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Josh

Smonto dalla moto dopo ave fatto un buon piazzamento e vedo Elena e Mattia vicini e aspettano me. Quei due non me la raccontano giusta. So come tratta le ragazze Mattia e non si approfitterà di mia figlia. Devo avvisarla di stare alla larga da lui in quel senso. Anche perche alcune volte capiterà che lei starà con gli Smith mentre io vado a fare dei viaggi per affari. Mi avvicino a Elena che si complimenta per il mio risultato, Mattia si allontana, ma lo vedo che ogni tanto si gira per controllare.

Torniamo al camper, sono sfinito, non vedo l'ora che Elena prenda la patente così può guidare anche lei è darmi il cambio. Mi risposerò giusto un po' e poi partiremo per tornare a casa.

"Volevo avvertiti che dovresti stare lontana da Mattia." Le dico mentre guido verso casa. "In che senso? Ci conosciamo di vista." Farfuglia mentre guarda dal finestrino. "Hai capito. Lui non è un tipo serio in quel senso." Sentenzio acido e Elena si gira nella mia direzione. "Cioè è come eri tu alla sua età?" Mi ha colpito e affondato con questa affermazione. "Si e appunto perché conosco il soggetto preferirei che ti stesse alla larga. Con questo non dico che vi dovete ignorare però nessun rapporto oltre alla conoscenza. Intesi?" Le chiedo e lei mi assicura che non c'è nulla tra loro, ma non ne sono convinto. Ho visto come la guarda.

Elena

Sta sera Josh va via per lavoro e così sarò a casa da sola. Ha sentito gli Smith e mi hanno invitato a cena così da non essere sola. Controllo l'armadio e noto la differenza rispetto a quando andavo alla vecchia scuola. I miei vestiti sono principalmente tute ora mentre prima dovevo essere perfetta in ogni angolo perché dovevo stare al passo con le altre. Ovviamente era mia madre a obbligarmi.

Esco di casa e attraverso la strada quando sento in lontananza un motore, dal retro della casa esce uno in moto e si ferma proprio di fronte a me. "Sta sera sei coi miei zii?" È Mattia che ovviamente mi ha fatto prendere un colpo. "Si, tu vedo che non ci sarai." Sentenzio prima di riprendere la strada verso la porta di casa sua. "Pronto?" Risponde al telefono e io suono il campanello. "Si Amalia sto arrivando, preparati perché ti scopo per bene sta notte." La sua voce è melliflua al telefono. Lo guardo mentre è stravaccato sulla moto che mette via il telefono.

Entro in casa e sento la moto allontanarsi, Rose mi viene incontro e mi fa sentire a casa. Ricevo più affetto da due persone appena conosciute che dai miei genitori che conosco da sempre. "Mattia non ci sarà, è uscito." Mi comunica la zia per poi sparire in cucina. "Lo so, l'ho visto uscire con la moto mentre venivo in qua." Rispondo mettendomi seduta a tavola. Ken mi chiede se voglio vino o birra, opto per la birra anche se sa che sono minorenne. "Allora come vanno le cose con tuo padre?" Chiede Ken mente stappa la bottiglia e me l'allunga. "Vanno bene. Certo è stato strano sapere che è mio padre dato che fino a un mese fa non sapevo nemmeno che esistesse." Comunico per poi prendere tre polpette dal tegame. "Lui è molto contento di aver finalmente saputo la verità. Lo conosco da una vita, giravamo assieme e non si è mai dato pace da quando sei nata, voleva scoprire a tutti i costi se eri figlia sua. Non immagini come sia felice ora rispetto a prima. In più mi ha detto che anche tu stai meglio rispetto a prima. Ha detto che ti stai aprendo un po' con le persone mentre prima respingevi tutti a prescindere." Non so se Ken faccia bene a dormi tutte queste cose. "Si, diciamo che sto provando a fidarmi di qualcuno, ma è difficile e alle volte non so come comportarmi." Rispondo per poi addentare la polpetta.

Mi siedo sul divano assieme a Rose mentre Ken mi porge un'altra birra, spero non faccia la spia a Josh. "La mamma di Mattia era mia sorella. Era una donna gentile e altruista mentre il padre di Mattia ero uno scapestrato, entrava e usciva di prigione finché non l'hanno fatto fuori per dei debiti e fatalmente quella sera erano assieme e avevamo lasciato il bimbo qui. Abbiamo cresciuto Mattia come se fosse figlio nostro, anche perché io non posso avere figli, ma io e Ken siamo sempre stati felici così con quello che avevamo." Rose si commuove nel ricordare la sorella, la mamma di Mattia. "Avevo una zia con cui parlavo molto, lei non aveva figli e si dedicava completamente a me. Quando è morta mi sono chiusa in me stessa perché non avevo più nessuno di sincero accanto." Confesso e Rose mi posa una mano sulla mia. "Adesso hai noi, tuo padre e anche quella testa calda di mio nipote anche se non si direbbe." La ringrazio e dopo aver chiacchierato per qualche ora mi avvio per casa mia, non che abbia molta strada da fare.

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