Missing moment su Tracy e il professore di filosofia Joe, per chi non se li ricordasse si parla di loro nel capitolo 22.
Buona lettura ^^
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"Dicono che sia arrivato un nuovo professore per filosofia." Mormora Caroline con gli occhi improvvisamente brillanti mentre sorseggia il suo cappuccino.
Non c'è materia peggiore di quella. O forse una. Fisica. Quella è decisamente la peggiore. Che poi notare che entrambe iniziano con la F. Quella lettera è maledetta, poco ma sicuro!
"Un altro vecchio dell'era di Socrate?" Borbotta Giulia, pasticciando il suo telefono, probabilmente messaggiando con Harry.
"Io faccio schifo in filosofia!" Sbuffo, legandomi i capelli in una treccia disordinata e cominciando a masticare un cicles alla menta.
Filosofia. Bleah!
"Chiedi ripetizioni." Propone Emily mentre entriamo in classe. Scuoto la testa e sbadiglio.
"Non ho intenzione di.." Mi interrompo quando, alzando lo sguardo, noto davanti a me un ragazzo dagli occhi di un grigio chiaro, seduto sulla cattedra. Chi diavolo è questo? Hanno aperto un Abercrombie qui nella scuola e non ne sapevo nulla?
"Era ora, aspettavamo solo voi!" Esclama Mary, tirando Caroline per un braccio. Louis sbuffa e segue la sua ragazza. Deve avere molta, moltissima pazienza per sopportare mia sorella! Mi siedo vicino a Emily e guardo di nuovo quel ragazzo. E' lui il nuovo professore? Oddio, ci manca solo uno di quelli nuovi di fabbrica che pensa di poter cambiare il mondo.
"Buongiorno ragazzi, sono molto nervoso, lo ammetto, è il mio primo anno di lavoro come insegnante, ho finito da poco gli studi." Ecco, perfetto! Il nuovo professore di filosofia avrà all'incirca una ventina d'anni. Però, bisogna ammetterlo, ha il suo fascino. Sarà quell'aria giovanile, ma matura, sarà la fascia dei boxer ben visibile dall'orlo dei pantaloni, fatto sta' che è passabile, alla grande. "Comunque sono Joe Tompson. Come avrete capito dal mio cognome, non sono di Londra, vengo da New York. Non ero mai venuto in Inghilterra in ventitre anni della mia vita." Newyorkese come me. A quel punto sento un sospiro partire dalle labbra di Caroline, Louis guarda Emily e alza gli occhi al cielo, sporgendosi dal banco dietro per dirle qualcosa.
"Non solo ha il cognome simile al mio, in più vuole fottermi anche la ragazza." Sbuffa mettendo un adorabile broncio.
"Quest'anno v'insegnerò io filosofia, sperando di essere all'altezza." Fa un sorriso e si alza con una pressione delle braccia sul piano della cattedra. In quel momento i miei occhi cadono sul suo abbigliamento, e non solo dei boxer semi-visibili. Jeans scuri a vita bassa, maglietta a maniche corte blu elettrico e Vans blu. Decisamente giovanile..e eccitante. I muscoli delle braccia sono molto pronunciati, parecchio pronunciati. Deglutisco a vuoto un paio di volte, girandomi verso le altre ragazze della classe. Sbuffo e comincio a scarabocchiare su un foglio: ogni singola ragazza lo sta fissando come se fosse l'unico ragazzo ad avere l'uccello in tutta la scuola. "Tracy, tu non sei come loro! Distogli lo sguardo!" Mi riprendo mentalmente. Il professore, comincia a scrivere alla lavagna con un gessetto azzurro una citazione: Difficile è la lotta contro il desiderio, poiché ciò che esso vuole lo compra a prezzo dell'anima. "Bene, questa è la mia citazione preferita, una citazione di Eraclito. Dopotutto i filosofi non sono altro che persone che riflettono sul mondo e cercano di superare i limiti della conoscenza, cercando di essere abbastanza intelligenti per non essere fregati dai sofisti, ovvero i politici del tempo. Loro invitavano i giovani a ragionare con la propria testa e non seguire la massa." Comincia a dire, spiegando poi quello che avremmo studiato durante l'anno, quello che lui ci avrebbe insegnato per poi superare l'esame a fine dell'anno. Io tengo lo sguardo basso, incollato al mio foglio e continuo a scarabocchiare sul mio quaderno. Ha una voce molto sexy, dolce e..Cazzo ma lavora in una scuola o su una hotline?! E l'entusiasmo con cui dice le cose?! Mmh..che nervi mi fa venire il suo entusiasmo per una materia così..insulsa!
"Non sopporto l'entusiasmo con cui spiega. E' irritante." Borbotto avvicinandomi a Emily.
"Io lo trovo simpatico." Dice lei, sorridendomi. Ma a Emily sta mai antipatico qualcuno? E' sempre così adorabile e gentile con tutti..o quasi. E' stato bellissimo vederla litigare con Blondie.
