"Ok, quindi c'è sempre un suv nero che ti segue e in più l'altro giorno una berlina nera ha sparato con la mitraglietta a casa di tuo padre è tutto?" Mi chiede preoccupato. "Si, anzi no. Oggi mi ha chiamato un numero privato. Ho risposto, ma non parlava nessuno e dopo poco hanno buttato giù." Gli spiego. "Ok, allora io mi informo, appena so qualcosa ti aggiorno scricciolo. Sta attenta e mi raccomando portati sempre dietro l'arma." Mi redarguisce e poi lo saluto. Mattia è ancora sotto la doccia così ne approfitto per ripassare la lezione di domani.
Mi bacia sulla nuca e si sdraia ancora nudo e mezzo bagnato sopra di me. "Dai Tia." Lo rimprovero per poi cercare di scrollarmelo di dosso, ma lui mi blocca e mi solleva la camicia di notte. "Hai voglia piccola?" Mi chiede e io mugugno. Mi abbassa gli slip, sento la sua erezione sulle cosce. "Lo vuoi?" Mi sussurra mentre mi morde l'orecchio sinistro. "Si." Rispondo e Tia entra in me, mugola e io ansimo. Si muove veloce, le sue mani sono sul mio seno. Mi succhia la pelle della spalla e lascia un succhiotto ben visibile.
Ho una chiamata da mio padre e gli rispondo subito. "Ehi, tutto bene?" Gli chiedo. "Ehi tesoro. Si tutto bene sto risolvendo una situazione spiacevole, te stai bene? Ho saputo della sparatoria. Se non ti senti sicura stai da Ken mi raccomando." Mi suggerisce. "Sto bene, non ti preoccupare. Sono a casa e Mattia mi tiene compagnia. Mi preoccupa non averti qui e sapere che sei in Sicilia." Commento mentre Mattia mi accarezza la schiena, ha ancora stampato in viso l'espressione post scopata. "Mi dispiace, sono dovuto andare via velocemente e tu hai scuola e non volevo farti saltare dei giorni. Se pensi di essere in pericolo il jet è all'aeroporto. Tieni gli occhi aperti." Mi avvisa e io lo rassicuro che starò attenta.La mattina mi sveglio per prima, mi alzo e vado al bagno, ma la luce non va. Qualcuno ha staccato la corrente. Non si accende da nessuna parte. Torno in camera e prendo la pistola dal cassetto, Mattia non si sveglia nemmeno se lo scosso, sembra che lo abbiano drogato. Mi vesto alla meno peggio e scendo al piano di sotto. Tolgo la sicura alla pistola e mi muovo il più lentamente possibile. Quando arrivo in sala vedo una sagoma nera che rovista tra gli album delle foto. "Fermo, o sparo." Esclamo puntando il tizio. Questo si gira e preme il grilletto un paio di volte, io faccio lo stesso. Mi rintano in cucina mentre il tizio scappa via tenendosi il fianco. Ken entra in casa allarmato e mi vede con la pistola in casa.
"Non si sveglia, è in camera mia Ken. C'era un uomo in sala e entrambi abbiamo sparato."
Spiego mentre salgo con lui nella mia camera.
Scrolla Mattia per la spalla, lo scrolla insistentemente e finalmente si sveglia. "Mattia, stai bene? Ho sentito gli spari." Commenta mentre Vedo che Tia si sta svegliando per bene. "Si zio sto bene. Come degli spari?" Appena finisce la frase vede la pistola nella mia mano, cerco di nasconderla, ma vede anche che sanguino dalla spalla. Non penso che oggi andremo a scuola.Ci trasferiamo momentaneamente da Rose, che mi medica la spalla, il tipo mi ha preso di striscio. Ho ricaricato la pistola e la tengo sempre a portata, so che Tia ne ha una nascosta in camera, ma non voglio coinvolgerlo nei miei casini. "Lo hai colpito?" Mi chiede Ken mentre sua moglie cucina. "Si, perdeva sangue dal fianco." Spiego mentre Tia ascolta senza dire nulla. "Hai fatto bene a difenderti Ele. Vedrai che tuo padre risolverà tutto e tornerete alla normalità." Mi rassicura prima di tornare di sotto. "Sicura di stare bene?" Mi chiede Mattia mentre si siede accanto a me. "Si, sto bene." Rispondo sincera.
Appena Mattia mi lascia sola chiamo mio padre. "Tesoro tutto bene?" Mi chiede e io gli spiego cosa è successo e lui mi ascolta attento. "Josh dimmi cosa sta succedendo, voglio la verità." Sibilo e lo sento sospirare. "La polizia ha fatto una retata e la famiglia Scalogeri pensa che noi abbiamo venduto i suoi per ottenere qualcosa. Per fortuna solo loro la pensano così, ma perché ne sono andati dentro molti dei loro. Hanno minacciato di vendicarsi e così sono venuto subito giù per sistemare, ma da quel che apprendo hanno già mandato qualcuno su. Ieri notte ho parlato col loro capofamiglia e dovremmo aver risolto la questione. Non dovresti più avere problemi." Mi spiega. "È tutto? Perché il tizio a cui ho sparato stamattina cercava qualcosa vicino agli album delle foto. "Si tesoro, hai chiesto la verità e te l'ho detta. Allora quel tipo non lo ha mandato di certo qualcuno da qua. Lì ci sono i documenti sul tuo affidamento e sul riconoscimento come mia figlia a tutti gli effetti." Mi spiega e io subito penso a Paolo.
Me l'aspetterei da lui una cosa del genere per impugnare la paternità e farmi tornare a casa di mia madre in pianta stabile.
STAI LEGGENDO
Under your chain
ChickLitTutto era stato scritto per lei, chi doveva essere, cosa doveva fare e quando fare cosa. Ma se accidentalmente sulla sua strada incontrasse il pericolo più grande della sua vita?