Cap.34-Play (part 1)

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Mi svegliai riposata, sentendo un respiro tranquillo e regolare battermi sul viso. Aprii lentamente gli occhi, trovandomi uno Zayn addormentato a pochi centimetri dal viso. Quando poteva essere bello? Sospirai leggermente e mi alzai dal letto senza fare rumore. Non mi sentivo a mio agio tra le sue braccia, non quel mattino. I suoi abbracci non avevano il significato che io gli attribuivo, il che mi faceva stare male. Mi infilai le scarpe e mi pettinai i capelli con le dita, guardando poi la sveglia. Erano a malapena le sette e mezza. Bene. Avevo il tempo per una sigaretta. Il mio sguardo scrutò la stanza in cerca delle sigarette, ma si fermò sul corpo addormentato nel letto. Con gli occhi seguii i lineamenti del suo viso, poi scesi alle spalle, giù fino alle gambe affusolate coperte dal lenzuolo. Sospirai, silenziosamente presi l'accendino e una sigaretta dal pacchetto di Malboro sul comodino e me ne andai dalla sua camera.
Uscii dalla porta, accertandomi che nessuno fosse sveglio e andai in cucina. Presi un posacenere, inforcai i miei occhiali da sole della RayBan e mi sedetti sul dondolo nel giardino sul retro con le gambe incrociate. Avvicinai alle labbra la sigaretta per accenderla, mentre il venticello mi accarezzava i capelli. Inspirai lentamente, e poi sospirai mentre una nuvoletta di fumo mi usciva dalla bocca. Chiusi gli occhi costringendomi a pensare.
Come ci ero arrivata a quel punto?
Era solo sesso. Zayn doveva essere un semplice passatempo. Lui non si impegnava, io nemmeno e nessuno dei due aveva in programma di innamorarsi sul serio. Eppure.. ero finita con l'innamorarmi di lui, dei suoi occhi, delle sue labbra. Non potevo più fare a meno di noi.
Ero davvero patetica.
Feci un altro tiro e accolsi il fumo nei polmoni per poi rigettarlo fuori.
Ero fregata. Non potevo più uscirne da quel circolo vizioso. Zayn mi era entrato sottopelle.
"Non ti facevo così mattiniera." Sbadigliò il diretto interessato, stropicciandosi gli occhi mezzi chiusi e sedendosi vicino a me. "Buongiorno." Mi baciò e rubò un tiro dalla sigaretta.
"Buongiorno, Zayn." Lo salutai. Ci fu un attimo di silenzio, poi lui mi chiese:
"Oggi pomeriggio vieni con me a comprare i regali di Natale per i ragazzi?" Mi sorrise contento. Feci un altro tiro, poi risposi:
"Certo, mi farebbe molto piacere." Ero contenta che me l'avesse chiesto. "Ma tu lo festeggi il Natale? Non sei Buddista, Protestante.."
"Tecnicamente sono musulmano. O almeno, i miei familiari lo sono. Io non credo più di tanto nella religione, e il Natale lo festeggio con i miei amici da quasi tre anni ormai."Spiegò.
"Capito. Beh, la sottoscritta la pensa come te." Sorrisi, facendogli capire che lo comprendevo. Spensi la sigaretta ormai finita e sentii il suo stomaco brontolare. "Qualcosa mi dice che hai fame." Lui si grattò la testa, imbarazzato e mi sorrise con la lingua tra i denti. Quel sorriso timido era tra quelli che amavo di più di lui. "Vieni, ti preparo la colazione."

Misi l'uovo e il bacon nel piatto, posai le fette tostate in un altro e tirai fuori dal frigo due arance. Spremetti le arance in due bicchieri e portai tutto sul tavolo, dove Zayn aspettava.
"Wow." Disse lui, guardando quello che gli avevo messo di fronte. Prese la forchetta e cominciò a mangiare, borbottando complimenti a bocca piena. Io presi il bicchiere di aranciata e la bevvi tutta d'un sorso, beandomi del gusto dolce. Alzai lo sguardo e incontrai quello del moro. Mi morsi il labbro inferiore e posai lentamente il bicchiere sul tavolo. "Mi provochi di prima mattina?" Chiese, mettendosi poi in bocca una forchettata.
"No, io lo faccio di mattino, di pomeriggio e anche di sera. Non ho un orario preciso in realtà." Feci finta di ragionarci, per poi mettermi la forchetta in bocca in modo seducente. Finì il bacon e bevve anche l'aranciata, ingoiando tutto. Si alzò dallo sgabello girevole e si avvicinò a me. Alzai il viso e mi ritrovai le sue labbra a pochi millimetri dalle mie.
"Che aspetti? Baciami, so che vuoi farlo." Sussurrò lui, facendo in modo che parlando le sue labbra sfiorassero più volte il mio labbro superiore.
"Fallo tu." Risposi, bramando le sue labbra come se fossero acqua e io fossi assetata.
"Oh, ma qui c'è qualcuno che è già ben sveglio!" Sbadigliò Louis, facendoci staccare.
"Ops, abbiamo interrotto, eh? Scusate." Si scusò Niall, fiondandosi sullo sgabello, come se aspettasse che qualcuno gli desse la pappa. "Chi cucina?" Chiese poi.
"Solo per stamattina faccio io." Comunicai, alzandomi e portando i piatti nel lavandino.
"Ti aiuto." Si propose il moro. Gli sorrisi e gli indicai il bacon e le uova, dicendogli di prepararli sul fuoco. Niall e Louis cominciarono a parlare dei vari progetti per la giornata e Zayn gli spiegava che noi avevamo già da fare. Io mi sedetti su uno sgabello e cominciai a tagliare le arance per fare la spremuta. Tagliai la prima e la spostai a lato, presi la seconda in mano, ma il mio sguardo cadde sul bellissimo culo di cui mi donava la celestiale visione Zayn. Senza pensarci premetti il coltello sulla buccia dell'arancia, ma la lama toccò anche il mio dito.
"Cazzo." Borbottai lasciando cadere il coltello e stringendo il dito.
"Cosa ti sei fatta?" Chiese Zayn prendendomi la mano. "Ah, ma non è niente. E' solo un piccolo taglietto." Certo, ma se il tuo culo non mi avesse distratto..!
"Brucia." Mi lamentai, così lui, come se fosse la cosa più normale del mondo, si mise il dito in bocca e iniziò a succhiare piano il sangue che stava uscendo. Forse non si accorgeva del gesto, ma io stavo mi stavo già eccitando. Deglutii e ringraziai che i nostri due amici ci vedessero solo di spalle e fossero concentrati a parlare tra loro. Zayn percepì la mia eccitazione a quel gesto e continuò a leccarlo e succhiarlo come aveva fatto prima, anche se con scopo diverso. Mi fece girare completamente verso di se, fu semplice dato lo sgabello girevole, si intrufolo tra mie gambe e si avvicinò di più. Mi fece appoggiare all'isola dietro e, togliendosi il dito di bocca, iniziò a baciarmi con foga. Con le mani lui mi tenne ferma la testa mentre io gli appoggiai le mani ai fianchi avvicinandolo. Finalmente mi stava baciando!
"Ho capito. Qui faccio io, voi andate a sfogare le vostre voglie perverse in camera." Harry entrò in cucina e ci costrinse ad alzarci.
"E fate piano che Liam e Meredith dormono ancora." Aggiunse Giulia spingendoci verso le scale. Le feci l'occhiolino e presi Zayn per mano, portandolo di sopra.

