Cap.38-I don't know how I feel (part 1)

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#Zayn

Ero rimasto sveglio tutta la notte a guardarla, cambiarle la pezza sulla fronte e accarezzarle i capelli. Non mi ero mosso per quattro lunghissime ore e adesso mi trovavo dietro la porta chiusa della mia stanza dove il dottor Grim stava visitando Emily. L'avevo portata io su in braccio e appoggiata sul letto per permettere al dottore di muoversi liberamente e Giulia era corsa su come una furia, entrando con lui e chiudendomi fuori. Sospirai e mi appoggiai al muro, strofinando le mani sugli occhi per tenermi sveglio. Non sarei andato a dormire fino a che non avessi saputo le condizioni di Emily.

"Zayn, vai a riposarti." Mi consigliò Niall,con quella sua faccia da cucciolo.

"No, Nil. Voglio aspettare di sapere cos'ha Emily." Risposi, aggrappandomi al muro per non cadere a terra. Dio, ero distrutto.

"Spero non sia nulla di grave.." Sospirò Louis, guardando la porta chiusa.

"Aspettiamo di sentire il dottore, non tiriamo conclusioni affrettate." Disse Meredith, appoggiata da un cenno affermativo della testa di Harry. Appena sentii la porta aprirsi scattai in avanti quasi braccando il medico.

"Allora? Dottor Grim, la prego, mi dica che va tutto bene." Pregai.

"Sei Zayn?" Mi domandò ed io annuii confuso. "Ripeteva il tuo nome." Mi confessò ed io mi morsi il labbro, torturandolo. Stavo per chiedere qualche spiegazione, ma la voce di Liam mi bloccò la frase sul nascere.

"Zayn, non iniziamo ad esasperare il medico." Mi sgridò. "Dottor Grim vuole una tazza di caffè? La sua assistente mi ha detto che ha avuto un emergenza che l'ha tenuto occupato tutta la notte." Il medico annuì e scendemmo giù in cucina. Meredith preparò il caffè e ne versò in due tazze. Una la diede al dottore e l'altra la posò di fronte a me. Entrambi ringraziammo ed io bevvi stancamente. Giulia, che ci aveva raggiunto, si rifugiò nelle braccia del suo ragazzo e sospirò. Era in pena per la sua migliore amica.

"Dottore cos'ha la nostra amica?" Chiese Louis, quasi impaziente di sapere della sua salute. Il medico posò la sua tazza sul tavolo della penisola e si sistemò gli occhiali sul viso.

"Sfoffre di una forma leggera di polmonite." Disse, facendomi sgranare gli occhi. "Mi spiego meglio. Non è una polmonite grave né una polmonite a tutti gli effetti. La sua è portata probabilmente dall'aver preso aria o dall'essersi bagnata quando il tempo non era dei più caldi, perciò c'è stata una sorta di infiammazione all'interno dell'organismo. Comunque i sintomi possono variare, anche in maniera significativa, in relazione allo stato di salute generale del paziente. Nei casi più lievi, la polmonite ricalca i sintomi tipici dell'influenza, esordendo con un po' di tosse e con la febbre, oppure con qualche delirio causato sempre dalla febbre alta. Sicuramente la ragazza dormirà ancora per qualche altra ora e al risveglio potrebbe avere brividi, mal di testa, dolori muscolari e la spiacevole sensazione di malessere generale. Per evitare che la polmonite peggiori è meglio tenerla a riposo assoluto per almeno altri due giorni. In più.." Aprì la sua valigetta e tirò fuori alcuni fogli. "..vi prescrivo questo antibiotico da dare una volta al giorno lontano dai pasti. " Scrisse tutto sul foglio con, grazie a Dio, una scrittura umana. "Questo per una settimana. Fatele prendere anche dei fermenti lattici per proteggere la flora batterica del suo intestino. Tutto chiaro?" Firmò la ricetta medica e alzò lo sguardo su di noi, soffermandosi su di me in particolare. Annuii con decisione e presi il foglio che lui mi stava porgendo. Lo ringraziammo e alla richiesta di Harry a proposito dei soldi che dovevamo dargli lui scosse la testa. "Non voglio nulla, davvero. Prendetevi solo cura della ragazza." Ci sorrise e uscì dalla porta. Niall chiuse la porta e io finii il caffè in un sorso solo.

Your Love Is My Drug (Di Giulia_Choppers)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora