Cap. 55 - And finally we dance.

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SPAZIO AUTRICE DELLA STORIA (Giulia_Choppers)


Buonasera a tutte (o tutti se ci sono dei maschietti all'ascolto)!

La Chop è finalmente tornata, quindi smettetela con le minacce di morte - si, sto parlando di te Giorgia - e mettete via i forconi.. 'cause I'm heeeere!
Allora, giusto per ricapitolare la situa un attimo: nel vecchio capitolo le famiglie Allen/Malik si sono incontrate finalmente e sembrano andare parecchio d'accordo, Christian è stato sconfitto dal principe Malik in sella al cavallo bianco e il padre di Zayn ha detto a suo figlio di essere fiero di lui.
Ooooora, ci stiamo avvicinando sempre di più agli esami finali e tutti sono sotto stress. Vedremo durante questo capitolo cosa succederà ;)

Solo due piccole precisazioni:
1. A metà capitolo ci sarà il link di un video youtube: ascoltate la canzone e leggete il testo che ho messo subito dopo, così capite meglio quando nel testo Emily parla della sua esibizione.
Ringrazio Britney Spears per avermi prestato una sua canzone ;)


2. Verso la fine, il mio animo fan girl esce fuori in maniera evidente e ho citato alcune coppie di serie tv, qui (per chi non conoscesse le serie tv citate) ve le elenco e "spiego":

Stelena: unione dei nomi Stefan ed Elena (The Vampire Diaries)

Delena: unione dei nomi Damon ed Elena (The Vampire Diaries)

Stalia: unione dei nomi Stiles e Malia (Teen Wolf)

Stydia: unione dei nomi Stiles e Lydia (Teen Wolf

Sterek: unione dei nomi Stiles e Derek (la mia OTP in Teen Wolf)

Stony: unione dei nomi Steve e Tony (Steve Rogers/Captain America e Tony Stark/IronMan, personaggi della Marvel)

Oltretutto ho scritto di Awkward (in italiano Diario Di Una Nerd Superstar) e di Tamara, che è una delle protagoniste fissata con gli acronimi.

Grazie per l'attenzione e buona lettura!

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-Sabato 19 Marzo, Festa Di Primavera (una settimana dopo l'incontro Allen/Malik)
"Smettila di morderti le labbra che rovini il rossetto!" E per la diciannovesima volta Giulia passò il rossetto color pompeiano - un cazzo di semplice rosso, ma i nomi strani mandavano avanti l'industria del makeup - sulle mie labbra.
"Giù non o faccio apposta, sono agitata." Mi lamentai, ripassando mentalmente le parole della canzone che avevo scritto - ringraziai mentalmente Niall per l'aiuto - e che quella sera avrei dovuto cantare davanti ai miei maledetti compagni di scuola durante il maledetto Ballo Di Primavera. Per sottolineare il concetto, mi morsi di nuovo il labbro scatenando un grugnito incazzato della miatruccatrice.
"Giuro che se non la smetti ti metto il rossetto water-proof e per toglierlo dovrai usare il cianuro!" Giusto per farla contenta - e non dover poi cancellarmi le labbra con l'acido -, presi a passare la mano sul tatuaggio in comune con Zayn, ripassandone i bordi per scaricare il nervosismo. Quando, circa un minuto dopo, lei mi comunicò soddisfatta di aver finito e ribadì la minaccia delrossetto-cianuro, si allontanò da me per osservare il suo capolavoro da lontano. Sospirò in maniera fin troppo teatrale e le uniche parole che uscirono dalla sua bocca, invece che essere complimenti rivolti a me, furono elogi verso sé stessa e il suo talento nel truccare. Subito dopo il mio sbuffo esasperato, sentimmo bussare alla porta della stanza e Giulia corse ad aprirla. Capii che era il mio ragazzo quando la mia amica se ne uscì con un: "Cosa ci fai qui? Non lo sai che porta sfortuna?"
"Che cosa porta sfortuna?" Domandò lui confuso.
"Vedere la sposa prima che arrivi sull'altare!"
"Cosa diavolo avete fumato mentre non c'ero?" Borbottò, mentre io mi avvicinavo alla porta e la spingevo fuori dalla stanza.
"Va bene, Giulia, penso sia ora che tu vada."
"Ok, me ne vado, ma non azzardatevi a scopare perché si rovina il trucco e poi devo ricominciare tutto da capo!" Ci avvertì prima di andarsene e lasciarci soli sulla porta. Lui mi guardò - le mani nascoste dietro la schiena - e sorrise nel suo solito modo, la lingua pizzicata tra i denti.
"Sei bellissima." Mi comunicò, facendomi arrossire all'istante e fischiare le orecchie dall'emozione. Poi finalmente mi mostrò quello che teneva nascosto dietro la schiena, facendomi rimanere basita a guardare un piccolo e bellissimo bouquet con fiori bianchi. Mi prese la mano destra e con un cordino direttamente attaccato ai fiori, me lo legò al polso. "Così abbiamo i fiori abbinati." Disse, indicando distrattamente la rosa che aveva nel taschino sul suo petto con la mano sinistra, facendomi indirettamente notare il fatto che avesse arricciato le maniche in maniera che si vedesse il tatuaggio in comune con me.
"E non solo i fiori." Aggiunsi, facendo avvicinare i segni sulla nostra pelle.
"Allora direi che siamo pronti. Andiamo?" Chiese quindi, porgendomi il braccio come un gentiluomo. Braccio che, giusto per precisare, accettai senza aspettare nemmeno un secondo.

La musica, abbastanza bassa da permettere di parlare, ci coccolò le orecchie non appena entrammo nella palestra agghindata a festa. Era tutto così luminoso e l'intera sala aveva degli elementi che portavano a pensare alla primavera: alberi in fiore e ghirlande ovunque. Mi tenevo stretta al braccio del mio ragazzo, mentre entrambi cercavamo con lo sguardo il tavolo riservato a nostro gruppo, dove i nostri amici erano già seduti a bere e ridere.
"Non capisco perché tutte le feste devono essere fatte nella palestra. Mi sembra di essere in uno di quei film con i tipici cliché americani. E noi non siamo in America." Così ci accolse Jenna, mentre io ancora mi guardavo intorno meravigliata dal lavoro che gli organizzatori - tra cui Liam - avevano fatto.
"Perché costa di meno, probabilmente." Rispose Mary, facendo spallucce.
"Dove sono gli altri?" Domandò a nessuno in particolare Louis, Caroline seduta molto vicina a lui.
"Liam è in giro a controllare che tutto vada bene con l'allestimento della sala, quindi Meredith è con lui." Gli ricordò Allyson.
"Giulia e Harry arriveranno tra poco." Aggiunsi io.
"Tracy si sarà appartata con il bel professore." Rise Carol. "E Niall e Francy stanno venendo dritto verso di noi." Ed emise un fischio di apprezzamento.
"Ma guarda guarda chi abbiamo qui!" E come da copione Francy arrossì talmente tanto da vedersi anche con le luci basse.
"Che carini che siete insieme." Dissi, baciandole una guancia.
"Lo so." Rispose Niall, circondandole un fianco. "Siamo tutti pronti per la festa?"
"Ma che festa è senza di noi!" Esordì Harry, unendosi anche lui, insieme a Giulia, al nostro gruppo.
"Siamo arrivati ad allietarvi la serata." Si aggiunse lei.
"La serata sarà lieta solo dopo che ci saremmo esibiti e non avrò più tutta quest'ansia addosso." La contraddisse Zayn, io mi aggrappai alla sua vita e lo strinsi a me per tranquillizzarlo.
"E a proposito di questo-" Iniziò Liam, fermandosi con noi dopo aver fatto il giro dell'intera palestra. "-prima esibizioni singole, poi quelle in gruppo. Louis sei il primo, Emily sei l'ultima, in mezzo ci alterniamo noi e gli altri che devono fare l'esame. Poi iniziano quelle in gruppo: per primi ci siamo noi con One Thing, le esibizioni di altre band e come conclusione, We Found Love di Zayn ed Emily." Elencò quasi tutto d'un fiato, tanto che Meredith gli passò un bicchiere di Coca Cola - finita in un sorso solo -. "Tutto chiaro?"
"Quando iniziano?" Chiese Harry.
"Tra mezz'ora. Quindi non vi ubriacate, non scappate a fare sveltine in bagno, ma soprattutto non allontanatevi da qui. Il professor Morrison di musica ci chiamerà in ordine sul palco quando sarà ora."
"Bene, ora ho ancora più ansia." Commentò il mio ragazzo, così - con uno sforzo immenso e un grande senso di sacrificio per la patria - gli piazzai una mano dietro la nuca e attirai le sue labbra sulle mie. Lo baciai così, a metà tra dolcezza e passione, per un po' di tempo, abbastanza da farlo rilassare e far alzare gli occhi al cielo ai miei amici.
"Sarai perfetto." Gli sussurrai direttamente sulla bocca, pulendo poi lo sbavo di rossetto sul suo labbro inferiore. Poi dal tavolo davanti a noi presi un bicchiere e ci versai dentro del rum, diluito con della Coca Cola, sporgendoglielo.
"Quale parte del 'non ubriacatevi prima dell'esame' non avete ben compreso?" Ripeté Liam.
"Non voglio faro ubriacare, un bicchiere per sciogliere i nervi." Precisai. "Come ti senti?" Domandai una volta che lui l'ebbe buttato giù.
"Meglio." Sospirò. "Grazie." Mi lasciò un bacio a stampo.
"Bene, visto che stai meglio, andiamo a ballare. Ne ho troppa voglia!" Lo presi per un braccio.
"Ottima idea, andiamo anche noi." Mi sostenne Giulia, trascinando Harry. E a quel punto anche Louis, Carol, Liam, Meredith, Niall e Francy ci seguirono a ruota, facendo lamentare Jenna, Mary e Allyson del loro status di single. Lean On dava un ritmo troppo coinvolgente per non ballare, così mi fermai in mezzo la sala e mi aggrappai al collo di Zayn, muovendomi verso di lui. Lui rise e mi tenne per i fianchi muovendo i palmi sulla parte in pizzo del mio vestito, ondeggiando con me. Gli tirai un po' i capelli troppo cresciuti e stampai un bacio sulla sua mascella con un leggero filo di barba, risalendo all'orecchio e cantandogli una piccola parte di quella canzone così giusta per noi.



"Ti amo." Dissi poi, baciandolo davvero, ma continuando a muovermi con lui, sentendo il suo sorriso sotto la lingua che tracciava il contorno delle sue labbra.
"Mi sento così felice." Mi confessò, facendomi poi fare una giravolta del tutto in contrasto con il ritmo della musica che accompagnava questi nostri scambi. Poi mi baciò una volta il naso, scendendo al collo, e abbracciandomi più stretta. Quando la musica cambiò e diventò più dolce, con Ed Sheeran che cantava inni all'amore e alla bellezza dei baci, mi sciolsi contro la sua spalla e cominciammo semplicemente ad ondeggiare. Un movimento calmo, semplice, quasi quanto il movimento delle nostre lingue legate insieme. Un inspiegabile calore mi prese da cento del petto e mi portò a chiudere di più gli occhi per l'intensità di quel dolce fuoco. L'amore poteva bruciare? Avrei giurato di si, stavo andando a fuoco. "Lo senti anche tu?" Mi chiese e, cavolo, stavamo provando le stesse cose? "Questa cosanel petto, mi sento su punto di scoppiare."
"Eccome se la sento. Mi sembra di avere tutto ciò che ho sempre desiderato. Te, amore mio, ho te." E intorno non esisteva più nessuno, non mentre ci guardavamo negli occhi, con la passione a bruciare tra noi, dentro di noi. Eravamo tornati a ondeggiare per altre due canzoni, forse tre, chi lo sapeva, e poi la musica si era lievemente abbassata e il professor Morrison aveva iniziato a spiegare cosa sarebbe successo a quel punto, con la storia delle esibizioni.
"Quindi chiamerò in ordine tutti quelli che devono affrontare l'esame. A partire da Louis Tomlinson con la cover Look After You. Coraggio, venga su, è il primo." Zayn si irrigidì, di nuovo in ansia per il suo esame, e Louis salì sul palco sorridendo. Abbracciai un fianco del mio ragazzo e rimanemmo così per tutta la durata dell'esibizione, andandoci poi a sedere quando gli altri vennero chiamati a cantare. Quando il professore chiamò me, con un: "Ultima esibizione singola, Emily Allen con un suo inedito dal titolo You Drive Me Crazy." Zayn mi guardò con un sopracciglio alzato.
"Inedito?" Mi chiese e io semplicemente gli sorrisi, prendendolo per mano per trascinarlo con me. Feci un cenno agli altri ragazzi, per fare segno di mettersi in posizione sul palco, con Louis alla batteria, Liam alla pianola e Giulia e Carol come coriste. Feci sedere Zayn su una sedia appena sotto la pedana, salendo poi le scale e avvicinandomi al microfono. Iniziò Liam con tre colpi alla pianola e io con un'Crazy' appena accennato come intro.

