Stupido! Stupido! Stupido!
Lhong continuava a ripetere quelle parole come una cantilena.
Dopo aver recuperato le forze necessarie, era fuggito dalla stanza e da quella situazione così ingestibile nascondendosi in bagno non concedendo nemmeno a Kao il tempo di realizzare ciò che realmente era accaduto pochi minuti prima. Ed ora, sbattendo la testa contro la porta, si insultava da solo per la pessima figuraccia appena fatta e per la sua incapacità di gestire il proprio corpo.
Essendo la prima volta che Lhong si avvicinava così tanto a qualcuno, per lui quell'insieme di emozioni così forti era risultato ingestibile. Fuggire dallo sguardo di Kao, dall'inevitabile giudizio che il più piccolo avrebbe formulato su di lui, ma soprattutto dall'imbarazzo di quelle sensazioni provate, era l'unico modo per concedersi un po' di tempo e provare a riprendere il controllo su sé stesso.
Era prima volta in assoluto che qualcuno si era avvicinato così tanto da riuscire a sfiorarlo non solo nel corpo ma anche nell'io facendolo sentire desiderato, amato ma soprattutto "umano".
In quel momento fra le braccia di Kao, godendo dei suoi baci ed inebriandosi con le sue carezze così inesperte dettate solo dal desiderio di conoscerlo e comprenderlo, il ragazzo si era sentito finalmente completo, non più una marionetta nelle mani del burattinaio di turno: il fratello da proteggere, il matto da richiudere o il paziente da salvare, quella sera, su quel letto, lui si era sentito finalmente Lhong, l'insieme di tutte quelle facce unite in un'unica persona reale che apriva il suo cuore lasciandolo esplodere.
Tutto questo era troppo per il ragazzo da comprendere, non era pronto a riconoscere tutte quelle sensazioni.
Possibile che dopo tutto quello che aveva appena vissuto si sentisse ancora così sbagliato, inadatto e spaventato?
Per lui ogni gesto d'affetto rivoltogli era sempre apparso artificiale forzato e dettato dalle regole e dal costume. Nessuna delle attenzioni che negli anni gli avevano dedicato erano mai state in grado di scatenare in lui reazioni così primordiali e contrastanti fra loro.
Sua sorella spesso gli aveva rivolto dei gesti d'affetto, lo abbracciava cercando di confortarlo nei suoi momenti più bui, eppure lui aveva sempre risposto a quelle interazioni in modo artificiale, senza un reale trasporto, reputandole non del tutto sincere.
Niente prima d'ora, nemmeno l'amore che sentiva per Tharn, mai sbocciato in un affetto carnale, l'aveva scosso così tanto quanto quel bacio e quelle carezze impacciate appena vissute.
Per lui provare quel piacere così intenso era stata un'esperienza nuova e senza controllo. La sua intimità fino ad allora l'aveva vissuta sempre e solo con sé stesso e neanche così tanto bene. Era distorta come la sua mente, dolorosa e rabbiosa e, sebbene quei momenti fossero indotti per regalargli piacere, non era mai riuscito a provare qualcosa di appagante e concreto.
Le uniche emozioni che lo accompagnavano erano sempre e solo rabbia e disperazione perché per Lhong, viversi con dolore, era l'unico modo possibile per sentirsi.
Mentre tutti questi pensieri gli torturavano la mente, a due stanze di distanza, Kao soppesava sulle sue di emozioni.
Se solo Lhong avesse saputo che anche per lui quel bacio era stato il primo, che quelle sensazioni così insensate e contrastanti le provava anche il più piccolo e che quel senso di inadeguatezza aleggiava anche nel suo di cuore, forse si sarebbe sentito meno sbagliato e meno solo.
Kao rimase li impalato seduto sul letto in attesa. Lhong era scappato senza dargli nemmeno il tempo di proferire parola ed ora, non sapeva che fare.
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LHONG
KurzgeschichtenFanfiction ispirata al personaggio di Lhong tratto dal lakorn Bl Thailandese TharnType The Series. Questo personaggio come Tharn/Type/Tar e Jeab non mi appartengono ma sono frutto della mente della scrittrice Thailandese Mame. Tutti gli altri protag...