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Abbiamo fatto fatica ad uscire dalla camera da letto questa settimana, avevamo da recuperare il tempo perso. Ho quasi trent'anni e non so se riuscirò a stare al suo passo a letto. Ma finché ci riuscirò non le dirò mai di no al sesso. Stanotte mentre dormiva le ho messo l'anello che avevo preso, quando si sveglierà gli chiederò di sposarmi. Dorme addossata al mio petto e mi piace sentirla petto contro petto. Le guardo la mano sottile con l'anello al dito e non riesco a non sentirmi orgoglioso, qualcosa di buono nella mia vita almeno l'ho combinato.
Si stiracchia e si sveglia, le passo l'indice sul naso. "Sposami." Le dico dolce e lei sbatte veloce gli occhi. "Sposami Elena." Le chiedo di nuovo, i suoi occhi verdi sono sui miei. "Si." Risponde e sento andarsene un peso ora che sono sicuro che mi voglia sposare. Si accorge dell'anello e lo guarda rapita, gli è piaciuto. Si tira su e monta a cavalcioni, sono felice come non lo sono mai stato. Si struscia su di me e divento duro per lei, mi monta, le piace stare sopra e decidere il ritmo. Si aiuta appoggiandosi alle mie braccia, mi tiro su a sedere e le succhio il seno. Viene assieme a me, si sdraia sul mio petto, le accarezzo la schiena. "Cazzo." Esclama d'un tratto. "Cosa c'è scricciolo?" Le chiedo e lei mi guarda negli occhi. "Non ho preso la pillola in questi giorni. L'ultima l'ho presa la mattina che dovevo sposarmi." La vedo preoccuparsi, ma io non so nulla sulla pillola o quella roba. "Cosa vuol dire scricciolo? Stai male?" Le chiedo cercando di tranquillizzarla. "No, no. È che con quella non c'era il rischio di gravidanza. Mentre invece non avendola presa potrei rimanere incinta." Mi spiega, ora capisco perché si preoccupa, ma non deve. "Scricciolo non c'è nessun problema. Io li voglio dei bambini con te." La rassicuro, ma lo vedo che ancora non è convinta. "Ma non siamo troppo giovani? E stiamo assieme da poco." Mi spiega e io la stringo di più a me. "Non ti preoccupare, lo affronteremo assieme. Si siamo giovani o almeno te sei più piccola quindi forse ti preoccupa di più, ma io ne sarei felicissimo sia che tu sia incinta che no. Vedrai che funzioneremo scricciolo, ti amo così tanto." Lo sento che si tranquillizza. "Ti amo Teo." Mi risponde prima di rimettersi stesa sul mio petto. Pensare di vederla incinta in casa mentre io le preparo la cena. "Se fossi incinta tu lo vorresti tenere anche se siamo così giovani?" Mi chiede mentre la accarezzo. "Certo che lo vorrei scricciolo. Non metterlo nemmeno in dubbio." Le alzo il mento in modo che mi guardi e poi le bacio la fronte. "Se ti fa stare più tranquilla ti sposo oggi stesso." La vedo sorridere e vedo che ci sta pensando seriamente. "Davvero vorresti sposarti lontana da casa e senza nessuno dei tuoi parenti?" Le chiedo serio e lei ammette che almeno suo padre dovrebbe esserci.

"Pronto Alessandro, ho bisogno che mi organizzi una cerimonia." Elena sta mangiando il cannolo in cucina e mi guarda maliziosa. So che mi sente. "Dovresti organizzare il mio matrimonio, ma papà non lo deve sapere fino all'ultimo. In più dovrai coinvolgere Mario Torricelli dato che sposo sua nipote. Si arriveremo col jet giusto per la cerimonia e poi ripartiremo prima che si accorgano di noi. Mario farà scendere Don Giovanni e organizzerà i suoi. Mentre tu raduna la famiglia, la chiesa non una collegata ad una delle famiglie, fa zona neutra. Ah quasi dimenticavo. Mi fai da testimone assieme a Lucia?" Chiedo con mio fratello. "Chissà la faccia di papà quando scoprirà che sposi Elena, ok ti organizzo tutto e certo che ti facciamo da testimoni, ma ti pare." Mi risponde e attacco al telefono. Elena mi guarda da sotto. "Voleremo in Sicilia e ci sposeremo, settimana prossima." Le dico e lei si avvicina, le tasto quel sedere che mi tenta ogni volta che mi gira attorno. "Oggi che si fa?" Mi chiede guardando fuori la piscina. "Oggi facciamo quello che ci pare, sarebbe da sfruttare la piscina." Le dico e lei guarda la piscina. "Ma non ho il costume, anzi non ho niente qua, sto mettendo i tuoi panni." Puntualizza. "Lo so, ho mandato due dei miei a prendere la tua roba a casa di tuo padre." Mi fa gli occhioni dolci. "E comunque qui non ti vede nessuno anche se andiamo in piscina nudi." Le propongo e vedo che inizia togliendosi la mia maglietta.

Ci buttiamo nell'acqua fredda, si siede sulle mie gambe mentre ci rilassiamo nella parte idromassaggio. "Secondo te mio padre verrà?" Mi chiede. "Si che verrà, tuo zio saprà come fare." Passiamo il resto del pomeriggio in piscina. "Scricciolo sta sera andiamo in uno dei locali devo parlare con delle persone e concludere qualche affare." La avviso e lei annuisce tranquilla, non mi giudica anche se sa che i miei affari non sono puliti.
Gabriela la donna di servizio fa capolino alla piscina e ci porta due asciugamani. Presento Elena alla governante e spiego a Gabriela che per i pasti e la casa dovrà chiede a Elena. Lascio a lei l'onere di decidere come gestire la casa a me basta che lei si senta a casa qui con me.

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