สิบห้า (sib-ha)

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Il giorno era finalmente giunto e, per la prima volta P' Lhong avrebbe varcato la soglia di casa sua, inutile dire che Kao non stava più nella pelle per la felicità.

Quando il Nong gli aveva accennato di venire da una famiglia numerosa Lhong non si era certo aspettato di scoprirlo il secondo di quattro figli. Nira, Phun e Noh erano gli altri simpatici componenti della famiglia. Una femmina e due maschi.

Nira frequentava il terzo anno della facoltà di farmacia presso un'università lontana perciò aveva ottenuto il permesso dai genitori di trasferirsi nel dormitorio del campus. Phun e Noh invece erano i fratellini minori di Kao, avevano dodici e quattordici anni e frequentavano rispettivamente l'ottavo e il decimo grado di una delle più prestigiose scuole secondarie inferiori del paese.

La madre ed il padre del giovane davano proprio l'idea di una di quelle coppie sposate da tanto che, nonostante l'età, i figli, il lavoro e le difficoltà della vita si amava ancora come ai tempi dell'università quando si erano incontrati e innamorati al primo sguardo.

Il padre di Kao era proprietario di un'azienda di costruzioni, mentre la madre che in passato era stata una famosa violoncellista, dopo la nascita della prima figlia aveva abbandonato senza rimpianto la carriera artistica e sostenuta dal marito, aveva infine aperto una scuola di musica nel centro della città dove insegnava ancora.

La musica in quella casa era quindi da considerarsi pane quotidiano per tutti.

Non appena entrati in casa, la madre di Kao Na May lo accolse con un affetto al quale Lhong non era certo abituato. Gli raccontò subito di come il figlio parlasse spesso di lui e di quanta stima provasse nei suoi confronti, inoltre Nong Phun non esitò a lanciare qualche frecciatina piccante al fratello riferendosi al rispetto reverenziale che dimostrava ogni volta che parlava di P' Lhong e soprattutto di come le sue orecchie al solo pronunciare il suo nome diventassero immancabilmente color peperone maturo.

Dopo un'attenta analisi da parte di ogni membro della famiglia, i due ragazzi riuscirono finalmente a raggiungere la stanza di Kao e chiudervisi dentro.

La camera di Kao era quella di un comune studente universitario nella media, la fortuna di vivere abbastanza vicino all'università gli aveva permesso di restare nella sua stanza di bambino e godere di tutto quel calore familiare che Lhong poteva solo immaginare.

Le pareti erano tappezzate con poster ritraenti band per lo più internazionali contemporanee in quel momento sulla cresta dell'onda. Non mancavano foto di famiglia sparse qua e là e molte polaroid sorridenti scattate in momenti felici con amici di vecchia data.

Una piccola scrivania posta proprio davanti alla finestra ed un letto singolo occupavano la maggior parte dello spazio, l'armadio a muro completava il semplice, ma dignitoso arredamento.

"Mi spiace P'" si scusò Kao prendendo una sedia pieghevole da dietro la porta e porgendola al ragazzo in piedi di fronte a lui. "A volte la mia famiglia risulta piuttosto esuberante" concluse grattandosi la nuca per l'imbarazzo.

"Non ti scusare, i tuoi genitori sono fantastici e i tuoi fratelli divertenti... Potessi avere anche io una famiglia così" sospirò Lhong tristemente. I sentimenti del più grande in quel momento erano abbastanza contrastanti. Da una parte provava una profonda tenerezza per quell'ambiente familiare così semplice e amorevole, ma dall'altra un risentimento legato all'invidia non poteva che sbocciare dal suo cuore.

Perché Kao doveva essere così fortunato?

Perché una famiglia del genere, un amore così profondo e incondizionato non erano capitati a lui?

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