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È quasi Natale, sarà il nostro secondo Natale assieme e sta volta non saremo dentro una cella. Elena e io siamo diretti dal dottore per la visita mensile. Con la pancia fa fatica a stare dentro la macchina ormai. Il ginecologo è puntuale così entriamo subito dentro. Elena si sistema sul lettino e il dottore gli squizza il gel sulla pancia. Quanto mi piace accarezzare il pancione. Il ginecologo passa l'ecografo sulla pancia e misura il bimbo. "Vi confermo che è un bel maschietto sano. Gli esami che abbiamo fatto sono tutti regolari." Ci conferma e così siamo più tranquilli. Lei avrà un piccolo me da coccolare tutto il giorno. Salutiamo il ginecologo e torniamo verso casa. "Sei contenta che sia un maschietto?" Le chiedo mentre lei cerca una posizione comoda sui sedili, ridacchio perché è buffa. "Si, sono contenta, dovremo dirlo a mio padre e anche a tuo padre. In più direi che è ora di pensare alla stanza del bimbo." Precisa. "Ok, le stanze a casa non mancano. Guarderemo come arredarla. Dopo li chiamiamo e gli daremo la buona notizia." Le spiego, le prendo la mano e la bacio. Arrivati a casa l'aiuto a scendere dalla lambo, forse dovrò prendere una macchina più alta perché questa non è adatta ad una donna incinta. È in cucina e la metto sul bancone, mi piazzo nel mezzo delle sue gambe e lei mi stringe verso di lei. "Hai voglia scricciolo?" Le chiedo, ma so già la risposta. "Si." La sua voce è sommessa e vogliosa. Le scosto le mutandine e la penetro. Mi muovo dentro di lei con foga, il ginecologo mi ha assicurato che fare l'amore è sicuro e fa bene anche al bambino. Elena sembra trarne solo benefici quando la faccio stare così bene. Si regge mettendomi le braccia al collo e io mi puntello sul bancone. Viene gemendo. "Ti amo Teo." Dice ansimando. Vengo poco dopo di lei. "Ti amo." Le confesso e resto dentro di lei, mi piace restare dentro di lei.

Accendo il caminetto e poi mi stendo dietro a Elena, lei è stesa con la schiena sul mio petto e le accarezzo la pancia. Chiamo Giovanni o Josh come lo si vuol chiamare. "Ehi, tutto bene ragazzi?" Chiede e Elena saluta suo padre, li ci sono anche Ken e Rose, sono i vicini e ormai li conosco pure io. "Abbiamo una bella notizia." Esclama Elena e vedo suo padre iniziare ad irrigidirsi. "Diventerai nonno. È in arrivo un bel nipote." Gli dico e vedo i signori dall'altra parte sbiancare. "State scherzando?" Chiede Giovanni. "No papà guarda." Mi fa ruotare il telefono e inquadra il pancione con le nostre mani sopra. "Porca vacca. Ma di quanti mesi sei tesoro?" Chiede suo padre. "Sono al quinto mese papà." Spiega e vedo Josh contare. "Ma quindi quanto vi siete sposati eri incinta?" Chiede e a sto punto dovrà spiegare che avevano già fatto la frittata prima del matrimonio. "Quando sono venuta da Teo non ho peso su il blister della pillola. Non ci siamo stati molto attenti e solo dopo una settimana mi sono ricordata del anticoncezionale quindi si quando mi sono sposata probabilmente ero già incinta." Spiega e Giovanni mi guarda malissimo. "Avevi già messo incinta la mia bambina Matteo. E mi avete detto che non era ancora in programma un bimbo." Mi ammonisce. "Si, ma quando hai chiesto non ne eravamo sicuri. La tua bimba sta bene, mi prendo cura di lei." Lo rassicuro e sento il bimbo muoversi nella pancia. "Dato che siete in vena di rivelazioni. Da quanto andava avanti fra voi due?" Chiede e Elena alza gli occhi al cielo. "La prima volta è stata in carcere, ma a mia discolpa non sapevo la sua età. Ma alla fine non mi ha fermato però io ero dentro e pensavo fosse finita lì. A Praga durante la gita l'ho vista nel mio locale e lì è ripartito tutto. Sapevo di rischiare, ma l'ho amata dal primo momento ed ero fottuto già prima." Spiego. "Papà sapevo che era più grande di me, ma lo amo dalla prima volta che ha passato la notte in cella con me." Conferma lei e mi fa piacere che anche lei ha sempre provato qualcosa per me.

"Ciao papà." Saluto quando chiamo mio padre, Giovanni ha digerito abbastanza bene che diventerà nonno. "Ciao ragazzi, tutto bene?" Chiede e io lo rassicuro che stiamo bene. "Dovremmo dirti una cosa papà." Annuncio e poi lascio continuare Elena. "Diventerà nonno Don Stefano." Gli comunica e mio padre chiama pure Ale e Lu. "Ragazzi diventerete zii e io nonno." Spiega mentre i miei fratelli lo raggiungono. "Ma si vede già la pancia?" Chiede Lu e Elena piega di nuovo il telefono così da inquadrare la pancia. "Oddio, ma si vede già un sacco. Quindi sapete anche se è un bimbo o una bimba?" Chiede mia sorella su di giri. "Si, sarà un bel maschietto." Le comunico felice e lei saltella felice perché vorrebbe spupazzarsi il nipote. "Non sono un po' troppo giovane per diventare nonno?" Mi chiede mio padre e io lo prendo in giro che è un vecchietto. "Fatemi sapere se avete bisogno di qualcosa ragazzi. Spero di vedervi presto e magari vedere il mio nipote." Salutato anche mio padre vedo che Elena è stanca. "Vuoi andare a letto?" Le chiedo e lei annuisce.
Le sto baciando la pancia quando la chiama suo padre. Lei risponde, ma io continuo a baciarla e ad accarezzarle il pancione. "Tesoro gli Smith avrebbero una proposta. Ma dov'è Matteo?" Chiede e lei ruota il telefono in modo che veda che sto coccolando la sua bimba. "Natale potreste fare un salto qui? Per il pranzo, ci saranno anche Carlos e Camilla e avrei piacere di rivedervi." Propone Giovanni, Elena mi guarda perché sa che la sua fuga dipende da me, farla scappare mentre è incinta non mi piace come idea, ma solo per il pranzo si potrebbe fare. "Solo pranzo?" Chiedo a Don Giovanni e lui risponde che gli basta anche solo il pranzo, lei mi guarda con gli occhioni verdi e so che non riuscirò a dirle di no. "Ok, ci saremo." Rispondo e Elena mi guarda raggiante.

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