Rientro a casa, il suv nero era sparito. Mi è dispiaciuto lasciare Elena lì da sola, ma mio zio continuava a chiamare insistente.
"Ehi, ragazzo. Ti pare l'ora di rientrare? Dove sei stato?" Ken è duro, ma so che mi sta addosso perché fino a qualche anno fa facevo molto peggio di Elena. C'è anche Josh in casa, questa vorrà saperla.
"Ero da Elena, mi ha chiamato ieri sera. C'era un suv nero coi finestrini oscurati che era piantato davanti casa sua. Sono rimasto tutta la notte con lei e stamattina il suv non c'era più." Josh salta su quando sente che ho passato la notte con sua figlia.
"Come l'hai vista?" Mi chiede Josh, non sembra preoccupato che io e lei abbiamo dormito assieme.
"Triste e sola, non sembra la stessa che ho visto alle gare." Suo padre abbassa lo sguardo perché lo sospettava. "Ti ha detto altro?" Purtroppo non ho altre notizie per lui come mi chiede.Settimana prossima sarà qui, ma sarà l'ultima settimana che la vedo perché poi inizierà la scuola e lei dovrà stare da sua madre per tutto il periodo. Stamattina mi ha fatto venire di nuovo nei boxer così ora mi dovrò fare una bella doccia. Come ha fatto ad entrarmi così dentro quella ragazza? Sono sotto la doccia da non so quanto tempo a domandarmi cosa mi stia facendo Elena.
La settimana per fortuna va veloce e finalmente quella viperetta malefica dovrebbe tornare, sento il suo motore entrare nel vialetto così metto in moto e la raggiungo. Le faccio cenno di salire mente Josh esce da casa ancora in pantofole. Lei sale e aggancia il casco mentre suo padre ci guarda attonito sfrecciare via.
Torniamo verso il centro, oggi mi va di passare un po' di tempo con lei, sopratutto perché alla gara di questo weekend non è venuta e tutti la cercavano. Ma è solo mia.Pranziamo su un muretto con un panino alla porchetta preso in un chiosco. Di solito le ragazze del centro città sono snob e non mangiano queste porcherie, ma lei è diversa da tutte. "Ehi bimba." La chiama un tipo non troppo alto e dagli occhi direi che anche in pieno giorno è fatto. Elena sembra ignorarlo, non lo guarda nemmeno in faccia. "Non saluti il tuo compagno di classe Elena?" Si abbassa e cerca di baciarle la guancia, ma lei si sposta. "Ciao Marco, ti ho salutato puoi andare ora."
Marco? Lui è quello della chiamata e che ha provato a violentarla.
"Te la fai con questo bel faccino ora, sei proprio caduta in basso bimba. Con me potevi divertirti sul serio." Non tollero che le manchi così di rispetto.
"Ehi bello, ti ha detto che puoi andare." Gli intimo alzandomi, sono più alto di lui e anche più muscoloso oltre che più reattivo.
"Bello sarai tu. Io resto qui quanto mi pare e piace." Mi si piazza davanti come se volesse spaventarmi. "Quando le entrerò nelle gambe ti manderò una foto ricordo" non ci vedo più dalla rabbia, gli mollo una raffica di cazzotti.Ha la faccia tutta insanguinata e io non riesco a fermarmi, era un po' che non le davo di santa ragione a qualcuno. "Tia per favore, non ne vale la pena. Andiamo a casa." Mi posa una mano sulla spalla e io mi blocco di colpo, annuisco e la seguo verso la moto.
È riuscita a fermarmi solo toccandomi, anzi con la voce, già mi ero calmato quando mi ha chiamato col diminutivo. La riporto a casa che è buio e Josh ci sta aspettando fuori. Mi fa cenno di andare direttamente dai miei. Forse mangiamo tutti assieme sta sera. Entro in casa seguito da Elena e Rose mia zia ci salta addosso ad entrambi per salutarci. "Volete una birra voi?" Chiede mio zio, io prendo direttamente la birra e anche Elena non rifiuta una birra. "Resti a cena Tia?" Chiede mia zia sorpresa e io annuisco mettendo la mano in tasca.
"Sta sera ci siamo tutti, miracolo." Esclama mio zio per poi far accomodare Josh e Elena a tavola. "Scusa Josh se ti ho rapito la figlia oggi." Lo distraggo dai suoi pensieri. "Se è salita di sua volontà sulla tua moto è perché voleva farsi un giro quindi si ti ho lasciato rapire la mia bambina." Ridiamo tutti di gusto, finalmente oggi è tornata la ragazza che conosco, quella che sa sorridere e non quella che ho visto settimana scorsa a casa sua.
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Under your chain
ChickLitTutto era stato scritto per lei, chi doveva essere, cosa doveva fare e quando fare cosa. Ma se accidentalmente sulla sua strada incontrasse il pericolo più grande della sua vita?