"Qualche problema.." Il professore ci interrompe e, non avendo ancora imparato i nomi, lascia la frase in sospeso. Alzo gli occhi al cielo, poi mi alzo in piedi e mi presento.
"Tracy Clarke, professore." .
"Qualche problema signorina Clarke?" Domanda nuovamente, con un altro irritante sorriso sulle labbra. Fai poco il simpatico!
"Sì, non sono per niente d'accordo con lei o con Eraclito. Tutto parte dalla mente dell'uomo, ma se lui non ha intenzione di migliorarsi allora i filosofi non servono a molto, non trova? E' come un professore. Se l'alunno non ha voglia di studiare, lui può fare poco niente." Dico facendolo, finalmente, rimanere in silenzio.
"Certo, sono d'accordo. Ma tentar non nuoce. I filosofi cercavano di far capire ai giovani che seguire i pensieri comuni non era sempre un bene." Spiega, rivolgendomi uno sguardo di sfida. Mi sta davvero sfidando a ribattere?!
"Sì, ma questo ogni persona lo sa. Forse i giovani del tempo non volevano ragionare. Preferivano di gran lunga prendere una scorciatoia e seguire la massa, come in un gregge di pecore. Non mi sembra che la situazione sia cambiata molto da allora a oggi, no? Eppure la filosofia è considerata una materia scolastica." Spiego, con una nota di acida vittoria nella voce. Ribatti questo!
"Emily Allen. Appoggio quello che dice, in pieno." Mi sostiene Emily.
"In effetti non capisco come i filosofi possano cambiare il mondo, come supereroi." Borbotta Louis, io mi giro e li ringrazio dell'appoggio con un sorriso.
"La mentalità di allora era molto più chiusa di quella di oggi. Evidentemente qualcosa è cambiato." Si limita a dire, facendomi alzare gli occhi al cielo. Il suono della campanella segna la fine del dibattito e lui ci fa un sorriso, prima di indicarci la porta.
"Grazie per l'illuminante scambio di opinioni. Potete andare tutti, tranne lei signorina Clarke, rimanga ancora un attimo qui." Emily annuisce e sorride, mentre uno sbuffo incontrollato esce dalla mia bocca. Mi avvicino alla cattedra e, una volta usciti tutti, il professore chiude la porta, invitandomi a sedermi di fronte a lui, sul banco. "Ha molto carattere, mi è sembrato di capire." Esordisce, sedendosi sulla cattedra, mettendo nuovamente in mostra i muscoli delle braccia e..che spalle! Quelle devono permettere certe spinte..
"Sono fatta così." Mi limito a dire con una scrollata di spalle.
"Beh, meglio. Potrebbe essere una brava filosofa se solo si impegnasse di più. Ragiona con la sua testa, è una cosa positiva."
"Non ho intenzione di diventare una cantastorie, professore. Io non sopporto la filosofia." Dico.
"Ho notato. I voti dell'anno scorso sono davvero pessimi. Come ha fatto a passare l'anno?" Povero ingenuo. Copiando all'esame di recupero e con stratagemmi discutibili per l'orale. Una Clarke ha sempre un modo per uscire vittoriosa, in qualsiasi occasione.
"Fortuna." Sorrido.
"Con me la fortuna non funziona. O ci si applica o si ripete l'anno. Non ci sono scorciatoie." Specifica, facendo morire il mio sorriso.
"Può bocciarmi già da ora." Ribatto, scendendo dal banco e spostandomi verso la porta.
"Ancora un attimo, per favore, signorina." Mi blocca, prendendomi dalla vita con un braccio. Appena si accorge del gesto mi accarezza il fianco in modo esageratamente erotico, poi si para di fronte a me. Dio, che occhi belli che ha. E le labbra? Mamma mia, devono essere morbidissime. "Basta pensieri del cazzo, basta."
"Cosa vuole, prof? Ho anche altre lezioni oltre alla sua." Borbotto.
"La prossima lezione le farò fare una verifica di recupero per l'anno passato. Cerchi di prepararsi come si deve." Mi consiglia.
"Le ripeto che non ho intenzione di studiare una materia così insulsa. Mi bocci, professore. Non si ostini a cercare di convincermi, mi bocci e basta." Sorrido, avvicinandomi di più a lui. Lo vedo guardare in basso sfoggiare un sorrisetto malizioso, per poi riportare l'attenzione sul mio viso. Con la coda dell'occhio sbircio in basso e mi accorgo della generosa vista che gli sto offrendo. Ha gli ormoni in subbuglio, prof ?
"Non la farò bocciare, ne stia certa." Mi dice tranquillo, per poi uscire dalla porta.
Professore del cazzo, maledettamente eccitante, ma pur sempre del cazzo.
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Your Love Is My Drug (Di Giulia_Choppers)
FanfictionEmily Allen, 18 anni, appena arrivata a Londra da Los Angeles con la sua migliore amica Giulia. La sua vita è perfetta, nonostante il suo passato leggermente tormentato. Bella vita, famiglia benestante, tanti amici e tutto quello che una ragazza può...