Zayn era legato al letto con delle adorabili manette che, mi aveva detto, gliele aveva regalate Harry. Ma mancava qualcosa al nostro gioco spaventosamente perverso.
Raggiunsi la porta, uscendo e lasciandolo nella stanza e fingendo di non sentirlo chiedere dove stessi andando. Scesi in cucina, fottendomene di quello che potevano pensare tutti e sorrisi ai ragazzi che facevano colazione.
"Ma tu non eri andata a chiavare?" Chiese Harry, ricevendo uno scappellotto da Giulia.
"Certo, però mi serve la Nutella. Ce l'avete no?" Chiesi. Harry mi guardò dubbioso e Louis mi indicò la dispensa. Presi l'intero barattolo, un cucchiaio e lo ringraziai.
"Posso solo sapere a che ti serve?" Chiese ingenuamente Niall che probabilmente voleva mangiarsi anche quella.
"Forse è meglio se non te lo dico. Non vorrei rovinarti la colazione." Risi e sul viso Niall si colorò leggermente di rosso. La sua bocca prese la forma di una O e tornò a rimpinzarsi di cibo. Sorrisi e mi avviai fuori dalla cucina. Mi fermai sullo stipite e mi girai a guardare Harry. "Grazie da parte mia per aver regalato le manette a Zayn. Ci saranno utili." Il riccio scoppiò a ridere e mi fece un gesto con la mano.
"Glielo avevo detto che sarebbero tornate utili." Tornai su da lui e chiusi la porta a chiave. Mi girai verso di lui e lo trovai nella stessa posizione in cui l'avevo lasciato. Aprii il barattolo e affondai il cucchiaio nella Nutella, portandomelo alla bocca per assaggiarla.
"Cosa vorresti fare con quella, scusa?" Chiese lui deglutendo per l'eccitazione. Mi avvicinai al bordo del letto e ritornai a cavalcioni su di lui. Ci sarebbe stato da divertirsi.

"Guardate un po' chi si è presentato a pranzo!" Rise Niall, indicando me e Zayn.
"Avevamo fame.." Dissi, scambiando un'occhiatina con il moro al mio fianco.
"Già, immagino." Sussurrò Harry.
"Comunque non vi azzardate a rimettere la Nutella nella dispensa o davvero vi sbatto fuori di casa." Ci comunicò Louis, facendo scoppiare a ridere Liam.
"No, no, rimarrà nella nostra stanza." Lo tranquillizzò lui.
"Allora? Avete in programma un secondo round o mangiate con noi?" Chiese divertita Giulia, dandomi una gomitata nelle costole appena mi sedetti a fianco a lei.
"Secondo round? Magari dopo. Ora mangiamo." Sorrisi.
"Oggi ho cucinato io, perciò vedete di apprezzare." Disse Meredith, riempiendo i piatti di ciascuno, mettendo fine a quella serie di battutine.
"Mmh..Mi piace!" Urlò entusiasta Niall, prendendo una forchettata più grande della sua bocca.
"Vorrei conoscere una cosa che non ti piace." Rise Mer.
"E' davvero buonissimo." Le confessò Liam e lei arrossì. Bene, un'altra coppia sta nascendo.
"Piace anche a me." Le comunicai.
"Che cos'è?" Chiese Zayn, mangiando avidamente.
"Pasta alla carbonara." Rispose.
"Ma è un piatto italiano!" Esclamò il biondino.
"Mia zia lo fa ogni volta che la vado a trovare in Italia. E' una cuoca grandiosa." Sorrisi e lo sguardo di Meredith si illuminò.
"Oddio! Che fortuna che hai! Vorrei imparare a cucinare italiano, ma non ne ho mai avuto l'occasione." Confessò, poi una suoneria la interruppe. Zayn guardò il display e si scusò, uscendo dalla sala da pranzo. Passarono alcuni minuti, poi tornò da noi.
"Domani sera. Al Funky Buddha. Bred ci lascia la sala vip." Disse entusiasta Zayn.
"Ah, il Funky Buddha." Sospirò Louis.
"Mai vista discoteca migliore." Concordò Harry.
"Vedrai, ci divertiremo un sacco. Sarà una serata memorabile." Mi disse il moro, sorridendomi in modo illegale.

Sarebbe stata tutt'altro che una serata memorabile.

Your Love Is My Drug (Di Giulia_Choppers)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora