♔ 𝐒𝐚𝐟𝐞 𝐩𝐥𝐚𝐜𝐞 ♕

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Era una di quelle serate in cui, nonostante fosse l'una, Jungkook ancora non era tornato in camera, impegnato a fare chissà cosa

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Era una di quelle serate in cui, nonostante fosse l'una, Jungkook ancora non era tornato in camera, impegnato a fare chissà cosa.

Sospirai, continuando ad osservare il soffitto della camera, ormai buia, tenendo il piumone fino a sotto la punta del naso.

Dicembre era arrivato.

Mio padre mi aveva dato un mese per prendere una decisione ma, se prima ero più che sicuro di quello che volevo, ora non ne avevo più idea.
Certo, lo sposarmi con qualcuno che non amassi continuava a non piacermi, ma si trattava di Jungkook... E lui aveva bisogno di me.

Da un lato poteva essere considerata una cosa altruista, il sacrificare il mio desiderio di contrarre matrimonio con qualcuno per cui provassi davvero qualcosa, per aiutare il principino a disfarsi dei suoi fantasmi, ma dall'altro... Mi sentivo un egoista.

Davvero lo avrebbe reso felice sapere che rimanevo con lui solo perché ne aveva bisogno?
Di sicuro mi avrebbe urlato in faccia che ero un ipocrita, se solo il suo regno non avesse necessitato del nostro aiuto economico.

Quasi sorrisi ad immaginare Pollicino con il suo solito copiglio imbronciato e l'aria seria.

Mi posai una mano sul petto, ascoltando il battito del mio cuore, lento e calmo ma come attraversato da una fitta.

Mi... Mancava?

Non capivo come fosse possibile, dato che lo avevo visto qualche ora prima a cena, tralasciando il fatto che comunque mi stava intorno quasi per tutta la giornata.

Eppure, quando spariva per occuparsi delle questioni reali, mi sentivo come perso, in quell'enorme palazzo, sensazione che non avevo mai provato a casa mia.

Forse era quello il problema: essendo il luogo in cui ero cresciuto, non mi era mai sembrato un posto esageratamente grande, invece qui, senza la sua presenza, mi sembrava di essere come Alice nel paese delle meraviglie quando si rimpiccioliva e tutto le sembrava troppo enorme.

Anche per questo comparavo sempre il corvino a Pollicino, perché mi sembrava minuscolo.
Piccolo.

La prima volta che me ne ero accorto era stato proprio quando lo avevo visto seduto nella sua biblioteca.
In uno spazio così ampio, lui era sembrato un puntino e la cosa peggiore era che non voleva emergere.

Ma la luna non può nascondersi, Jungkook.

Pur con le nuvole o la nebbia, la sua luce non può venire oscurata, nonostante sembri spenta.

Con un movimento veloce, mi scostai le coperte di dosso, rabbrividendo leggermente per il cambio di temperatura e, dopo essermi infilato le ciabatte e una vestaglia calda, uscii dalla stanza.

Cercai di fare il meno rumore possibile intanto che avanzavo per i diversi corridoi e, proprio mentre stavo per svoltare verso la biblioteca, da una delle vetrate che davano sul giardino, riconobbi la sua figura.

Moonchild // TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora