«Si può sapere dove vuoi portarmi? Avevo intenzione di leggere un po', oggi» si lamentò Jungkook, tenendo sulle labbra quel broncio infastidito fin da quando lo avevo costretto a seguirmi fuori la sala da pranzo, dopo la colazione.
«Ma se leggi ogni singolo giorno! Torni in camera che è mezzanotte passata solo per stare rinchiuso nella tua adorata biblioteca»
Gli lanciai una veloce occhiata, sbigottita, continuando poi a camminare verso la nostra meta.
Nonostante si lamentasse come al solito, avevo notato quanto fosse diventato più mansueto nei miei confronti; sicuramente, una parte importante di tale cambiamento era dovuta alla conversazione che avevamo avuto un paio di giorni fa.
Proprio per questo, anche io stavo facendo del mio meglio per dimostrargli continuamente che ero all'altezza della sua fiducia.Grazie al nostro comportamento tranquillo, le lezioni con Seokjin stavano andando piuttosto bene e così ero riuscito ad ottenere perfino un'esenzione per quella mattina, comunicando al corvino che avevo già dei piani per me e Pollicino.
Inutile dire che la sua espressione era stata più che gioiosa nel vedere quanto ci stessimo avvicinando.
Speravo solo che l'atmosfera continuasse ad essere così spensierata ancora per un po'.«Non capisco perché mi aspetti sveglio. Se hai tanto sonno puoi pure addormentarti» si strinse nelle spalle, strizzando poi gli occhi a causa del sole, una volta che ci ritrovammo nel giardino del palazzo.
Anche se il freddo di inizio dicembre si faceva sentire, era una bellissima giornata.
«Il mio cervello a quanto pare si oppone a questa cosa» dissi, sbrigativo, fermandomi all'ombra di uno dei tanti alberi presenti, voltandomi completamente verso di lui. «Pronto per essere tu il mio allievo, stavolta?»
Alzò un sopracciglio, guardandomi confuso.
«L'unica cosa che potresti mai insegnarmi è come dire le parolacce ma non ci tengo ad imparare»
«Invece c'è una cosa che non hai mai imparato, almeno secondo quello che mi ha detto Jin, e oggi il principe Kim te la insegnerà!»
Subito dopo aver pronunciato queste parole, un paio di cameriere ci raggiunsero, porgendomi l'arco e le frecce che avevo richiesto, ringraziandole con un sorriso.
«Oh no, te lo scordi» scosse freneticamente la testa, osservando con terrore le cose che avevo in mano.
«Andiamo! Questo è l'unico sport in cui eccello e che tu non sei in grado di praticare! Fammi sentire migliore di te per una volta!» lo supplicai con i migliori occhi da cucciolo di cui ero capace, vedendolo titubare sempre di più, fino ad accettare, con un sospiro sconfitto.
«Va bene, ma non toccarmi»
Non capivo il perché di questa sua richiesta dato che, comunque, di notte lo usavo come peluche -anche se contro la sua volontà- ma accettai lo stesso, stringendomi nelle spalle.
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Moonchild // Taekook
Hayran Kurgu❝𝙈𝙚𝙩𝙩𝙚𝙧𝙚 𝙪𝙣𝙖 𝙥𝙚𝙧𝙨𝙤𝙣𝙖 𝙙𝙖𝙫𝙖𝙣𝙩𝙞 𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙥𝙧𝙤𝙥𝙧𝙞𝙖 𝙤𝙢𝙗𝙧𝙖 𝙚𝙦𝙪𝙞𝙫𝙖𝙡𝙚 𝙖 𝙢𝙤𝙨𝙩𝙧𝙖𝙧𝙡𝙚 𝙖𝙣𝙘𝙝𝙚 𝙘𝙞𝙤' 𝙘𝙝𝙚 𝙞𝙣 𝙚𝙨𝙨𝙖 𝙚' 𝙡𝙪𝙘𝙚.❞ -𝒞. 𝒢. 𝒥𝓊𝓃𝑔 ♛┈⛧┈┈•༶ C'erano delle volte in cui mi sembrava ch...