Elena
La dottoressa sostiene che il dosaggio sia troppo basso e che debbano aumentare la dose di pasticche così da tenermi stordita meglio.
Ci sono tutti, avvocati, il giudice e due medici.
"Non ho preso le pasticche, appena si è girato lo ho spurate come faccio anche alla clinica. Non voglio prendere quella roba." Ammetto anche se in parte è falso.
"La dottoressa La Rocca è pagata da Emily e Paolo e quindi per forza li asseconda facendo come chiedono loro. Mi impasticca per tenermi semicosciente." Sentenzio convinta e tutti si girano nella sua direzione.
"Non è vero, sta delirando. Io ho sempre fatto i suoi interessi." Si sta arrampicando sugli specchi.
Il giudice dispone che io faccia qualche seduta con un terapeuta scelto da lui e che per ora stia da mio padre qualche altro giorno.
Mia madre esce da casa sconfitta assieme agli avvocati e ai medici."Sei stata grande, occasione migliore non poteva capitare." Josh mi batte il cinque e dopo aver sistemato il casino che avevamo fatto in sala per rendere credibile la mia permanenza li andiamo a mangiare da Rose. Ken e lei ormai sono diventati parte della "famiglia" che ho con Josh. Mattia e Carlos sono contenti che io rimanga qualche altro giorno, ma loro devono andare a scuola. Hanno già saltato due giorni e Rose ovviamente fa la predica a Tia.
Il dottor Bianchi è un tipo stempiato sulla cinquantina, l'aspetto non è confortevole.
"Sai dove sei Elena?" Mi chiede. "Si, nel suo studio per valutare quanto sono effettivamente un soggetto pericoloso." Spiego brevemente e lui scrive subito sul suo figlio.
"Sei ancora convinta che la dottoressa faccia più gli interessi dei tuoi genitori che la pagano che i tuoi personali?" Non ci gira attorno. "Si, ne sono ancora convinta." Ammetto.
"Parlami della sera in cui hai litigato con tua madre." Immaginavo tirasse fuori l'argomento.
"Mi avevano tagliato i capelli e lei continuava a dire che io mi sarei dovuta scusate per essermi difesa dalla tipa che me li ha tagliati. Sa che ho gli attacchi d'ira e non fa mai nulla per evitarmeli. Lei chiama la dottoressa, mi vuole mansueta e tack pastiglia, mi vuole più socievole e tack pastiglia. Alla fine mi sono arresa per evitare le pastiglie, ma non ero comunque libera." Mi sfogo e vedo che segna tutto, penso proprio tutto.
"E con Josh, che hai scoperto essere tuo padre come va? Lui ti evita gli attacchi?" Chiede serio.
"Con Josh va bene, mi ha messo in chiaro subito le regole di casa sua. Ha trovato come evitare gli attacchi, non lasciandomi fare comunque quello che voglio. Mi lascia il tempo per respirare e calmarmi poi piano piano mi fa ragionare su ciò di cui stavano parlando di prima." Spiego con parole semplici.A fine seduta il dottore mi suggerisce di continuare con gli esercizi di respirazione e di evitare le terapie con pasticche.
Qualche giorno dopo a casa di Josh si presenta il giudice con gli avvocati e il dottor Bianchi.
"Ho letto il rapporto del dottore e cercando una mediazione tra le parti ho così disposto: Elena starà dalla madre fino a che non sarà possibile fare il cambio scuola. Potrà andare dal padre ogni qual volta vorrà. È sospesa la terapia con la dottoressa La Rocca in quanto il medico da me designato ha stabilito che Elena non necessita di cure farmacologiche e che non è un soggetto pericoloso. Questo è quanto." Conclude il giudice.Il ritorno a scuola è sempre deleterio, l'unica nota positiva è che ieri sera Mattia è sgusciato in camera mia di nascosto. Ma so che questa bolla finirà presto, lui è il classico stronzo, puttaniere a cui tutte la danno, compresa me, mi ricorda la vicina nella mia testa.
Aurora è visibilmente spaventata quando mi vede, ma non si azzarda a chiedere di essere spostata. La professoressa di ginnastica pretende che facciamo due giri di corsa del campo e io proprio non ne ho. Se ne faccio uno è già tanto.
Ripenso a Mattia e a come si è comportato in questi giorni, anzi da quando lo conosco. Spuntava sempre fuori quando avevo bisogno di lui. Però ricordo anche che di solito la sera lo chiamano per andare a fare le sconcerie.
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Under your chain
ChickLitTutto era stato scritto per lei, chi doveva essere, cosa doveva fare e quando fare cosa. Ma se accidentalmente sulla sua strada incontrasse il pericolo più grande della sua vita?