Cap.26-Apple and strawberry.

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#Zayn
Posso sentire il calore del suo corpo. Il profumo della sua pelle nuda. La morbidezza dei suoi capelli fra le dita delle mie mani. Posso vedere il suo splendido viso rilassato nel sonno. Le sue labbra piene appena socchiuse. Il profilo perfetto dei suoi fianchi sotto le lenzuola.
E non posso credere a tutto questo. Non posso credere a quello che è successo questa notte.
La migliore esperienza della mia esistenza.
Un bacio perfetto che si è trasformato in qualcosa di così intenso e potente, da trascinarmi in un alternare di emozioni contrastanti, da scuotermi fin dentro l'anima.
Ho sentito il suo corpo contro il mio, ho baciato le sue labbra così tante volte, da sentirne ancora il sapore e la morbidezza. Ho sentito il suo respiro che combaciava con il mio. E per una frazione di secondo, mi è sembrato di sentire i nostri cuori battere insieme.
L'ho vista sorridere. Le sue braccia mi hanno stretto a lei, le sue mani continuavano ad accarezzarmi il viso, come se non volesse più lasciarmi andare. Ho accarezzato la sua schiena nuda chiedendomi se ci potesse essere qualcosa di più perfetto di lei e di quel momento. L'ho sentita mia. Per la prima volta. In ogni senso. L'abbiamo fatto e mi sono concentrato su ogni più piccolo particolare. Per non dimenticare niente. Per sentirla parte di me.
Avrei potuto pensare che lei si sarebbe tirata indietro, e l'avrei lasciata andare. Che si sarebbe resa conto dell'enorme sbaglio che stava facendo..Ma così non è stato. Mentre i nostri corpi si univano e i nostri sguardi continuavano ad incrociarsi, lei mi ha fatto capire quanto lo volesse. Tanto quanto me. E adesso, mentre la guardo dormire, una paura incredibile mi prende. Non ho mai avuto così paura in vita mia. Ho paura che tutto questo possa finire. Che lei possa svegliarsi e andare via. Paura che possano portarmela via. E, in quell'istante, mi do' dell'egoista. Le sto impedendo di essere felice solo per far star bene il mio stupido cuore. Mi sta entrando sottopelle.
Ma proprio mentre penso a tutto questo, lei si muove nel sonno, allunga una mano. Vedo quella mano perfetta posarsi sul mio petto, le sue labbra si aprono appena.
"Zayn." Sussurra piano. Resto fermo, con una felicità così grande da consumarmi.
Il mio nome, non mi è mai sembrato così bello.
Mi giro per stringerla di più tra le mie braccia. Le bacio piano i capelli e la fronte. E dentro di me, sento, che tutto quello che c'è stato prima di questa notte, non conta.
Sono un'idiota.

#Emily
Dannata luce che proveniva dalla finestra.
Ero ancora troppo assonnata per alzarmi e chiudere la tapparella,così mi girai da un fianco cercando con le mani il cuscino,per poterlo abbracciare. Il mio viso si appoggiò su qualcosa di duro e caldo e le mie braccia avvolsero qualcosa che non sembrava minimamente un cuscino.
Mi strinsi di più a ciò che stavo abbracciando sospirando.
Qualcosa mi solleticò la fronte e sentii un respiro calmo che batteva sul mio collo.
Aprii di poco gli occhi e la prima cosa che vidi fu un petto muscoloso con una scritta in arabo sul bicipite. Dalla vita in giù era tutto coperto dal lenzuolo. Spuntavano solo quelle fossette a forma di ''V''. Mossi la testa verso l'alto vedendo Zayn che mi guadava, sorridendo, al mio fianco.
"Buongiorno." Sbiascicai, soffocando uno sbadiglio sul suo petto.
"Ben sveglia, splendore. Dormito bene?" Mi chiese, evidentemente di buon umore.
"Umh..Tutto sommato ho dormito abbastanza bene." Risposi, appoggiando la testa nell'incavo del suo collo, lasciandogli un bacio.
"Solo abbastanza?" Chiese, con una nota fintamente delusa.
"Forse più che abbastanza." Mormorai, sbadigliando di nuovo. "E tu?"
"Mmh..beh, il risveglio è stato piacevole, ma preferisco quello che è successo prima di addormentarmi." Sorrise, ammiccando, facendomi sorridere, spingendo il bacino verso il mio fianco."Qualcuno si sveglia presto, eh?"
"No, Zayn, è ancora presto. Scopiamo dopo, ok?" Borbottai, girandomi di lato e dandogli le spalle. Appoggiai di nuovo la testa sul cuscino, sospirando. Chissà se mi sarei riuscita di nuovo ad addormentare. Lui rise piano, facendo aderire il suo petto alla mia schiena e appoggiando il mento sulla mia testa. Mi prese una mano e la intrecciò con una delle sue.
"Forse dovrei chiedere a Harry di trasferirsi da Giulia." Mormorò accarezzandomi la spina dorsale con la punta delle dita dell'altra mano. Mi stava chiedendo di trasferirmi da lui?
"Ho paura che la direttrice non permetta questi scambi, però sarebbe bello."Risposi.
"Lascia fare a me, piccola." Mi rassicurò, baciandomi una spalla.
"Allora mi fido." Sbiascicai, aprendo leggermente gli occhi e guardando le nostre mani intrecciate. Perché mi sentivo felice?
"Ti è piaciuto?" Mi chiese di punto in bianco.
"Cosa?" Domandai non capendo il senso della sua frase.
"Ieri sera..intendo. Ti è..ti è piaciuto?" Zayn Malik che balbetta? Oh mio dio.
"Ad essere sincera sì, sei stato piuttosto bravo." Sorrisi intenerita dalla sua insicurezza e mi girai verso di lui, alzando leggermente la testa per poterlo guardare negli occhi. "A te?"
"E' stata una bella esperienza. Diciamo che sei piuttosto brava anche tu, Em." Mi sorrise e mi diede un bacio sulla fronte. "Che dici, andiamo a fare colazione?"
"Al bar della scuola?" Chiesi, stringendomi di più al suo petto.
"Tu non devi più andare al bar della scuola. Quel Dennis..Ben..Dred..Insomma quel tipo lì mi da' sui nervi." Borbottò.
"Sei geloso Zic?" Risi.
"No, però ti gira troppo intorno." Borbottò. "Se hai voglia andiamo da Starbucks oggi."
"Sì, per me va bene. Dovrò passare in stanza a prendere dei vestiti."
"Non ce n'è bisogno. Metti i leggins che avevi ieri e una mia maglia. Sarai sexy comunque." Sussurrò, facendo il labbruccio e stringendomi con le sue braccia a lui.
"Va bene, però tra un po'. Adesso stiamo un po' così." In quel momento, tra le sue braccia, stavo maledettamente bene. Lui iniziò a disegnare ghirigori sulle mie braccia, lasciandomi baci sparsi sulla faccia.
"Forse." Bacio sul collo.
"E'." Bacio sul mento.
"Il." Bacio naso.
"Caso." Bacio sulla fronte.
"Di." Bacio sull'angolo della bocca.
"Andare." Bacio a fior di labbra.
"Però paghi tu, eh?" Ridacchiai passandogli le mani tra i capelli e avvicinandolo alla mia bocca.
"Offro io." Borbottò, schiudendo la bocca e cominciando a giocare con la mia lingua.
"Allora andiamo." Dissi, salendo a cavalcioni su di lui, continuando a baciarlo.
"Sicura di avere fame?" Chiese lui, alzando leggermente le spalle per non farmi piegare.
"Forse non è una fame di cibo la mia." Sussurrai, mordendomi il labbro, iniziando a sentirlo eccitato. Forse troppo.
"Emily ti do' tre secondi per scendere. Potrei non rispondere delle mie azioni."Mi avvertì. "Potrei decidere di prenderti in questo istante.."
"Scelgo il letto." Lo interruppi muovendo il bacino su di lui.
"Ottima scelta." Rise e io mi spostai da sopra di lui per scendere dal letto, aprire il cassetto e afferrare un preservativo.
"Va bene quello verde?" Chiesi ridacchiando e sventolandoglielo davanti alla faccia.
