CAPITOLO EXTRA ศูนย์.4.2 (soon.4.2)

132 15 56
                                    

Meravigliosa creatura, 

 sei sola al mondo, 

 meravigliosa paura di averti accanto, 

 occhi di sole mi bruciano in mezzo al cuore amo la vita meravigliosa. 

 Luce dei miei occhi, brilla su di me, voglio mille lune per accarezzarti. 

 Pendo dai tuoi sogni, veglio su di te. 

 Non svegliarti, non svegliarti, non svegliarti ancora.

(Meravigliosa creatura - Gianna Nannini 1995)



"Bugie, promesse e famiglie"

(secondo anno metà primo semestre)



Kao era sdraiato sul letto di camera sua a riflettere.

Dopo quella brutta conversazione intercorsa con P' Lhong, il ragazzo, si era volutamente sottratto ad ogni tipo di contatto. Nonostante sospettasse ancora che ci fosse un motivo più profondo, legato a quella decisione improvvisa da parte del P, quelle parole pronunciate con tanta freddezza, l'avevano turbato profondamente. Aveva deciso infine di passare quei giorni a casa, rifiutando l'offerta di sua sorella di raggiungerlo per cambiare un po' aria.

Si godeva il piacere della casa vuota.

Sua madre e suo padre erano al lavoro, i suoi fratelli a scuola e lui, poteva gioire in pace di quel silenzio, così raro, fra quelle quattro mura. Se si fosse trovato in un qualsiasi altro momento della sua vita, avrebbe ringraziato per quell'opportunità regalatagli ma, in quel particolare periodo, non poteva fare a meno di pensare che, si sarebbe dovuto trovare in Germania con il suo amato ragazzo, magari intenti a passeggiare mano nella mano.

Kao sbuffò sonoramente mentre, per ingannare il tempo, si alzò dal letto dirigendosi alla scrivania con l'intento di accendere il PC e dedicarsi alla navigazione in rete senza un reale fine. Ripensò con tristezza alle affermazioni di P' Lhong, riguardanti il suo essere troppo apprensivo e desideroso di controllarlo.

Per i due ragazzi, soprattutto all'inizio della loro relazione, non era stato così semplice trovare un equilibrio ma, con il loro amore ed il dialogo, infine, ci erano riusciti mantenendo vivo il loro rapporto, senza cadere nel circolo vizioso della sindrome dell'io ti salverò ad ogni costo.

Per Kao era fuori discussione pensare a sé stesso in veste di persona dedita solo ad accudire P' Lhong nei momenti di crisi e, controllare che il più grande non oltrepassasse di nuovo quella linea che, lo divideva fra il permesso ed il non possibile. Non avrebbe mai accettato di vivere una relazione sentimentale basata su quei principi e, ne era sicuro, nemmeno il P' l'avrebbe mai fatto.

Il loro rapporto, il loro amore, si basava sullo stare insieme e sul piacere provato nel farlo, giorno dopo giorno, attimo dopo attimo, vivendo quel tempo così relativo con i propri ritmi senza preoccuparsi del poi. Sapevano entrambi che avrebbero affrontato alti e bassi, che non sarebbe stata tutta una passeggiata ma, il loro desiderio di stare insieme e di sperimentare l'uno nella mano dell'altro tutte quelle meravigliose e spaventose situazioni che la vita avrebbe loro offerto, li aveva portati a lottare per costruire una relazione che fosse il più possibile bilanciata.

Poi, P' Lhong, dal nulla, se ne era uscito con quella sofferenza a lungo maturata.

Per il Nong era stato davvero un colpo al cuore.

Mentre era intento, neanche a farlo apposta, a controllare il meteo nella cittadina dove si sarebbe dovuto trovare, il suo telefono aveva iniziato a squillare senza sosta.

LHONGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora