♔ 𝐒𝐤𝐲 ♕

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Il mio tratto principale era sempre stato l'impulsività

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Il mio tratto principale era sempre stato l'impulsività.

Se mi sentivo di fare qualcosa, allora me ne fregavo delle conseguenze, lasciandole al Taehyung del futuro, sicuro che, per quando sarebbero arrivate, avrei avuto una soluzione.

Ma ora mi trovavo completamente a mani vuote.

Dopo ciò che era successo in giardino con Jungkook, eravamo tornati in camera con un velo di imbarazzo fra di noi, senza spiccicare parola e ci eravamo infilati a letto.

Questo comportamento non era affatto da me e nemmeno dal corvino, a dirla tutta, ed era proprio il segnale che mi fece capire che lui non era come le mie cotte passate o perfino come Seoyeon, con cui ero stato comunque per alcuni anni.

No, Jungkook si era rivelato ancora una volta diverso da chiunque altro.

Perché nel momento in cui lo avevo baciato, avevo sentito qualcosa che mai avevo provato, nonostante le mie vaste esperienze.
Era stata una pace mentale e fisica.

Avere la possibilità di toccarlo, mi aveva mandato così fuori di testa che avevo perso tutte le inibizioni e mi ero finalmente buttato su quelle labbra che mi avevano sempre chiamato, ma di cui avevo fatto finta di non accorgermene.

Era possibile sentirsi così contenti solo allo sfiorare una persona?

Essendo io una persona molto fisica, non mi ero mai ritrovato qualcuno tanto scostante accanto, ed era stato questo a farmi capire quanto fosse essenziale per me avvicinarmi letteralmente a qualcuno a cui tenevo.

Con Jungkook la cosa era, però, amplificata, come tutte le emozioni che mi faceva provare, senza nemmeno rendersene conto.

Sapevo che avremmo dovuto parlare di ciò che era successo la sera prima, ma una parte di me aveva paura che Pollicino potesse tirarsi indietro; in fondo, lui non aveva esperienza in campo amoroso e capivo che potesse sentirsi spaventato, ma non sarei riuscito a sopportare un rifiuto.

Tutto ciò che volevo era rimenere con lui...

«Puoi far fare alle rotelle del tuo cervello meno rumore? Vorrei dormire»

Puntai di scatto gli occhi sulla figura del corvino, ancora sdraiato a letto, fra le mie braccia, intento ora a girarsi, per potermi guardare.

«Scusa?» chiesi, ancora scioccato, ottenendo un sorriso pigro in cambio che diede un pizzico di speranza al mio povero cuore.

«Stanotte continuavi a rigirarti... Immagino sia a causa di ieri sera»

Mi limitai ad annuire, decidendo di lasciare a lui il compito di portare avanti quel discorso.

«Taehyung...» sospirò, strofinandosi le palpebre ancora pesanti, posandomi poi una mano letteralmente sulla faccia. «Smettila di guardarmi come se stessi decidendo se farti decapitare o meno»

Moonchild // TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora