I giorni a seguire passarono piuttosto velocemente.
Con la fine dell'anno, al castello Jeon c'era sempre molto da fare, in particolar modo nel settore dell'economia, ora che avevano l'appoggio del mio regno.
Proprio per quanto riguardava i sovrani, non avevamo ancora detto loro dello sviluppo avvenuto nel rapporto fra me e Jungkook, ma immaginavo l'avessero notato anche dai nostri piccoli gesti.
Il corvino era ogni giorno sempre più sorridente e i nostri battibecchi si erano ridotti a delle frecciatine scherzose. Ma erano state le occhiate che ci lanciavamo — ero sicuro — a far capire che le cose erano cambiate.
Perché i miei occhi finivano su Pollicino nello stesso istante in cui entravo in una stanza, in cui c'era anche lui e, per quanto ci provassi, non riuscivo proprio a guardare altrove.
E percepivo che per lui fosse lo stesso.Ogni tanto lo beccavo a fissarmi, ma non in maniera inquietante come faceva all'inizio. No, con un'occhiata così dolce e rassicurante da ribaltarmi lo stomaco sotto sopra.
Ancora non ci eravamo dati una definizione, ma ero arrivato a conoscere bene Jungkook; di conseguenza, sapevo che non gli importava molto di queste cose e, sinceramente, nemmeno a me.
Mi bastava poter rimanere con lui.Eravamo arrivati così alla fine dell'anno.
Il giorno del mio compleanno.Pur sostenendo che non volessi nessun tipo di festeggiamento sfarzoso, i sovrani Jeon, insieme ai miei genitori, decisero di dare un party proprio al mio vecchio castello, sostenendo che mi avrebbe fatto bene sentire un po' d'aria di casa, dopo quel mese.
Il fatto era che ormai "casa" era lì.
In quel palazzo luccicante con il suo principe altrettanto brillante.
Sotto tutti i punti di vista.Ma decisi comunque di non ribattere, sentendo un po' di mancanza di quelle stanze tante familiari.
Appena mi svegliai, la prima cosa che notai fu l'altra parte del letto vuota.
Proprio al mio compleanno Jungkook doveva abbandonarmi così!Sbuffai, contrariato da quell'assenza, decidendo di fare una doccia calda per rilassarmi e prendermi tutto il tempo per prepararmi, tanto il mio probabile-quasi-non lo so-puó darsi-fidanzato-futuro marito non era nemmeno lì a farmi gli auguri per primo!
Okay, forse ci ero rimasto abbastanza male, ma sapevo avesse sempre tante cose da fare, a differenza mia... Solo che speravo avrebbe fatto un'eccezione.
Dopo essermi vestito, attraversai i soliti corridoi, ringraziando ogni domestica che mi faceva gli auguri, seguite poi dai sovrani Jeon, con un sorriso, dirigendomi verso la sala da pranzo quando, proprio davanti la porta, venni fermato da Seokjin.
«Buon giorno, principe! Tanti auguri di buon compleanno, sembrate raggiante, stamattina!» disse, con voce squillante e, allo stesso tempo, sospetta.
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Moonchild // Taekook
Fanfiction❝𝙈𝙚𝙩𝙩𝙚𝙧𝙚 𝙪𝙣𝙖 𝙥𝙚𝙧𝙨𝙤𝙣𝙖 𝙙𝙖𝙫𝙖𝙣𝙩𝙞 𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙥𝙧𝙤𝙥𝙧𝙞𝙖 𝙤𝙢𝙗𝙧𝙖 𝙚𝙦𝙪𝙞𝙫𝙖𝙡𝙚 𝙖 𝙢𝙤𝙨𝙩𝙧𝙖𝙧𝙡𝙚 𝙖𝙣𝙘𝙝𝙚 𝙘𝙞𝙤' 𝙘𝙝𝙚 𝙞𝙣 𝙚𝙨𝙨𝙖 𝙚' 𝙡𝙪𝙘𝙚.❞ -𝒞. 𝒢. 𝒥𝓊𝓃𝑔 ♛┈⛧┈┈•༶ C'erano delle volte in cui mi sembrava ch...