A interrompere il flusso dei miei pensieri ci pensò uno Zayn leggermente alterato. Ma chi lo capisce quel ragazzo! Si mise al mio fianco e cominciò a fumare. Il sapore della Malboro non era dei miei preferiti, ma non volevo lamentarmi anche di quello.
"Scusami per oggi." Mi disse. Io lo guardai con aria interrogativa e lui sbuffò. "Mi dispiace di essermi approfittato di un tuo momento di debolezza, ma le tue labbra erano come il frutto proibito." Io rimasi a bocca aperta per circa un secondo e poi ridacchiai.
"Il Don Giovanni si sta prendendo una colossale cotta per la sottoscritta?" Lo punzecchiai. Lui mi guardò e poi rise a sua volta.
"Io no. Forse sei tu che ti stai innamorando di me, il bacio di oggi ne è stata la dimostrazione." Ammiccò.
"Ti assicuro che non mi innamoro più facilmente." Risposi con un sorrisetto.
"Io scommetto che cederai e dopo esserti fatta un giro nel mio letto, ti innamorerai."
"Io scommetto che sarai tu a cedere. Dopo esserti fatto un giro nel mio di letto, ti innamorerai di me." Ripetei le sue parole dal mio punto di vista.
"Mi piacciono le scommesse." Rise lui.
"Perfetto, perché piacciono anche a me. Io direi di siglare questa scommessa. Vale tutto, chiaro? Qualsiasi forma di seduzione. Senza esclusione di colpi." Portai la sigaretta alle labbra e stesi la mano. Lui mi guardò con un sorrisetto malizioso e la strinse. D'accordo. Ero impazzita e lui era sempre il puttaniere per eccellenza, ma era eccitante! Avevo diciotto anni, cazzo! Ed ero single! Potevo divertirmi come volevo, no?
"Non riuscirai a resistermi, micetta." Mi soffiò all'orecchio. Presi la sigaretta tra le dita, ridacchiai e poi mi avvicinai al suo orecchio.
"Vuoi un consiglio, cucciolotto? Non darmi stupidi soprannomi, non li sopporto. Non sono una tredicenne in piena crisi ormonale a cui basta un soprannome sdolcinato e cade ai tuoi piedi." E gli morsi il lobo dell'orecchio. Lui rabbrividì leggermente e mi allontanò da sé. "Basta scopate con la bionda tinta, chiaro? Le voglie incontrollabili devono rimanere, così sarà più facile farti eccitare." Gli feci un sorrisetto e rientrai. Mi stupii di me stessa. Sarebbe stato davvero divertente.
"Ehi, ehi, ehi! Se devi fumare vai con Zayn fuori!" Mi riprese Liam. Io sbuffai e presi una boccata dalla sigaretta, soffiando fuori il fumo. "Parlo arabo forse?" Mi domandò.
"No, anche perché io l'avrei capito." Rise Zayn entrando. Mi tolse la sigaretta dalle mani e se la portò alla bocca. Io lo guardai con la coda dell'occhio e mi inumidì le labbra con la lingua. A lui non sfuggì quel gesto e piegò le sue in un sorrisetto arrogante.
"Smettetela voi due con quei gesti ammiccanti ! Malik, spegni quella cazzo di sigaretta!" Urlò Liam mimando le virgolette a 'gesti ammiccanti'. Zayn sbuffò e spense la sigaretta nel posacenere sul comodino.
"Tieni Emily. Le ho trovate prima in corridoio." Louis mi diede le mie Black Devil adorate.
"Oddio, grazie!" Lo ringraziai con un sonoro bacio sulla guancia e guardai l'ora sul display del telefono. Le sei e mezza. E c'erano anche tre messaggi, tutti di Giulia. In uno mi chiedeva di tornare in stanza, nel secondo mi informava che tutte le ragazze si sarebbero fermate a mangiare in stanza da noi, perché era andata a fare la spesa mentre io ero con Zayn e nel terzo mi obbligava a tornare in stanza. Sbuffai sonoramente e buttai il telefono nella tasca.
"Giulia vuole che torno in stanza. Ci vediamo ragazzi!" Salutai tutti i ragazzi con un gran sorriso, poi mi girai verso Zayn."Perderai Malik." Lui scosse la testa e mi sorrise divertito, mentre io tornavo in stanza.#Zayn
"Vorresti farmi credere che è stata lei a proporre questa figata assurda?" Mi chiese Harry, una volta che i tre coglioni, David, Jared e Karim, si erano dileguati e riferendosi alla scommessa con quella gnocca di Emily. David mi aveva fatto saltare i nervi! Mi ero ripromesso di stare lontano da lei, ma quando quel coglione ha cominciato con le sue battute squallide..mi ha fatto imbestialire! Poi Emily ha proposto quella sfida, e tutti sanno che io non rinuncio mai alle sfide, facendo sgretolare completamente le mie buone intenzioni.
"Una scommessa davvero strana, direi." Commentò Louis.
"Emily è una tosta!" Ridacchiò Niall.
"Io non sono d'accordo con questa stronzata." Confessò papà Payne.
"Sai una cosa? Siamo maggiorenni e abbiamo una grandissima voglia di scop..." Cominciai.
"Ricevuto il messaggio!" Mi interruppe Liam.
"Non preoccuparti Liam. Emily non si lascerà abbindolare da Jawaad. Sarà lei a vincere." Rise Louis, mangiando una carota.
"Esatto! Lei è una ragazza sveglia." Condivise Niall. "Scommetto cinquanta sterline che sarà lei a vincere."
"Uh! Qui cominciano le scommesse clandestine!" Rise Louis. "Io scommetto cento sterline che sarà la piccola Emy a vincere!"
"Io sto con te, amico." Harry mi diede una pacca sulla spalla. "Zayn non mi ha mai deluso. Sarà lui a vincere." Io risi e mi avviai verso il piccolo frigo, sotto il cucinino.
"Volete sapere una cosa? Grazie a questa stronzata entrambi si innamoreranno dell'altro e nascerà una bella coppia." Sorrise Liam.
"Non dire cazzate. Il mio obbiettivo è portarmela a letto." Tirai fuori una bottiglia di vodka alla pesca dal frigo e mi sedetti in mezzo agli altri.
"Ma se appena l'hai sfiorata hai avuto i sensi di colpa e le hai chiesto scusa per esserti approfittato di un suo momento di debolezza!" Rise Niall.
"Solo perché volevo sembrare gentile e non assomigliare al suo ex. Per vincere devo farla innamorare no? Alle donne piace la dolcezza! Dovrò adeguarmi." Alzai le spalle e bevvi un'abbondante sorsata di vodka.
"Cazzo, se mia madre entra in questo momento, mi fa mangiare le palle." Disse Liam cercando di togliermi la bottiglia dalle mani. Lui era il figlio responsabile della vicepreside.
"Dio, Liam! Quanto rompi! Dovresti imparare a rilassarti!" Sbuffai io.
"Già amico! Da quanto non ti fai una scopata?" Chiese Harry.
"Da quando tua sorella è partita e ha smesso di darmela." Rispose lui.
"Gemma è venuta a letto con te?" Rise il riccio.
"Quanto sei stupido." Commentò Louis portandosi la bottiglia di birra alle labbra. Niall provò a dire qualcosa con la bocca piena, senza però farsi capire.
"Ingoia e poi parla." Dissi esasperato. Niall buttò giù tutto e poi mi lanciò un gran sorriso. "Che c'è?" Chiesi.
"Stavo dicendo che ti sta squillando il telefono. Rispondi, potrebbe essere Emy." Disse. Affinai l'udito e sentì la suoneria del mio Iphone. Non poteva essere Emily, non aveva il mio numero. Il numero era quello di Blondie. Morta di cazzi.
"Dimmi." Mi limitai a dire.
"Ehi, tesoro! Stasera ho camera libera. Che ne dici di passare di qui, tra dieci minuti?" Mi disse lei. Questa giornata era stata piena di stimoli. Emily mi aveva fatto eccitare un bel po' e aveva proprio bisogno di scaricarmi. Poi mi ricordai della clausola della mora. Aveva detto niente sesso con la bionda.
"Mi dispiace, ma ho già un impegno stasera." Non credevo di averlo detto davvero.
"Oh. I tuoi impegni sono più importanti di me?" La odiavo quando faceva l'invadente.
"Si, Blondie. Ci vediamo." Le chiusi il telefono in faccia. Se volevo rimanere fedele alla scommessa contro Emily non dovevo scopare. Mi sarei dovuto ammazzare di seghe? Zayn Jawaad Malik non si fa le seghe come un nerd depresso. Di solito sono le altre ragazze che si danno da fare con il mio amichetto. Risi tra me e me, quando alzai lo sguardo vidi quattro paia di occhi che cercavano di capire cosa avessi appena fatto.
"Era Blondie. Le ho detto che stasera ho cose più importanti da fare che farmi smanettare da lei." Dissi. Harry sgranò gli occhi, incredulo, come anche gli altri.
"Ve l'ho detto che sta male! E' così da quando è arrivata Emily!" Sbottò Harry.
"Prevedo una vittoria per la bruna!" Rise Niall.
"Sentitemi bene. Sono costretto a dire di avere altri impegni. Non posso più scopare." Borbottai. Loro mi guardarono in cerca di una spiegazione. "Emily ha detto che non posso più scopare, così sarà più facile farmi eccitare." Dissi. Louis sputò la birra che stava bevendo in faccia a Liam, che era sconvolto. Niall se la rideva come un matto e Harry cercava di abbassarsi l'evidente erezione che aveva nei pantaloni.
"Quella ragazza ci sa fare. Solo sentirne parlare da te, sto per avere un orgasmo!" Sbottò Harry, armeggiando con il cavallo dei pantaloni.
"Certo che vieni per poco!" Scoppiai a ridere io.
"Hazza, vai in bagno a sfogare le tue voglie." Rise Louis.
"No, no! Nel mio bagno, no!" Urlò Liam cercando di ripulirsi la faccia dalla birra.
"Faccio di meglio. Vado da Sam a fare una sana seduta di sesso. A dopo ragazzi." E il riccio corse via dalla stanza.
"Devo parlare con Emily." Sussurrò Liam.
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Your Love Is My Drug (Di Giulia_Choppers)
FanfictionEmily Allen, 18 anni, appena arrivata a Londra da Los Angeles con la sua migliore amica Giulia. La sua vita è perfetta, nonostante il suo passato leggermente tormentato. Bella vita, famiglia benestante, tanti amici e tutto quello che una ragazza può...