(Canzone: You Drime Me Crazy) https://www.youtube.com/watch?v=Q4VK9_CfOLQ


Il tutto cantato con lo sguardo praticamente fisso su Zayn - che a sua volta mi guardava con un sorriso radioso in viso - e una grandissima dose di teatralità, con esagerazioni gestuali e nell'espressione. Ma visto che l'essere teatrale faceva parte del mio esame e io avevo bisogno di qualcosa di più evidente, a un mio urlato 'Stop!' Liam fece scemare la musica con il suono di un disco da dj e io, nel silenzio, scesi dalla piattaforma - la mia figura seguita da una specie di occhio di bue - e mi avvicinai al mio ragazzo, rubandogli la rosa che aveva nel taschino. Gli schioccai un bacio sulla guancia e tornai su, facendo ripartire l'esibizione dopo un calcolato occhiolino a Zayn e dopo aver posizionato la rosa tra i miei capelli. Continuai cantando la parte finale della mia canzone e subito dopo l'ennesima frase"Baby, thinkin of you keeps me up all night", la mia esibizione si concluse. Partirono degli applausi ma io ero troppo interessata a Zayn che si era alzato e mi aveva aiutato a scendere dalla pedana, abbracciandomi contento.
"Grazie." Il mio sorriso si allargò ma le sue labbra lo soffocarono con un bacio.
"E scrivere questa canzone è stata un'impresa! Quindi amami ancora di più."
"Ogni giorno sempre di più." Commentò. Poi quando furono chiamati come band sul palco per la prima esibizione a gruppi, lui sembrò sul punto di svenire.
"Andrai benissimo, vedrai." Feci appena in temo a dirgli, prima che Harry lo afferrasse per la giacca e lo portasse sopra il palco. Si sedettero in semicerchio, Louis in mezzo perchè l'unico seduto al'ingombrante batteria, Zayn e Liam alla destra e alla sinistra Harry e Niall con la chitarra in braccio. Zayn sembrava davvero tremante così esposto davanti a tutti, ma una volta iniziata la canzone, forse involontariamente si rilassò, cantando come era capace di fare. Inutile dire che fu davvero un successo, gli applausi triplicarono rispetto a quelli fatti alle singole persone e anche il sorriso dei ragazzi triplicò rispetto a prima. Quando finirono la canzone e si inchinarono per ringraziare, pure il professore si complimentò con loro, battendo una pacca simpatica sulle spalle di tutti e cinque. Scesero dal palco e si batterono il cinque, e non mi stupì della felicità che si poteva leggere sul viso di Zayn: era stato fantastico. Dopo quella fantastica esibizione, probabilmente merito dell'adrenalina, non ebbe più paura di salire sulla piattaforma, tanto che quando toccò di nuovo a noi con il gran finale di "We Found Love" non fece una piega. Io lo accompagnai con la batteria, lui fece tutto il resto e incantò la platea completa, solo con la sua voce. Le dita che scorrevano sui tasti del pianoforte e il suo sguardo spesso cercava il mio come per chiedere se stava andando bene, gesto contraccambiato da un mio sorriso rassicurante. Non mi sorpresi quando gli applausi praticamente volarono a fiotti nella sala, era stato così bravo da far imbambolare persino me e quando scendemmo i ragazzi lo chiusero in un abbraccio.
"Sei stato meraviglioso, Zee, davvero." Gli disse Liam, stringendolo.
"Voi siete talentuosi separati e ancora di più se uniti. Complimenti a tutti e cinque." Venne a complimentarsi di persone persino Morrison, battendo il cinque a Harry e facendo brillare gli occhi a Zayn. A quel punto la serata fu in discesa, fatta solo di risate. Ricominciammo a ballare una volta finiti gli esami, con un dj bravissimo a fare mashup di tutte le più belle canzoni del momento. Con il ritmo nelle vene ballammo su un remix "We Are Young" ritrovandoci nelle sue parole, ci lanciammo in un ballo di gruppo, scambiandoci anche di coppia per cimentarci in passi stupidi. Ad un certo punto però il mio sguardo cadde sul mio ragazzo, ora a ballare con Niall, con la testa piegata indietro in una risata. Era così rilassato e felice. Forse sentendosi osservato, si voltò verso di me e mi sorrise, venendo nella mia direzione e prendendomi tra le braccia, facendomi fare una giravolta. Mi baciò sulle labbra e si avvicinò all'orecchio per sussurrarmi:
"Ciao." Sorrisi ancora. "Che dici, andiamo a finire i festeggiamenti in stanza?"
"Amici, per noi la festa è finita." Dissi rivolta agli altri, prendendo una bottiglia piena di vodka alla pesca per portarla con noi.
"Ora iniziamo l'after-party." Rise lui, prendendomi una mano. Fece un occhiolino e insieme lasciammo la sala.

-Domenica 20 Marzo (il giorno dopo)
Quella mattina non feci in tempo a svegliarmi del tutto che dovetti alzarmi di tutta fretta per andare in bagno. Mi piegai verso il water e rigettai anche l'anima, lo stomaco completamente in subbuglio. La sera prima avevamo bevuto un'intera bottiglia di vodka solo noi due, facendo a gara per chi finiva prima il suo bicchiere. Lo sapevo che non dovevo bere!
"Ehi, tutto bene?" Mi chiese il mio ragazzo, sporgendosi ancora assonnato in bagno.
"Stomaco sottosopra." Mi lamentai, cercando di bloccare l'ennesimo conato.
"Te l'avevo detto di non bere così velocemente ieri." Sospirò, tenendomi indietro i capelli.
"Ma se abbiamo pure fatto a gara." Gli ricordai.
"Tu l'hai proposto, io ho detto che era una cattiva idea, tu hai sfidato e insultato il mio orgoglio maschile, quindi ho partecipato per difendermi. Ergo la colpa è tua."
"Fottit-" Mi bloccai a metà per rimettere di nuovo.
"Shh, ammetti le tue colpe e accetta la punizione del karma." Rise, accarezzandomi ciocche di capelli sempre tra le sue mani.
"Ti odio." Borbottai, appoggiando esausta la testa sulla tavoletta.
"Nah, tu mi ami." Ingoiai un altro insulto e con un sospiro tirai l'acqua, tirandomi su. Zayn mi aiutò ad arrivare al lavandino, così che potessi sciacquarmi la faccia e lavarmi i denti. Poi mi fece voltare tra le sue braccia e mi baciò una tempia. "Oh, ma tu scotti." Mi toccai quasi sovrappensiero la fronte e gemetti quando mi sentii effettivamente calda.
"Dio, non posso ammalarmi proprio ora. Devo iniziare a studiare!" Mi lamentai.
"Facciamo così." Mi fermò. "Tu ora ti metti a letto e dormi ancora qualche ora, io vado sotto e chiedo alla caffetteria di metterti da parte del the caldo e dei biscotti . Ti sveglio tra un paio d'ore, così quando starai un pochino meglio inizieremo a studiare filosofia. Ok?" Mi si dipinse istantaneamente un sorriso sulle labbra, felice per come mi stava trattando: mi sentivo davvero protetta.
"Grazie mille."
"Figurati." Mi baciò di nuovo. "Ora a letto."

#Zayn
"Emily sta male?!" Mi urlò Giulia nell'orecchio, facendo quasi girare mezza caffetteria.
"Ha il post sbronza e credo abbia qualche filo di febbre, nulla di grave." Le risposi, prendendo poi un sorso dalla tazzina di caffè.
"Oh, questo è allarme rosso da PVSRS." Esclamò. Io voltai il mio sguardo verso Harry e Niall al mio fianco, la fronte corrugata.
"Dovremmo sapere di cosa stai parlando?" Chiese Louis, rubando un pezzo di brioche a Liam. Giulia alzò gli occhi al cielo e guardai Caroline fare lo stesso gesto di fianco a lei.
"Ah -" Carol sospirò in maniera davvero teatrale. "- sono maschi, sorella. Che ti aspettavi?" Giulia rise e le batté il cinque, poi si rivolse a me per spiegarmi il significato dell'acronimo:
"PVSRS: Post Vodka e Sesso con Ragazzo Sexy." Ma io ero più confuso di prima: perché usare un acronimo quando poteva dirlo con parole semplici? "Tù entiendes?"
"Non credo che, chiedendogli in spagnolo se ha capito ciò che hai detto, lui comprenda di più." Le fece notare l'altra ragazza.
"Magari non capisce più la nostra lingua, ho solo provato a parlargli in spagnolo. Insomma, guarda la sua faccia: sembra che io stia parlando arabo."
"Tecnicamente se tu stessi parlando arabo non avrei questa faccia confusa: sai com'è, io l'arabo lo parlo." Commentai.
"Giulia, lascia perdere. Loro parlano penese noi vaginese." Le appoggiò una mano sulla spalla e la guardò con comprensione prettamente femminile, mentre noi ragazzi ridevamo della sua frase.
"Andiamo a vedere come sta la malata." Si limitò a dire Giulia, trascinando via Carol e mandandoci solo un saluto con la mano.
"E finalmente siamo rimasti solo noi ragazzi!" Sospirò Liam.
"Non passiamo un pomeriggio o una serata tra soli uomini da molto tempo." Ci fece notare Harry.
"Già, il nostro gruppo si è parecchio allargato." Fischiò Niall, sgranocchiando un biscotto.
"Le ragazze sono grandi, adoro le giornate tutti insieme, ma dovremmo davvero passare del tempo solo noi." Rimarcò il riccio.
"Sono d'accordo." Lo appoggiai.
"Io ho casa libera, come sempre." Ci ricordò Louis.
"Intendi quella dove abbiamo passato le vacanze di natale?"
"Yo bro. Potremo fare un pigiama party." Propose ancora, ma ad un'occhiata collettiva di disappunto, lui si corresse: "Ehi! Intendo un pigiama party virile!"
"Birra, programmi stupidi e gare a chi piscia più lontano?" Chiese retoricamente Harry, piegando lievemente la testa. "Io ci sto eccome!"
"Perfetto. Potremmo partire prima di pranzo, passare la notte li e tornare qui per le lezioni di domani, perlomeno quelle della tarda mattinata." Continuò.
"Mia madre mi ucciderà perché marino la scuola, ma posso sempre avvertirla stasera di non chiamare la polizia se domani non mi vede." Sospirò Liam.
"Ecco gli svantaggi nell'avere la mamma vicepreside." Mormorò Harry, alzando le sopracciglia e bevendo dalla sua tazzina.
"Io oggi dovevo studiare filosofia con Emily." Sussurrai quasi.
"Eddai, Zayn. Studierai domani. Ti prego non ci mollare così. Perfavoooooore." Sospirai sotto l'insistenza di Niall.
"Va bene, avverto lei e sono dei vostri." Louis mi schizzò in braccio e mi lasciò un bacio sulla testa, mentre Harry mi tirò un pugnetto sulla spalla.
"E chiamerò mio cugino, ci farò mettere da parte la miglior erba di tutta l'Inghilterra." Ci fece sapere sempre il più grande tra noi, saltando di nuovo in piedi.
"Louis!" Lo riprese Liam.
"Che c'è! Siamo all'ultimo anno, stiamo per diplomarci e tra poco lo studio diventerà insostenibile fonte di stress. Voglio divertirmi e rilassarmi."
"Possiamo rilassarci anche senza erba, Lou." Disse ancora.
"Dai Liam, lascialo stare." Lo fermai. "Prendine poca, William, ok?"
"Ovvio amico, la principessina non si accorgerà nemmeno di star fumando." Mi promise.
"Mia madre mi ucciderà." Commentò ancora, facendoci ridere tutti.

