Cap.1- Goodbye old life, welcome to London!

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"Posso esservi utile?" Ci chiese un ragazzo all'entrata della scuola.
"Vorremmo vedere la preside, se non è impegnata." Gli rivolsi un sorriso gentile e scambiai un'occhiatina con Giulia, la mia migliore amica. Lui si fece da parte e ci lasciò entrare. Mi guardai intorno meravigliata. Quella scuola era un mondo! Sapevo che era grande, ma non credevo così tanto!
"Dovete frequentare questa scuola, giusto?" Mi domandò.
"Esattamente, avevamo fatto l'iscrizione qualche mese fa, da Los Angeles, e siamo appena arrivate." Confermai.

Io sono Emily, una diciottenne di origini italiane, sempre vissuta a Los Angeles, dove abita la mia famiglia. Io e la mia migliore amica, Giulia, ci siamo trasferite a Londra ed ora stiamo per rendere effettivo il nostro ingresso nella prestigiosa scuola August Wurm Accademy of Art. E' molto diversa rispetto alle altre scuole, qui i ragazzi ci abitano. Ci sono gli appartamenti al secondo e terzo piano, le aule, il bar e la palestra al piano terra e primo piano. Quando si finisce lezione si può tornare in camera o uscire come se abitassi per conto tuo. Ma ci regole molto severe che praticamente so a memoria da quante volte me le ha fatte ripetere mio padre.

Niente schiamazzi in corridoio;

Niente corse in corridoio;

Niente sesso in corridoio o altre zone pubbliche della scuola; (sinceramente mi chiedo che senso avesse una regola del genere)

Tornare nelle stanze prima del'una di notte;

Si può fumare solo sul balconcino della stanza o in giardino; (almeno avrei potuto fumare)

Dopo l'una niente musica, tv, luci accese e baccano;

Niente alcolici nella scuola;

Niente droga all'interno della scuola;

e un altro migliaio di regole una più noiosa della precedente. Se non rispettavi le regole rischiavi la detenzione, la sospensione, l'espulsione. Bella scuola, eh? Per fortuna ci sono materie, oltre alle classiche, che ti fanno adorare l'accademia. Arte, musica, teatro. Le materie per cui ho scelto questo prestigioso istituto.

"Ehi, siamo davanti all'ufficio della preside." Mi indicò la porta.
"Grazie...emh..." Non ci eravamo presentati.
"Liam." Un bel brunetto dall'aria davvero simpatica. Già, proprio un bel ragazzo.
"Beh, grazie Liam. Io sono Emily e lei è Giulia." Continuai con la presentazione.
"Allora ci si vede in giro! Ciao ragazze." Ci salutò e se ne andò.
"Tu dici che siamo pronte per questa scuola? Insomma noi siamo ribelli." Rise Giulia.
"Non ho nessuna intenzione di tornare in America, non dopo quello che è successo con Christian." Christian, il mio bastardo e megalomane ex fidanzato, puttaniere di prima categoria. Prima mi ha abbindolata con parole dolci e poi mi ha portato a letto. Ovviamente. Uno dei tanti motivi per cui avevo lasciato la bellissima Los Angeles era proprio lui.
"Allora? Entriamo?" Chiese impaziente Giulia mettendosi a posto i capelli. Io bussai con decisione ed entrai al suono della voce della preside:
"Avanti!" La signora Brown, la preside, aveva una voce davvero calma e amichevole. Per essere una scuola così severa, la direttrice sembrava molto simpatica.
"Buongiorno, siamo Emily Allen e Giulia Jackson, le nuove arrivate." Lei chiuse di scatto il registro e ci rivolse un bel sorriso.
"Oh, si! Vi stavamo aspettando! Sono molto contenta di avervi finalmente qui! Sedetevi pure." Ci indicò due poltroncine davanti alla scrivania. "Allora, il signor Allen mi ha mandato per email tutte le scartoffie necessarie a far ammettere entrambe, quindi potete già andarvi a sistemare nella vostra stanza. Chiedete al ragazzo all'ingresso."
"Liam?" Chiesi.
"Esatto, chiedete a Payne. Vi indicherà la vostra stanza, la numero 235." Ci sorrise e poi ci domandò: "Le conoscete le regole dell'istituto, giusto? " Mio padre mi aveva fatto ripetere le regole perché sapeva che la signora Brown le avrebbe chieste e perché non voleva che mi espellessero dalla scuola. Ricco e famoso, ma non vuole sprecare soldi perciò mi ha chiesto di impegnarmi seriamente. Se venissi bocciata in una delle scuole migliori di Londra, deluderei mio padre e avrei una brutta reputazione a New York.
"Si, si, le conosciamo molto bene." Si affrettò a dire Giulia svegliandomi dai miei pensieri.
"Perfetto! Allora fatemi una firma qui e prendete questi fogli, poi potete andare." Firmammo i moduli e prendemmo l'orario, la piantina della scuola e una copia del regolamento d'istituto.
"Allora, arrivederci." Salutammo.
"Ciao ragazze." Uscimmo dall'ufficio e tornammo da Liam.
"Hei! Ancora qui?" Rise.
"La signora Brown ha detto che sarai tu a farci vedere la nostra stanza." Risposi con un tono dolce. "Numero 235, mi pare."
"Ma almeno le valigie le portate voi?" Domandò spaventato guardando le valigie nella macchina di Giulia parcheggiata davanti alla scuola.
"Si, quelle si." Risi a mia volta.
"Scherzavo. Vi do' una mano io." Mi rivolse un sorriso gentile e ci aiuto a prendere le valigie. Ci accompagnò davanti alla nostra stanza, al terzo piano, e tirò fuori dalla tasca due tessere magnetiche. Ne consegnò una a me e una a Giulia e poi scoppiò a ridere vedendo la faccia sbalordita della mia amica. Aprì la porta ed entrammo nella stanza. Cavolo! Stanza era un insulto! Era enorme e bellissima! Sapevo che era una scuola prestigiosa e per ricconi, ma non fino a questo punto! C'erano due letti matrimoniali enormi, un televisore, due guardaroba, un balconcino, un bagno anch'esso gigante e un cucinino.
"Wow! Non so che dire." Sputai io.
"Le stanze sono molto belle e confortevoli. La vostra l'ho preparata io. Essendo il figlio della vicepreside mi hanno chiesto di accogliervi." Fece un sorriso radioso e posò le valigie sul letto.
"Allora sui moduli che avete preso nell'ufficio della preside c'è scritto tutto. Le divise vi arriveranno tra qualche giorno pronte per essere indossate." Sembrava un maggiordomo, ma si vedeva che si stava sforzando di parlare così.
"Non è il caso che ti impegni così per accoglierci. Puoi anche parlare normalmente, si vede che ti stai sforzando." Risi. Lui tirò un sospiro e si ravvivò i capelli.
"Ho recitato così male? Cavolo! Ecco perché preferisco canto a recitazione." Rise lui. "Comunque sei la prima che mi dice che posso parlare normalmente. Di solito fa piacere essere trattati così, anche se io odio parlare da cameriere." Roteò gli occhi e scosse la testa.
"Secondo me è meglio presentarsi alle persone per come si è." Sorrise Giulia.
"Giusto! Beh, ora vi faccio fare un giretto della scuola e poi vi lascio sistemare. Ci divertiremo come pazzi!" Ci fece l'occhiolino e ci accompagnò fuori.
"Allooora...queste sono le aule principali. Alla vostra destra potete notare l'aula di informatica..." E ce la indicò con un cenno della mano. "...e alla vostra sinistra c'è l'aula musicale." Ora sembrava un'hostess. Scoppiai a ridere e mi portai le mani alle ginocchia, piegandomi in due. "Ehi, che c'è da ridere?"
"Sembri un'hostess." Dissi e scoppiarono a ridere anche lui e Giulia.
"Mi sto impegnando a sembrare professionale! Fammi lavorare." Mi fece una linguaccia e tornò a spiegare. Risi sotto i baffi e feci finta di ascoltarlo. "Qui c'è l'aula teatrale e qui quella da ballo. Lì in fondo ci sono il bar e la palestra di fianco.." Poi una voce alle nostre spalle lo interruppe:
"HORAAN! RITORNI IMMEDIATAMENTE IN CLASSE!" Ci girammo verso l'aula da cui proveniva l'urlo e subito dopo vicino a noi sfrecciò un biondino che non appena vide Liam si nascose dietro di lui coprendosi dalla vista della professoressa.
"Cazzo, di nuovo!" Sbuffò Liam. La prof venne verso di noi, ma appena lo vide, si calmò e sorrise.
"Signor Payne. Per fortuna c'è lei. Sa' cosa deve fare, giusto?" Miagolò lei.
"Certamente, torni pure in classe, ma ne occupo io." Lei tornò in classe con lunghe falcate. Wow! I professori sembravano dipendere da Liam, probabilmente perché era il figlio della vice. "Cazzo, Niall! Tutte le settimane la solita storia!?"
"Non lo faccio apposta! Solo il mercoledì fanno le focaccine! Tra qualche minuto suonerà la campanella e sai cosa succederà? Tutti gli alunni della scuola correranno al bar per mangiarle! Ed io ne potrò mangiare solo una, invece delle undici che mi spettano." Fece una faccia terrorizzata e poi rise. Anche il biondino era carino! Con gli occhi di un blu penetrante. Mi misi a ridere e Niall mi lanciò un sorriso.
"Lo sai che non devi uscire prima con la Stivens! Quella ti rompe il culo!" Urlò Liam.
"Oltre che i timpani." Aggiunse Giulia tappandosi le orecchie.
"Va bene, non lo faccio più." Il biondino abbassò la testa e poi guardò l'amico con la coda dell'occhio.
"L'hai detto anche la scorsa settimana..." Lo rimproverò lui.
"E quella prima e quella prima ancora." Rise una ragazza alle nostre spalle. La campanella suonò e Niall corse via urlando:
"Sento il richiamo delle focaccine! A dopo!" Liam si tirò indietro i capelli e poi chiese:
"Mary, stagli dietro e non fargli mangiare più di cinque pizzette, ti prego."
"Ci penso io!" Ci salutò con la mano e sfrecciò nel bar.
"Quelli erano Niall e Mary, alcuni dei miei migliori amici. Ma avrete tempo per conoscerli." Ci portò a vedere il resto. Ogni singola aula da fuori o da dentro se era libera. Poi il retro della scuola con i campi da football, rugby, pallavolo, tennis, basket e persino golf. Cazzo! Non ce n'era uno, ma ben tre campi da football! E tanti campi da football equivaleva a tanti ragazzi e tanti ragazzi a molto divertimento. Questa era una delle principali eguaglianze che il mio cervello faceva senza problemi. Facemmo il giro tutto intorno alla scuola, vedendo il prato delle cheerleader e la zona fumatori, perfetta per la sottoscritta, con intorno alberi e panchine. Ci riaccompagnò fino all'ascensore e disse: "Beh, questo è tutto. Ora vi lascio sistemare in pace. Se aveste bisogno di me, io sono nella stanza 156 al secondo piano. Tenete." Ci sporse un piccolo bigliettino con scritto nome, cognome, numero e stanza.
"Grazie Liam, ci vediamo dopo." Gli diedi un azzardato bacio sulla guancia.
"Ciao bel brunetto." Salutò Giulia che, dopo avergli fatto l'occhiolino, lo abbracciò ed entrò con me nella stanza.

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Et Voilà, ecco il primo capitolo della storia ^^

Ps. La storia non è mia ma di Giulia_Choppers su EFP io la sto solo riscrivendo qua con il suo permesso :)

Your Love Is My Drug (Di Giulia_Choppers)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora