Dopo essersi persi in quell'abbraccio per un tempo lunghissimo, Kao di malavoglia si sciolse dalla presa per primo.
Il volto arrosato per l'imbarazzo e la paura che James e Kanya potessero rientrare da un momento all'altro lo spinsero a quella sofferta decisione.
Lhong, nel frattempo, aveva pianto tutte le sue lacrime per quella mattina, scosso e pallido si accasciò sul letto bisognoso di recuperare le forze. Il più piccolo gli si sedette accanto e con dolcezza intrecciò le dita fra le sue poggiandogli la mano sulla fronte tiepida.
"Non credo P' che la febbre sia passata del tutto" esordì soffermandosi forse un po' troppo su quel contatto "Sei ancora piuttosto caldo" continuò mentre il più grande si adagiava con la schiena contro il muro portandosi dietro un Kao piuttosto sorpreso.
"Non ti preoccupare, credo si tratti solo di stanchezza. Per sicurezza prenderò un altro antipiretico e vedrai che starò meglio" disse sorridendogli dolcemente poi, con un gesto inaspettato dettato solo dall'istinto, si portò la mano di Kao alla bocca posandovi un tenero bacio sul dorso. "Dovresti andare ora, io devo cercare di farmi trovare al meglio, non posso rischiare che gli anziani chiamino la mia famiglia per farmi venire a prendere".
L'idea che Jeab o peggio ancora Hans potessero venire a conoscenza dell'accaduto era uno dei pensieri che più lo tormentavano. Già se lo vedeva il cognato rivendicare le sue ragioni sulla pessima idea di partecipare a quella maledetta uscita, senza contare che anche Jeab sicuramente ci avrebbe messo del suo pur di fargli ammettere il terribile errore che aveva commesso ancora una volta per via del suo stupido desiderio di sentirsi normale. Il mal di testa era dietro l'angolo, come anche la febbre, la sentiva salire attimo dopo attimo, alternando brividi a vampate che rendevano la sua pelle rovente.
Non se lo poteva permettere, congedato Kao avrebbe ingurgitato di tutto a costo di finire in overdose da farmaci pur tornare in salute piuttosto che arrendersi alla dura e semplice realtà dei fatti.
"A proposito P'" esclamò Kao indeciso se lasciare o no la mano di Lhong, visto che per il più grande sembrava così naturale in quel contesto tenerla stretta a sé.
"Il tuo cellulare è fuori uso. Ieri notte l'ho recuperato ma, l'acqua lo ha danneggiato irreparabilmente, se hai bisogno di contattare la tua famiglia puoi usare tranquillamente il mio"
Il telefono
Solo in quel momento Lhong realizzò che era rimasto senza, avrebbe dovuto inventarsi una scusa plausibile per giustificare tale mancanza, senza contare che Hans non avrebbe esitato a sottolineare ancora una volta quanto tutte quelle spese a suo carico avrebbero gravato sul budget familiare. Se solo fosse stato in grado di guadagnare dei soldi per con suo e non gravare così tanto su di loro, si sarebbe senz'altro sentito meglio. Non che il ragazzo non ci avesse pensato, ma nello stato fisico e mentale in cui si trovava lo stress di un lavoro, anche il più semplice, non avrebbe fatto altro che accrescere le sue ansie e paure.
"Grazie, non penso di averne bisogno" rispose sorridendo " in caso contrario approfitterò della tua offerta"
Un silenzio carico di tenerezza ed imbarazzo calò fra i due.
Da una parte il più grande sapeva che era arrivato il momento di congedare Kao, dall'altra l'idea di lasciare quella mano calda e delicata, che stringeva con tanta devozione, scaturiva in lui il più grande senso di abbandono che avesse mai provato fino ad allora.
Ci pensò il fato ad interrompere quel momento fuori dal tempo.
Non appena la porta dell'infermeria si aprì Lhong scattò sulla difensiva allontanandosi dal giovane come a nascondere un peccato mortale appena commesso.
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LHONG
Krótkie OpowiadaniaFanfiction ispirata al personaggio di Lhong tratto dal lakorn Bl Thailandese TharnType The Series. Questo personaggio come Tharn/Type/Tar e Jeab non mi appartengono ma sono frutto della mente della scrittrice Thailandese Mame. Tutti gli altri protag...