"Ehi, piccola." Posai il the e i biscotti sul comodino, sotto l'occhio vigile di Giulia e Caroline che stavano studiando letteratura sedute sulla poltrona vicino al letto dove Emily stava ancora dormendo. Mi sedetti vicino a lei, posandole un bacio sulla fronte. "Coraggio, svegliati."
"Mmh-" Sbadigliò. " -lasciami dormire, Zayn."
"No, prima ti conviene mangiare qualcosa." Poi vedendo che non aveva intenzione di alzarsi, aggiunsi: "Ho portato i biscotti."
"Quelli con gocce di cioccolato e mandorle?" Domandò aprendo un occhio.
"Si, proprio quelli." Risi.
"Dimmi che nel the ci hai messo del latte e ti amerò a vita."
"Beh, fantastico perché..è proprio quello che ho fatto." Detto questo, lei aprì entrambi gli occhi e mi sorrise, baciandomi sulle labbra con gratitudine.
"Niente porno in HD mentre ci siamo noi in stanza." Commentò Giulia, facendo in modo che Emily si accorgesse della loro presenza.
"Ops."
"Già, ops." La imitò Caroline tornando a studiare.
"Cosa ci fate qui voi due?" Chiese, sporgendosi per prendere un biscotto e intingerlo nel the, per poi mangiarlo.
"Ti vegliamo." Risposero in coro.
"Non sto morendo."
"No, ma questo rientra nel CADPPE." Le fece presente Giulia, usando un altro acronimo. Emily mi guardò confusa, cercando aiuto che io non potei darle: non era linguaggio vaginese quello? Avrebbe dovuto capirlo. Caroline si lasciò scappare un 'Ah!' sorpreso e del tutto attonito quando si rese conto che Emily non capiva il significato dell'acronimo, guardando Giulia con terrore negli occhi.
"CADPPE: Codice delle Amiche Durante il Periodo Pre-Esame!" Spiegò Giulia.
"Non capisce l'acronimo, come Zayn! Secondo me Malik l'ha portata sulla via della perdizione e l'ha confusa, allontanandola dalla retta via."
"Ragazze di cosa state parlando?" Chiese. "Vi siete rincoglionite o vi fate di cocaina?"
"Nah -" Commentò Giulia. " -io e Caroline stamattina, dalle 7 alle 9, abbiamo fatto una maratona di episodi di Awkward."
"Già, siamo state contagiate dall'EAAT." Poi, vedendo che né io né Emily avevamo compreso l'ultima parte, lei alzò gli occhi al cielo: "Espressione Artistica degli Acronimi di Tamara. Dio, ma su che pianeta vivete?"
"Io continuo a non capire di cosa stiano parlando e..a dirla tutta mi fanno paura." Commentai, ricevendo un bacio comprensivo dalla mia ragazza.
"Dobbiamo riportarti sulla diritta via. Tipo prima di subito." Le fece sapere Carol. "E sai come faremo?"
"Facendomi leggere la Divina Commedia?" Rispose ironicamente.
"Ah, ah, ah, molto divertente, Allen, davvero." Borbottò Giulia. "Passeremo il pomeriggio a vedere sdolcinate, inutili e orribili serie tv adolescenziali per un pubblico strettamente femminile."
"Io..oggi devo studiare con Zayn ragazze." Le fermò, ingurgitando gli ultimi due biscotti e appoggiandosi al mio petto con la tazza di the tra le mani.
"A proposito di questo -" Le accarezzai i capelli. " -i ragazzi hanno organizzato un virile pigiama party da Louis e..vogliono passare una giornata tra uomini."
"Oh, bene! Ragazze con ragazze, virili principesse con virili principesse." Squittì Giulia.
"Per te è ok?" Chiesi e lei annuì, bevendo subito dopo.
"Certo, tanto non avrei avuto la forza spirituale per studiare: ho lo stomaco a pezzi e la testa non concentrata sulla scuola." La baciai.
"Noi stiamo da Lou tutta la notte, torniamo a scuola domani mattina." Le comunicai.
"Perfetto. Quindi, signore, anche noi potremo fare un bel pigiama party qui!" Propose, poggiando la tazza di nuovo sul comodino. "Basta che la smettete con gli acronimi o potrei sul serio vomitare. Di nuovo."
"Idea meravigliosa, tralasciando il tuo commento sugli acronimi! Dobbiamo avvertire tutte le ragazze entro un'ora. Squadra Social Network in azione!" Diede il via Caroline, poi sia lei, sia Giulia, presero il telefono e iniziarono a mandare messaggi.
"Partiamo poco prima di pranzo. Voi mangiate qui?" Domandai.
"Ovvio, le porteremo del brodino di pollo e le faremo una lavanda gastrica se necessario." Mi fecero sapere.
"Improvvisamente mi sento come rinata. Accantoniamo l'idea dalla lavanda gastrica, vi va?" Le fermò subito, poi si girò verso di me. "Tu preparati e divertiti, ci farà bene passare un po' di tempo tra quelli della nostra specie, senza vagine, o nel mio caso peni, di distrazione." Risi con lei e mi alzai per buttare roba a caso in un piccolo borsone.
"Ho paura a lasciarti con loro. Ne uscirai viva?"
"Dimentichi forse che sono in contatto con Giulia da praticamente tutta la vita, ancora prima che io abbia memoria: me la caverò." Chiusi la cerniera della borsa e mi avvicinai a baciarla ancora una volta.
"Ora levati dai piedi." Mi cacciò la sua migliore amica.
"A meno che tu non voglia rimanere qui con noi a farti ricostruire le unghie."
"Sarebbe un piacere, sul serio, ma per oggi passo." Baciai la mia ragazza ancora una, due, tre volte sulle labbra e poi uscì, prima di essere linciato dalle altre due nella stanza.

"Idromassaggio con acqua riscaldata, all'aperto sotto le stelle + birra + una canna + i mie migliori amici, uguale? Risolvi questa equazione Liam." Disse Harry, bevendo un sorso della sua birra, mentre io mi rilassavo, con una canna girata posata dietro l'orecchio, nell'acqua bassa dell'idromassaggio che si trovava vicino alla piscina sul retro della casa di Louis.
"Non credo nemmeno che sia un'equazione quella." Rispose l'altro.
"Non mi interessa, Leeyum. Risolvi e basta."
"Ehm, non so..relax, felicità, pace?" Provò.
"Sbagliato. La risposta è: sballo!" Lo corresse, facendo ridere Niall.
"Che risposta da fattone." Rise Louis.
"Disse quello con la canna tra le labbra." Lo prese in giro, ricevendo in cambio una scrollata di spalle e del fumo, arrivato dalla bocca di Louis, in faccia. Io rubai la birra dalle mani di Liam e ne mandai giù un sorso, facendolo lamentare, e passandola poi a Niall che la finì.
"Siete due stronzi." Ci tirò uno schiaffo a testa sul petto e si stappò un'altra birra, presa dal cesto con ghiaccio vicino al bordo.
"Ti amiamo anche noi, amico." Commentai, girandomi tra le dita la canna che avevo dietro l'orecchio. Presi l'accendino e l'accesi una volta tra le mie labbra, aspirando con un primo tiro e rilassando i muscoli, sentendo anche le bollicine stimolare le mie gambe. "Dio, ci voleva una serata così."
"Decisamente. E quando andremo al college le nostre serate così non cambieranno. Ancora decisi nell'iscriverci tutti nello stesso college?" Domandò Niall.
"Sì, assolutamente." Rispose Liam. "Abbiamo ancora tempo per le iscrizioni, no?"
"Io pensavo ad un anno sabbatico per trovare lavoro, racimolare un po' di soldi e schiarirsi le idee sul futuro." Ed io ero d'accordissimo con Louis.
"Lo penso anche io. Sapete..io pensavo che potremmo fare qualcosa di pazzo prima di ricominciare con la carriera da studenti." Harry e le sue idee mi spaventavano.
"Che cosa pensavi?" Gli domandai.
"Xfactor." Disse semplicemente. Niall scoppiò a ridere talmente forte da farsi uscire la birra dal naso, mentre Louis chiese:
"Sei fatto?"
"No!" All'occhiata scettica di Louis lui aggiunse: "Cioè si, un pochino lo sono, ma non è questo il punto. Ero serio."
"Ovvio. 'Signore e signori, diamo il benvenuto alla band di ragazzini che non si sono nemmeno preoccupati di darsi un nome, un applauso'!" Poi rise. "Dai Harold, non farmi ridere."
"E' questo il problema? Non avere un nome? Bene, diamoci un nome." Continuò.
"Tu hai dei problemi." Lo prese in giro sempre Louis.
"E tu devi andare a fanculo." Gli rispose.
"Non so la strada, indicamela tu ci sei stato tante volte." Ribatté, riportandomi alla memoria quando a scambiarsi queste battute erano stati Louis ed Emily. Lei a quel punto aveva risposto 'non puoi sbagliarti, c'è solo una direzione'. Sembrò ricordarselo pure Harry, perché poco dopo disse:
"Una direzione." La voce lieve e lo sguardo perso come se avesse avuto una rivelazione. "Una direzione!" Ripeté. "Ragazzi, è perfetto!"
"Cosa Harold?" Domandò Liam, non riuscendo a seguire il filo dei suoi pensieri inespressi.
"Il nome della band! Una direzione: One Direction!"
"Perché dovrebbe essere perfetto?" Niall si grattò la testa.
"Beh, noi cinque siamo come una cosa sola e andiamo tutti verso un'unica direzione: verso la musica, verso il diploma, verso Xfactor!" Sembrava entusiasta. "Oltretutto possiamo usare il nome della band per mandare a fanculo Louis!" Si girò verso di me, cercando appoggio e..ah. Era il mio migliore amico, gli dovevo supporto maschile e virile.
"A me piace. Fa tanto hipster." Lo aiutai, ricevendo un sorrisone.
"L'unica cosa hipster che vedo qui sono i capelli di Harry e la sua orribile camicia a terra." Mormorò Louis divertito.
"Ehi! Quella camicia è alla moda."
"Sì, come dici tu."
"A me va bene quel nome. Pensate che figo pronunciato dal presentatore di Xfactor." Si aggiunse Niall. "One Direction! Oooone Direction!" Disse con lo stesso tono del presentatore di quel programma. "Sì, mi piace."
"Io ci sto, sia per il nome, sia per quella pazzia di Xfactor. Siamo giovani, se non facciamo cazzate imbarazzanti ora, quando le potremo fare?" Tutti guardammo Liam con gli occhi spalancati. "Non guardatemi così e Zayn passami la canna."
"Wow. Chi sei tu, che n'è stato del vero Liam?" Chiesi, passandogli l'erba girata.
"E' sempre qui." Si batté sul petto. "Si è preso una pausa stasera, il vero Liam non vi sopporta più."
"Coraggio Louis, unisciti all'Ordine della Fenice e passa al lato oscuro." Cercò di convincerlo Harry, stendendo una mano di fronte a sé con il palmo verso il basso. Io e gli altri due ragazzi lo imitammo, posando una mano con il palmo verso il basso sulla sua in centro.
"Sbaglio o sta mischiando due film diversi in una sola frase?" Mi chiese conferma Liam, ricevendo assensi da me e Niall. Louis sospirò pesantemente e appoggiò la mano su quella di Niall, sputando fuori un:
"E One Direction sia, dopotutto non è così male." Ammise.
"Sì, cazzo, sì! Vi voglio bene ragazzi!"

#Emily
"Ragazze non potete spezzarmi il cuore così." Mugugnò Jenna. "Insomma, già prima mi avete distrutto con la vostra plateale preferenza Stelena rispetto a Delena -"
"Che io non approvo visto che sono assolutamente team Damon!" Precisai, pensando a quel figo di Ian Somerhalder in The Vampire Diaries.
"Grazie Emily, qualcuno con un po' di sale in zucca." Mi prese una mano come se soffrisse fisicamente e avesse bisogno di sostegno. "Oltretutto, voi mi venite a dire che Stalia è meglio diStydia? Avete dei problemi."
"Su questo punto voglio dissentire in favore della coppia Sterek." Continuai. "Teen Wolf è basato sul loro rapporto! Sveglia ragazze!"
"Questo perché tu vedi coppie omosessuali ovunque." Mi corresse Giulia.
"Ehi, quelle sono le coppie migliori nelle serie tv." Battei il cinque a Meredith che aveva appena commentato con la frase più vera delle ultime quattro ore.
"Pensate che Emily trovava belli insieme persino Tony Stark e Steve Rogers! Cioè dai, Iron Man è l'uomo più etero che tu possa trovare in un film Marvel." Si lamentò ancora.
"Stony è vita." Mi sostenne Allyson, facendo una linguaccia a Giulia.
"Ok, basta con queste discussioni, rischiamo di perderci l'inizio della prossima puntata di Doctor Who." Ci riprese Mary, mentre Tracy sbuffava e si sistemava meglio sulla poltrona. Dopo qualche minuto di silenzio, Francy se ne uscì fuori con:
"Quindi..voi chi shippate con il dottore?" Domanda che riaprì di nuovo i dibattiti sulle coppie migliori.

-Lunedì 21 Marzo (il giorno dopo)
La mattina dopo, mi districai tra tutti quei corpi intrecciati nel mio letto e mi precipitai di nuovo in bagno con lo stomaco sottosopra. Ma che diavolo mi prendeva?! Rimasi inginocchiata sul pavimento per circa cinque minuti, prima che Giulia entrasse in bagno e chiudesse la porta, massaggiandomi la schiena per agevolarmi a rimettere. Rimanemmo in silenzio - i miei conati gli unici disgustosi rumori -, parlai solo quando, minuti dopo, riuscì a smettere di vomitare.
"Io non capisco. Non ho bevuto, non ho mangiato, nel mio stomaco non c'è nulla se non fottuta bile! Allora perché sto così di merda!" Guardai la mia amica in attesa che dicesse qualcosa, ma lei rimase zitta: potevo sentire le rotelle nel suo cervello girare. Poi sembrò prendere consapevolezza di qualcosa, spalancò gli occhi e si inginocchiò vicino a me.
"Da quanto tempo vomiti al mattino?"
"Da ieri.."
"Hai avuto disturbi allo stomaco prima?"
"Solo alcuni mal di stomaco mattutini, ma li ho sempre collegati ad un'intolleranza al lattosio."
"Qualcos'altro di strano? Aumento di peso? Aumento di fame?"
"E' aumentata la mia passione per il cioccolato a tutte le ore e stessa cosa per la fame in generale, ma credo siano dovuti allo stress pre-esame. Il che ha portato ad un aumento di peso: il vestito del ballo mi stava lievemente stretto rispetto a quando l'avevo comprato." Giulia si portò una mano a coprirsi la bocca e si ficcò un'unghia in bocca mordicchiandola. "Cosa c'è Giulia? Mi stai spaventando!"
"Emily, non voglio allarmarti ma.." Fece un respiro profondo. "..nausee, disturbi allo stomaco, voglie, aumento di fame e di peso.." Mi prese una mano.
"Giulia?" La richiamai spaventata, lei alzò lo sguardo e lo piantò dritto sui miei occhi, deglutendo.
"Abbiamo un serio problema, tesoro."

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La storia pubblicata si ferma qua, quindi d'ora in poi pubblicherò i capitoli man mano che li pubblicherà l'autrice della storia.

Detto questo, ve se ama ^^

Your Love Is My Drug (Di Giulia_Choppers)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora