ศูนย์ (soon)

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Se mi vuoi
Allora cercami di più
Tornerò
Solo se ritorni tu
Sono stato invadente
Eccessivo lo so
Il pagliaccio di sempre
Anche quello era amore però

(Cercami- Renato Zero)

"Dai spingi, ancora un po'. Spingi più forte!"

"Ci sto provando, lo vedi che non entra, non c'è niente da fare è troppo grosso"

"Ma che dici è che non lo stai facendo entrare nel modo corretto"

"Uffa, quanto sei testarda se non entra non entra"

Lhong si godeva la scena divertito mentre Kanya e James cercavano di far entrare il suo pianoforte nella stanza.

I due mesi in Germania era volati.

Il ragazzo non se lo sarebbe mai aspettato ma, la sua situazione famigliare era decisamente migliorata. Non che Hans fosse diventato il suo migliore amico o si fosse sostituito alla figura paterna inesistente che il ragazzo andava tanto cercando ma, almeno ora, non lo trattava più come un pazzo e si rivolgeva a lui con più rispetto ed un briciolo di comprensione. Il rapporto con Jeab andava maturando sempre di più, solo un paio di episodi isolati l'avevano spinto nello sconforto ma, tutto sommato la situazione era stata vissuta da tutta la famiglia con una certa serenità.

I due fratelli si erano dedicati allo shopping prenatale, Lhong aveva accompagnato la sorella per negozi premaman alla ricerca di qualsiasi oggetto di nuova generazione, a dire della donna, indispensabile per l'arrivo del bebè.

Il successivo rientro in Thailandia gli aveva regalato una ventata di aria fresca. Per tutta la durata delle vacanze si era tenuto in contatto telefonico costante con Kanya e James alternando videochiamate di gruppo ad alcuni momenti privati con entrambi i ragazzi.

Non appena rientrato in patria si era occupato di sistemare tutti i documenti per entrare nella sua nuova dimora.

Jeab ed Hans gli avevano affittato una graziosa stanza in un dormitorio piuttosto vicino all'università e non molto distante da quello di James. La sua nuova camera era spaziosa e fornita di molte comodità, prime fra tutte le pareti insonorizzate, utilissime per le sue suonate notturne. Il dormitorio aveva riservato gli ultimi di piani dello stabile a studenti della facoltà di musica ed attrezzato le stanze per non incombere in spiacevoli incidenti o lamentele a causa di rumori talvolta considerati molesti dai vari inquilini.

A due giorni dall'inizio delle lezioni si trovava con i suoi due amici a svolgere la disperata impresa di far passare il suo pianoforte a muro dentro la porta della camera, azione, a detta di James impossibile.

"Aspetta" sospirò il ragazzo divertito "Proviamo a metterlo leggermente obliquo"

I due giovani inclinarono il piano e, con grande sorpresa del Nong, dopo svariati sforzi ed un paio di tentativi riuscirono a posizionarlo contro la parete vicino all'ingresso.

"Visto!" esclamò la ragazza in direzione del fidanzato con un sorriso beffardo "Oh... beh... comunque P'..." rispose James rivolgendo la sua attenzione al più grande "Non potevi suonare che ne so io piatti? Sarebbe stato più facile e meno faticoso aiutarti. Sono mezzo morto" continuò sedendosi sul letto e asciugandosi il sudore con la camicia.

Lhong scoppiò in una sonora risata, era da un po' che riusciva finalmente a farlo e la gioia provata in quel gesto così semplice non era minimamente descrivibile, si sentiva sempre così leggero da non faticare a credere che fosse reale.

"Beh... mentre voi vi divertite a svuotare gli scatoloni io vado a prendere qualcosa di fresco da bere" disse Kanya destreggiandosi fra tutte quelle scatole abbandonate qua e la per il locale.

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