che ti abbia spezzato il cuore, anche se da una parte è meglio per me. Sai che posso essere quello giusto per te." Mi sussurra Matteo e io mi rannicchio contro di lui, tanto che sento i suoi muscoli sulla mia schiena.
Parliamo tutti e quattro molto tranquillamente quando qualcuno inizia a bussare insistentemente alla porta. Pensano di buttarla giù per caso.

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