N/a: mi avete chiesto di aggiornare il prima possibile e quindi ecco a voi!
Via al segreto di Kookie c:Non mi ero separato da Jungkook nemmeno per un secondo.
Non appena erano arrivati i nostri genitori con il resto dei soccorsi, il bambino era scappato fra le braccia di sua madre e tutti si erano assicurati che stesse bene, prima di spostare gli occhi sul corvino, rannicchiato contro di me come se fossi stato il suo scudo dal mondo.
Non feci avvicinare nemmeno suo padre, lanciandogli un'occhiata che, sono sicuro, capì immediatamente, dato che diede l'ordine ad alcune delle guardie di riportarci immediatamente al castello, intanto che incitava il resto delle persone a tornare indietro.
Delicatamente, passai una mano fra i capelli di Jungkook, cercando di farlo smettere almeno di tremare.
«Kookie? Ce la fai ad alzarti? Torniamo a casa» sussurrai, con quanta più dolcezza ero capace, vedendolo però scuotere la testa, senza emettere un singolo suono.
«Va bene, allora ti porto io, mh? Dobbiamo solo raggiungere l'auto»
Sotto gli sguardi preoccupati e confusi dei nostri genitori, mi alzai, prendendo il corvino fra le braccia — a mo' di sposa — permettendogli di nascondere ancora una volta il viso nel mio petto.
Sentendosi così fragile, si stava di nuovo nascondendo dal mondo esterno e, dalla faccia di sua madre e suo padre, una cosa mi fu molto chiara: nemmeno loro avevano idea di cosa stesse succedendo al corvino.
Solo Seokjin sapeva.
Misi quel pensiero da parte, volendo concentrarmi solo sul ragazzo fra le mie braccia, scuotendo la testa.
«Lasciate che mi occupi io di lui»
«Taehyung-»
Fermai Jiwook prima che potesse continuare.
«Ha bisogno di me»
Il suo sguardo si posò per qualche secondo sul figlio, aggrappato alla mia giacca come se fosse stata la sua unica ancora e quello dovette convincerlo, dato che subito dopo annuì, dicendomi che la macchina ci stava aspettando lì vicino.
Gli rivolsi un piccolo sorriso di ringraziamento, incamminandomi e tenendo ben salda la presa sul mio piccolo Pollicino.
Fin da quando avevo iniziato ad attribuirgli quel soprannome, mi ero reso conto di quanto minuscolo fosse, paragonato al mondo esterno e alla sua stessa ombra.
Jungkook era minuto e il buio che lo avvolgeva era, invece ,enorme.
Era per questo che gli servivo io.
Era per questo che doveva smetterla di fingere di essere forte.A volte, non si può combattere da soli.
A volte, chiedere aiuto è la cosa migliore, per riuscire a salvarsi.E Jungkook lo aveva fatto.
STAI LEGGENDO
Moonchild // Taekook
Fanfiction❝𝙈𝙚𝙩𝙩𝙚𝙧𝙚 𝙪𝙣𝙖 𝙥𝙚𝙧𝙨𝙤𝙣𝙖 𝙙𝙖𝙫𝙖𝙣𝙩𝙞 𝙖𝙡𝙡𝙖 𝙥𝙧𝙤𝙥𝙧𝙞𝙖 𝙤𝙢𝙗𝙧𝙖 𝙚𝙦𝙪𝙞𝙫𝙖𝙡𝙚 𝙖 𝙢𝙤𝙨𝙩𝙧𝙖𝙧𝙡𝙚 𝙖𝙣𝙘𝙝𝙚 𝙘𝙞𝙤' 𝙘𝙝𝙚 𝙞𝙣 𝙚𝙨𝙨𝙖 𝙚' 𝙡𝙪𝙘𝙚.❞ -𝒞. 𝒢. 𝒥𝓊𝓃𝑔 ♛┈⛧┈┈•༶ C'erano delle volte in cui mi sembrava ch...