"Quello alla mela, eh? Certo, scegli tu." Rispose lui, mordendosi il labbro inferiore. Mi avvicinai nuovamente a lui, consapevole che avremmo- di nuovo- litigato per la posizione. "Tu sopra. Voglio vederti." Ansimò, aiutandomi a salire su di lui. Aprii con i denti la bustina e, dopo averne pizzicato la punta, glielo infilai. Non avevamo nemmeno problemi con i vestiti. Avevamo dormito senza, semplice no?
"Come mai mi fai stare sopra, grande capo?" Domandai.
"E' più eccitante." Confessò ed entrò in me con una sola spinta decisa che mi tolse il respiro e mi fece aggrappare alle sue spalle con forza. "Dio.." Buttò la testa indietro,chiudendo gli occhi, e aprì la bocca. Vedere il suo viso scosso dal piacere era..wow. Follemente e disperatamente, gli presi il viso con entrambe le mani per baciarlo, arpionandogli i fianchi con le gambe. Ansimò, muovendo il bacino contro il mio, e io gemetti forte, troppo forte, sentendo aumentare la profondità della sua penetrazione.Lui aprì gli occhi e li piantò nei miei, con chissà quale pensiero nella testa, e continuò a muovere il bacino sotto di me. Boccheggiai per il brivido di piacere che mi attraversò la schiena e mi fiondai sul suo collo, cominciando a succhiare una piccola parte della sua pelle.
"Sei meravigliosa." Perché doveva dirmi una cosa del genere quando non ero abbastanza lucida da metabolizzarla?Lo fissai in silenzio, in adorazione quasi, non sapendo cosa dirgli. Mi aprii in un sorrisone e lo baciai.
"Anche tu lo sei." Riposi, accorgendomi che la sua frase ci aveva fatto ridurre i movimenti. Quel rallentamento era stato quasi frustrante, non resistevo più, e nemmeno lui a giudicare da come si arpionò quasi disperatamente ai miei fianchi con le mani.
"Non ti fermare, Em, non ti fermare."Disse accarezzandomi il viso, poi le sue mani scesero di nuovo sui miei fianchi per assecondare il mio movimento. Io mi aggrappai al suo collo, inarcando la schiena all'indietro. "Vieni, piccola mia, vieni per me." Ansimò con voce roca. Io esplosi, incurante del mio gemito troppo forte, incurante del suo gemito troppo forte, e venne anche lui, lasciando andare la testa nel solco tra i miei seni.

"E non ti ha mandato a 'fanculo? Tuo fratello ha molta, molta pazienza!" Rise Zayn, mentre prendeva una sorsata dal suo caffè caldo.
"No, no. L'ha fatto e in maniera davvero poco velata!" Ridacchiai a mia volta, raccontandogli di quella volta che ho interrotto la performance di Lucia e mio fratello. Scartai il mio muffin e gli diedi un morso, beandomi della risata spensierata del ragazzo seduto di fronte a me. Afferrai la tazza con il frappuccino e ne bevvi un sorso. Lo posai e lo guardai ridere, nuovamente, osservandolo in maniera interrogativa.
"Sembri la donna baffuta!"Si sporse e mi pulì con un fazzolettino, sorridendomi subito dopo.
"Grazie." Dissi e lui finì il suo caffè.
"Non c'è di ché, piccola." Prese il mio muffin e ne mangiò più di metà con un morso solo, lasciando a me l'ultimo morsetto.
"No, ma fai pure, eh!" Borbottai finendo il dolcetto e mettendo il broncio.
"Tanto pago tutto io, no? Domani te ne prendo un altro." Ridacchiò.
"Sì, papà." Cantilenai, finendo del tutto la bevanda nella mia tazza e alzandoci in piedi, avviandoci verso la cassa. Zayn mi offrì la colazione, poi uscimmo, mano nella mano, dall'edificio.
"Dove andiamo ora?" Mi chiese, sorridendomi.
"Andiamo al parco? Ti preeeego, ti preeego, daaaai." Lo supplicai attaccandomi al suo braccio e lasciandogli tanti piccoli baci sul mento.
"Va bene, ok! Andiamo al parco."Acconsentì, sbuffando divertito.
"Grazie, Zic!"

"E poi?" Chiesi estasiata dal suo racconto.
"E poi nulla. Me ne sono innamorato a prima vista e l'ho portato a casa con me. Pensare che era stato abbandonato mi fa incazzare terribilmente. Boris è un cucciolone che ha solo bisogno di coccole." Rispose, sorridendo al nome del suo cane, Boris, e al ricordo di come fosse entrato nella sua vita.
"Io da piccola volevo un cane. Un rottweiler. Mia madre purtroppo è allergica ai cani, perciò non me ne hanno preso uno." Dissi, adagiandomi meglio tra le gambe di Zayn, appoggiato al tronco di un albero, seduti sull'erbetta fresca.
"Un rottweiler? Io preferisco i bulldog." Sorrise, baciandomi i capelli.
"Rottweiler." Ripetei.
"Bulldog." Ribatté lui.
"Rottweiler." Risi, guardandolo.
"Bulldog." Mormorò chiudendo gli occhi.
"Bulldog." Esclamai.
"Ho detto rottweiler!" Sbottò lui, poi si zittì, rendendosi conto dell'errore. "Hei, così non vale!" Borbottò, ma io gli tappai la bocca.
"Ormai l'hai detto. Ti ho fregato, Zic!" Sorrisi, lasciandogli un bacio sul mento.
"Tu mi..confondi." Confessò, appoggiando la fronte sulla mia.
"Tu mi abbagli." Risposi a mia volta, sospirando.
"Tu mi incanti." Disse.
"Tu mi..mi ecciti! Cazzo." Bofonchiai e lui mi sorrise.
"Anche tu, piccola. Anche tu." Mi lasciò un altro bacio. "Allora, torniamo a scuola?"

#Zayn
"Io..sono confuso. Emily mi fa uno strano effetto." Borbottai, accendendomi una sigaretta sul balconcino della mia stanza.
"Cosa intendi?" Chiese Harry con la bocca piena di biscotti.
"Non so cosa mi prende, Haz. L'abbiamo fatto nel mio letto, l'ho fatta stare sopra, abbiamo dormito insieme.. è tutto maledettamente contro natura!" Sbottai.
"Il tuo letto?! Lei sopra?! Dormito insieme?!" Ripeté sputacchiando biscotti ovunque.
"Wow! Non sei sordo!" Lo presi in giro, prendendo una boccata dalla Malboro.
"Ok, sei malato. E lei?" Mi chiese.
"Lei?" Replicai non riuscendo a capire.
"Com'è a letto?" Mi chiese di getto.
"Non lo saprai mai!" Dissi, socchiudendo gli occhi e assumendo un'espressione minacciosa.
"Eddai! Mi raccontavi sempre delle tue avventure."
"Emily non un'avventura!" Esclamai, incazzato. Perché me la prendevo tanto?
"Ok, ok. Non ti incazzare, fratello." Sollevò le mani in segno di resa e si stiracchiò, sdraiandosi del tutto a terra.
"Stanco?" Domandai spegnendo la sigaretta e rientrando, sedendomi sul mio letto.
"Da quando sto con Giulia non dormo più molto, se capisci cosa intendo." Rise, mordendosi il labbro.
"Ti capisco."Ridacchiai, dandogli una pacca sulla spalla.
"E cosa provi quando sei con lei?" Mi chiese dopo un po'.
"Io..non lo so, Harry! E' una ragazza..emh..diversa. Mi sento..come se mi mancasse la terra sotto i piedi." Balbettai.
"Zayn Malik che farfuglia? Oh cazzo, qualcuno chiami uno psicologo!" Urlò il riccio.
"Harry si tratta solo di una ragazza." Avevo bisogno di uno psicologo solo perché mi sentivo bene con una ragazza?
"Allora chiamate un esorcista! Aiuto!" Continuò. "Cosa hai fatto al mio amico, immonda creatura! Ridammi il mio Zayn." Disse, poi prese una bottiglietta d'acqua, la svitò leggermente e prese a dire: "Esci da questo corpo! Esci! Vai via di qui!" Bagnandomi.
"Tu non sei del tutto sano, sai?" Risi, asciugandomi la faccia con le mani.
"Ti ho appena bagnato e tu ridi? Sei messo peggio del previsto!" Spalancò gli occhi e si alzò, voltandosi e avviandosi verso il bagno.
"Già..sono messo davvero male." Sussurrai, sprofondando con la testa nel cuscino.

#Emily
"Quanti preservati vivete usato? Colore? Gusto? Posizioni particolari? Avete letto il kamasutra prima? E' dotato? Quanti orgasmi hai avuto? Ti è piaciuto? Se l'arcivescovo di Costantinopoli si disarcivescoviscostantinopolizzasse, ti disarcivescoviscostantinopolizzeresti anche tu?" Disse tutto d'un fiato Giulia, saltando sul mio letto e armandosi di un cuscino.
"Posso almeno entrare in camera?" Domandai posando la borsa e chiudendomi la porta alle spalle. Non mi aveva nemmeno lasciato entrare.
"Muoviti! Voglio i particolari, ora!" Si lasciò cadere, sprofondando nel materasso.
"Non è che potresti farmi le domande per iscritto? Non me ne ricordo nemmeno una di quelle che mi hai fatto.." Borbottai, stendendomi sul letto. Giulia prese un block notes dal comodino e cominciò a scarabocchiare qualcosa, mostrandomelo poi dopo. "Emh..hai studiato cinese di recente?" Chiesi, girando più volte il quadernetto, pensando di averlo preso al contrario. Che scrittura di merda.
"In realtà no..perché?"Mi domandò.
"Mai vista una scrittura peggiore della tua!" Le passai il suo capolavoro e le chiesi di tradurmelo. "Dovresti ricominciare la scuola elementare..Magari impari la grafia e l'abc.."Sussurrai, cercando di non farmi sentire, ma beccandomi un'occhiataccia dalla diretta interessata. Azz..mi aveva sentito.
"Numero di preservativi." Chiese.
"Due." Risposi.
"Colori?" Domandò spuntando un'altra domanda dalla sua lista.
"Emh..rosso e verde. Gusti mela e fragola."
"Posizioni particolari? Avete letto qualche libro prima?" Cominciò a raffica.
"Io sopra e lui sotto, lui sopra e io sotto, attaccati al muro, sul comodino e basta. Nessun libro letto prima." Risi.
"Nemmeno Cinquanta sfumature di grigio? Niente spunti da parte di quel figo di Mr. Grey?" Giulia e la sua irrimediabile passione per il sexy Mr. Grey. "Quell'uomo ispira sesso da tutti i pori. Voglio diventare la sua schiava." Esclamò, ma poi cambiò espressione e cominciò a ripetersi una decina di volte: "Giulia sei fidanzata. Giulia sei fidanzata. Giulia sei.." Chiudendo gli occhi e sospirando.
"Altre domande?" Dissi a quel punto.
"Almeno una decina! Voglio sapere il numero di orgasmi, se ti è piaciuto, se lui è dotato e infine se ti disarcivescoviscostantinopolizzeresti se l'arcivescovo di Costantinopoli si disarcivescoviscostantinopolizzasse. Tutto chiaro?"
"Limpido, Giulia, limpido. Allora..orgasmi tre, mi pare. E' parecchio dotato, sì mi è piaciuto e no..non mi disarcivescoviscostantinopolizzerei se l'arcivescovo di Costantinopoli si disarcivescoviscostantinopolizzasse. E' tutto?" Risi.
"Bene, ora sono soddisfatta." Annuì.
"Perciò posso andare a farmi una doccia?" Chiesi speranzosa.
"Vai pure, dolcezza." Rise, usando il nomignolo di Zayn. Ridacchiai ed entrai in bagno, sfilandomi i vestiti e regolando la temperatura dell'acqua. Mi infilai sotto il getto d'acqua calda e cominciai a rilassarmi. "No! Un attimo! Devi ancora dirmi se ha urlato il tuo nome in arabo!" E addio tranquillità.

Your Love Is My Drug (Di Giulia_Choppers)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora