♔ 𝐒𝐮𝐧 ♕

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Era strano come, fino ad un mese fa, se avessi guardato Jungkook, mi sarebbero venuti i brividi a fior di pelle per l'aria di austerità che emanava e, invece, adesso, mi sentissi così a mio agio ad averlo intorno

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Era strano come, fino ad un mese fa, se avessi guardato Jungkook, mi sarebbero venuti i brividi a fior di pelle per l'aria di austerità che emanava e, invece, adesso, mi sentissi così a mio agio ad averlo intorno.

Mi ero reso conto di quanto avessi sbagliato nei suoi confronti ed ero più che deciso a riscattarmi e a dimostrargli continuamente che stava facendo bene a riporre la sua fiducia in me.

Così, quella mattina, dopo che Pollicino si era rinchiuso nello studio con suo padre, per parlare di questioni finanziarie, avevo reclutato Jin e alcune guardie per farmi aiutare nel mio piano.

«Il principe odia i cambiamenti, maestà» mi disse proprio il corvino, seppure sul suo viso ci fosse un sorriso che la diceva lunga.
Era più che d'accordo con la decisione che avevo preso.

«Ma mi aiuterai a tenerlo lontano da qui fino a quando non avremo terminato, vero?»

«Consideratelo fatto»

Dopo avermi strizzato l'occhio, uscì dalla stanza, lasciandomi solo con le guardie, osservando ogni aspetto della camera.
Dovevo decidere per bene come disporre il tutto per avere l'effetto che desideravo.

Iniziai a dare direttive su dove mettere determinati mobili, cambiando più volte idea, fino a quando, quasi per puro caso, mi ritrovai davanti l'assemblamento perfetto.

Sorrisi leggermente, avvicinandomi alla grande finestra e spalancando poi le tende, facendo finalmente entrare la luce nella stanza.

Una delle tante cose che avevo notato, non appena avevo messo piede nel castello, era come quella camera somigliasse al suo proprietario: grigia, scura, anonima.

Jungkook aveva fatto in modo che il letto, l'armadio e il resto dei mobili oscurassero completamente ogni fonte di illuminazione naturale, con la volontà di rimanere al buio.
Ma non glielo avrei più permesso.

Gli avrei dimostrato quanto fosse facile rialzarsi se ci si affidava a qualcuno, ogni tanto.

Avendo ancora abbastanza tempo, prima che Pollicino rientrasse in camera, feci cambiare le tende, sostituendo quel colore grigio fumo con un blu profondo, giusto per non discostarmi troppo dalle sue preferenze.

E poi diedi il mio tocco personale.

Cambiandomi in abiti più comodi, dopo aver fatto uscire tutte le guardie, ringraziandoli, salii sul letto, concentrando il mio sguardo sul soffitto.

Non sapevo se mi stavo prendendo troppe libertà ma volevo renderlo felice.
Volevo che sapesse che io ci sarei stato per lui.

E allora afferrai il pennello, cominciando a dipingere.

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«La smetti di disturbarmi ogni singolo giorno? Solo perché del tuo regno se ne occupa tuo padre, io non posso oziare come te»

Moonchild // TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora