♔ 𝐘𝐨𝐮 𝐚𝐫𝐞 𝐭𝐡𝐞 𝐒𝐮𝐧 ♕

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Avevo provato a chiamare Jungkook circa venti volte

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Avevo provato a chiamare Jungkook circa venti volte.

Nessuna di queste mi aveva risposto.

Mi ero anche presentato al castello, qualche giorno dopo l'accaduto, ma Jin non mi aveva permesso di incontrarlo, sostenendo che fosse meglio lasciargli i suoi spazi.

Lo comprendevo, sapevo di averlo ferito ma non riuscivo anche solo a respirare, avendo la consapevolezza che il mio fragile Jungkook pensasse che avessi baciato un altro.

Probabilmente, proprio a causa della mia faccia disperata, l'educatore mi portò nel giardino dell'enorme palazzo, per sfogarmi con lui.

Eppure le parole non ne volevano sapere di uscire.
Nella mia testa si ripeteva continuamente la scena di quella serata.

Di come se ne fosse andato senza concedermi un'ultima occhiata.
Di come avessi costretto i miei genitori a farmi tornare a casa, per paura di crollare in un pianto disperato davanti tutte quelle persone.

Di come tutta la felicità mi si fosse sgretolata fra le mani.

«Sta tanto male?» chiesi, con un filo di voce, tenendo lo sguardo puntato verso il basso, vergognandomi anche di incrociare quello di Seokjin.
Avevo ferito la persona a cui teneva di più.

«Non meno di te»

Pur non guardandolo, sapevo che stava sorridendo. In maniera gentile. Come faceva sempre.

«Non è stata colpa mia, te l'assicuro. Seoyeon mi ha baciato proprio per far accadere tutto questo»

«Jungkook non è ferito per il bacio, Tae»

Di scatto, alzai il viso verso il suo, completamente spaesato da quella rivelazione.

«Ma io… Io pensavo…»

«Sa benissimo che non faresti mai una cosa del genere, soprattutto con la stessa persona che ti ha spezzato il cuore. Non sottovalutarlo» stavolta, il suo tono era quasi divertito, ma ancora non riuscivo a capire dove stesse andando a parare.

«E allora perché…?»

«É vero, inizialmente era scioccato e non sapeva cosa pensare, ma poi, tornato in sé, il fulcro si è spostato sulla questione principale: l'aver ignorato la sua lettera unito alla vergogna per averti allontanato, a causa della sua impossibilità di esprimere i sentimenti esplicitamente»

Di nuovo questa presunta lettera di cui non sapevo niente.
E poi ebbi come un flash.

"Torna a casa, okay? Nella tua stanza"

Non potevo crederci.
Non potevo fottutamente crederci.

«Quando me l'ha lasciata questa lettera?» chiesi, sentendo la rabbia montare mano a mano che collegavo tutti i pezzi.
Avrei spaccato qualcosa da un momento all'altro.

Moonchild // TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora