Cap.17-What's happened last night?

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ATTENZIONE

Capitolo veramente, ma veramente, particolare.
Prestate molta attenzione perchè da qui in poi le cose si faranno complicate.

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#Zayn
"Chi cerchi con così tanta ansia?" Mi chiese Kiara, seduta al mio fianco, mentre si fumava una sigaretta. "Sembri un bimbo che ha perso la mamma, Zayn. Ti prego, ripigliati!"
"Ficher, fatti i cazzacci tuoi. E' solo colpa tua e del tuo carattere incosciente!" Borbottai. Mi aveva fatto perdere di vista Emily, il suo vestito era leggermente troppo corto, per i miei gusti. Ero sul divanetto e guardavo la pista, cercando di vedere il suo vestito blu.
"E' un dato di fatto che io ti saluti così. L'ho sempre fatto. E ora non va più bene? Cosa c'è, Jawaad, ti sei imbarcato di una ragazza?" Urlò lei, per sovrastare la musica.
"Stai zitta, Kiara." Sbuffai. Emily in coppia con un vestito corto era una tentazione troppo forte per qualsiasi stronzetto si trovasse in casa. Io, da perfetto idiota, l'avevo persa di vista, e quel cazzo di David era da un po' che le gironzolava attorno. "Da quando ti da' fastidio? E soprattutto perché? Zayn, tu sei malato!"
"Bene. Allora vieni a ballare?" Mi chiese, alzandosi. Emily era sparita? Bene! Balliamo! Dio, che nervi! Mi alzai e lei venne con me in pista. Per circa dieci minuti ballammo sulle note di She Wolf, finché non vidi il vestito di Emily brillare sotto le luci stroboscopiche. Per poco un sorriso si dipinse sul mio volto. Poi vidi David strusciarsi su di lei e avvicinarsi troppo con la bocca alle sue labbra, e il mio sorriso si spense. Non ci provare! Coglione, figlio di puttana! Strinsi i pugni e serrai la mascella, accecato dalla rabbia. "Vai da lei. Coraggio!" Mi disse Kiara ed io la guardai come se fosse impazzita. "Si vede che sei geloso. Vai a riprenderti la tua donzella." Mi sorrise e mi diede una spintarella nella sua direzione. Io annuii convinto e andai verso quello stronzo. Quando gli arrivai di fronte, Emily mi guardò sorpresa e finì il contenuto del suo bicchiere, mentre David mi fece un sorriso strafottente e la prese per il mento. Quando vidi la sua bocca piantata su quella di lei, gli sferrai un pugno sul viso, facendolo cadere per terra. Presi Emily per i fianchi e la avvicinai a me, annusandole i capelli. Possibile che mi fosse mancato il suo profumo di cioccolata? "Sembri uno stalker."
"Cosa diavolo è successo, Zay!" Mi urlò Liam, seguito a ruota da Niall, Louis e Harry. Io guardai fisso David e mi venne voglia di prenderlo a calci. Si alzò, tra gli sguardi della maggior parte dei presenti, e si toccò l'occhio, diventato nero dopo il mio pugno.
"Ti avevo detto di starle lontano." Sibilai e lui rise.
"Non sono io che l'ho abbandonata per la Ficher. Il sapore di alcol rovinava un po' l'atmosfera, ma ti posso assicurare che le sue labbra sono morbidissime." Mi sfidò, leccandosi il labbro superiore. "Ora te la stacco quella maledetta lingua!" Incazzato come non mai, gli sferrai un altro pugno, questa volta sul naso. David si portò le mani a coprire il naso, sicuramente sanguinante e Liam e Harry mi presero per le braccia, cercando di tenermi fermo. Quando Karim e Jared portarono via il coglione, i ragazzi mi lasciarono le braccia e io presi Emily per la vita.
"Andiamo a fare due chiacchiere." Ringhiai. La portai con me nel bagno della casa, stranamente libero, e chiusi a chiave la porta.
"Avevo trovato il mio diversivo! Sei un egoista." Mi disse, barcollando leggermente verso la parete e sedendosi a terra.
"Ti rendi conto di quello che stai dicendo?!" Le chiesi, con tono duro, posando entrambe le mani sulle sue spalle nude.
"Tu eri impegnato a farti quella Kiara." Mi rispose, alzando le spalle. "E quando ne trovo uno per me..tu ti fiondi a pestarlo." Sbuffò.
"Forse domani mi ringrazierai. Non so se ti sarebbe piaciuto svegliarti nel suo letto e non ricordarti nulla. Ti faccio notare che sei ubriaca."
"Io non sono ubriaca." Disse convinta. "Non capisco la tua gelosia." Sussurrò.
"Io non sono geloso."Le risposi con il tono che si usa per far capire qualcosa ai bambini.
"E allora cosa c'è, Zayn? Vorresti che mi svegliassi nel tuo di letto?" Rise e si alzò in piedi, barcollando sui tacchi, aggrappandosi alle mie spalle. "Insomma, non che mi dispiaccia. Sono sicura che non sei male a letto." Disse, facendo scivolare le mani lungo il mio torace. "Hai voglia Zayn?" Mi chiese e, mentre il mio corpo urlava"Si!", la mia mente mi ricordò con chi stavo parlando e le sue condizioni. Anche se il cazzo e la mente non si erano messi d'accordo, le sue mani mi accarezzavano attraverso la maglia, finendo sopra la cintura. "Te l'ha mai detto nessuno che ispiri sesso da tutti i pori?" Mi chiese retorica, guardandomi le labbra. "E hai della labbra davvero bellissime." Continuò, slacciandomi la cintura.
"Domani ti odierai per averlo detto." Ansimai, già completamente eccitato. Lei mi fece l'occhiolino e slacciò i bottoni dei pantaloni, fermandosi un po' troppo sulla patta. Stavo esaurendo quel briciolo di lucidità che mi rimaneva. Prima che potessi anche solo respirare, lei infilò una mano nei miei boxer e cominciò a muoverla con lentezza sul mio membro.
"Porca puttana!" Grugnii e mi aggrappai al lavandino, sorreggendomi. Lei mi fece un sorrisetto e si avvicinòal mio orecchio.
"In questi giorni sono stata molto cattiva, eh Zayn? Forse è ora di premiare la tua pazienza.." Mi passò l'altra mano tra i capelli, baciandomi subito dopo. "Stop! Tempo scaduto. Fine dei giochi." Al diavolo la lucidità. Intrecciai la mia lingua alla sua e la baciai con fin troppo ardore. Sentivo il gusto pungente del rum, solleticarmi il palato. Al movimento circolare della sua lingua, si aggiungeva il movimento del suo polso che mi stava facendo impazzire. Si aggrappò al mio collo e io la sollevai dai glutei facendole avvolgere entrambe le gambe al mio bacino. "Sei impaziente, eh?" Rise, aumentando la velocità.
"Cazzo.." Chiusi gli occhi e gettai la testa indietro, mentre le sue labbra lavoravano il mio collo. Tutta quella tensione sessuale accumulata si stava finalmente sfogando. "Ci sa davvero fare..però è ubriaca. Non te ne approfittare, Zay." Venni colpito da quelle parole come un flash. Cosa stavo facendo? Prima che potessi elaborare il mio pensiero, una stretta troppo decisa della sua mano mi fece ansimare più forte e mi morsi un labbro per non lasciarmi scappare il gemito che minacciava di uscire. Pochi secondi dopo venni, ma lei continuò a muovere il polso per prolungare l'orgasmo. Mi aveva fatto una sega, una delle migliori, per intenderci!
"Zay! Avete finito lì dentro?"La voce era quella Harry e proveniva da dietro la porta chiusa del bagno. Io mi passai una mano sul viso e lasciai scivolare a terra il corpo di Emily.
"Odio chi interrompe." Singhiozzò, mettendosi a ridere. Mi chiusi in fretta i pantaloni e riallacciai la cintura. Aprii la porta e la musica tornò ad investirmi. Mi pulsavano le tempie.
"Come sta?" Mi chiese il ricciolino.
"E' ubriaca." Alzai le spalle.
"Io..non sono..ubriaca!" Sbiascicò lei, con tono indignato, scuotendo la testa.
"Tipica frase da ubriaca." Rise Harry.
"Touché." Farfugliò Emily.
"La riporto in stanza." Comunicai e la presi per i fianchi, avvicinandola a me.
"Dorme con te, giusto?" Mi fece il labbruccio. Harry aveva una voglia fottuta di scopare, ecco la verità. Sbuffai e mi resi conto che era la soluzione migliore. Perlomeno l'avrei potuta tenere d'occhio. Annuii e guardai tra la gente, cercando di riconoscere la testa di Louis. Non riuscì a vederlo, in compenso trovai Liam. Stava parlando con Meredith, mi avvicinai e gli sussurrai ad un orecchio:
"Porto Emily in dormitorio. Se la cercate è in stanza da me. Prendo la macchina di Louis, vuoi aggiustatevi con l'altra. Dov'è lui?" Lui mi guardò un attimo e poi mi sorrise, dandomi una pacca sulla spalla e indicandomi il bar. Prima che potessi allontanarmi, la mora mi bloccò per il polso e mi diede una borsa azzurra.
"E' di Emily." Mi disse ed io annuii, andando verso Lou, che stava limonando con Caroline.
"Mi servono le chiavi della tua macchina." Dissi e lui mi guardò confuso.
"E' ubriaca, la porto via." Spiegai indicando con un gesto del mento Emily. Lui mi sorrise e mi consegnò le chiavi, facendomi uscire fuori da quella casa. Zayn Malik che andava via da una festa prima dell'alba, sobrio, con un gran nervoso e dopo aver fermato una ragazza con la mano nei suoi pantaloni, era una delle cose più insolite che si potessero vedere. L'aiutai a salire in macchina e io mi accomodai sul sedile del guidatore, facendo partire l'auto.
"Perché?" Mi chiese ad un certo punto.
"Perché cosa, Emily?" Le domandai a mia volta, non riuscendo a capire la sua domanda.
"Perché ti prendi..cura di..me?" Sbiascicò mezza addormentata. Io sospirai. Già, bella domanda. Perché?
"Non lo so." Replicai.
"Dai Zayn, apriti. Tanto domani non mi ricorderò nulla." Sussurrò, appoggiando la mano sulla mia, sopra il cambio dell'auto.
"Ti sei accorta di essere ubriaca?" Dissi ironico, cercando di sviare il discorso.
"Non cambiare discorso. Ti prego, Zic." Sorrise, con gli occhi chiusi. Zic. Mi sembrava un soprannome così dolce che per poco pensai che le facesse bene ubriacarsi. Era così esposta, sincera..era dolce. "Sorvoliamo il suo slancio selvaggio nel bagno."
"Perché so che è la cosa giusta." Risposi d'impeto, ma non ricevetti risposta. Si era addormentata, con la mano appoggiata sopra la mia.

Your Love Is My Drug (Di Giulia_Choppers)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora