#Emily
"Ragazzi non è difficile, ok? Voi siete in posizione, le ragazze sono in equilibrio sulle vostre mani congiunte, quando parte la musica Meredith farà una serie di salti mortali di fronte a voi e quando atterrerà, voi dovrete far roteare le ragazze e prenderle al volo." Spiegai, cercando di far capire cosa intendessi.
"Ok, ho capito." Mi rassicurò Axel, alzandosi in piedi.
"A quel punto noi ragazze verremo avanti battendo le mani e cominceremo con una sequenza, al termine io e Carol cominceremo con la vera e propria coreografia." Continuai, ricevendo dei cenni d'assenso da Duncan e Giulia.
"Dobbiamo stare qui a parlare o proviamo?" Mi rispose Tracy, entusiasta della nuova coreografia. Alexander fece partire pump it dei Black Eyes Peas, mettendosi poi in posizione.
"E 5, 6, 7, 8.." La prima parte continuò senza problemi, ma giunti a metà della coreografia Francy si lamentò di non riuscire a muovere il bacino e di sentirsi un'idiota. "Fermate la musica, per favore." Mi avvicinai alla bionda. "Francy, sei una ragazza bellissima, sei sexy e hai un bel corpo. Muovi quel bacino come se ne dipendesse la tua vita."
"Come se scopassi!" Urlò Scott dal fondo della palestra. Francy arrossì e abbassò lo sguardo.
"Hey, calma. Fai un bel respiro e muoviti liberamente. Non ascoltare gli altri, ascolta solo il tuo corpo. Ok, Fran?" Lei sospirò e annuì, io sorrisi e feci un segno a Rick. La musica ripartì ed io mi posizionai vicino a Francy per aiutarla, dopo un paio di movimenti riuscì ad imparare e continuò tranquilla. Io venni affiancata da Duncan, mentre muovevo il bacino, e cominciò ad avvicinarsi, strusciandosi leggermente, come da coreografia. Alzai leggermente lo sguardo, giusto in tempo per incontrare due occhi color nocciola sugli spalti. Ci stava guardando, o meglio fulminando, la mascella contratta. Gli feci un sorriso affettuoso e gli mimai un "Gelosone", lui rispose con un sospiro e un sorriso, tornando poi a guardare Duncan. Il resto continuò senza intoppi, ma alla fine non riuscimmo a far la piramide, Tracy era troppo distratta. Mary era a terra a causa della caduta e Allyson la stava aiutando ad alzarsi, perciò mi avvicinai a Tracy in cerca di spiegazioni. "Cosa c'è che non va?"
"Io ho..umh..bisogno di una pausa. Non preoccuparti." E si dileguò. Sospirai e mi avviai verso gli spalti, dopo aver annunciato dieci minuti di pausa.
"Sei venuto a guardarci?" Chiesi sorridendo.
"Volevo assicurarmi che quel tipo tenesse le mani a posto." Rispose, continuando a guardarlo. "E' stressante che lui ti tocchi in quel modo."
"Zayn, io sono la sua flyer e lui è la mia base. E' una questione di fiducia." Risposi cercando di spiegargli l'importanza dell'accoppiata.
"Potrebbe evitare di mangiarti con gli occhi, per esempio." Ribatté, guardandomi.
"Sei un irrimediabile geloso." Sbuffai.
"Non sono geloso. E' che non mi piace che altri tocchino ciò che è mio." Disse.
"Ti appartengo?" Chiesi con un sopracciglio alzato.
"Sei mia." Affermò avvicinandosi al mio viso e lasciandomi un bacio sul naso, per poi spostarsi sulle labbra e mettere in gioco la lingua. "Dopo devi venire in stanza da me, giusto?"
"Sì, le ripetizioni. Ci vediamo dopo, ok?" Lui mi sorrise e, dopo aver lanciato uno sguardo di fuoco a Duncan, uscì dalla palestra. Scesi con calma le scale, ma arrivata a metà, su una parte della palestra coperta dal muro, delle voci mi distrassero:
"Questo non è un buon momento per parlare di filosofia. Mi sto allenando, non vede?" Riuscii a riconoscere la voce di Tracy.
"Vedo, vedo." Disse il professore di filosofia, Joe. A quel punto, incuriosita, mi sporsi leggermente, appena in tempo per vedere il prof che squadrava la ragazza dall'alto al basso con un'espressione estremamente maliziosa, ma mascherata in fintissima indifferenza.
"Comunque, come ho già detto, non ho intenzione di studiare, né di fare questa maledetta verifica. Si metta l'anima in pace." Specificò Tracy.
"E io, come ho già detto,non le permetterò di essere bocciata. Per questo motivo ho deciso di darle ripetizioni private."
"E cose direbbe se mi rifiutassi?"
"Direi che non può perché sono autorizzato dalla preside. E' un obbligo, non una proposta." Il prof l'aveva messa alle strette.
"Ho sempre odiato i prepotenti."
"Ho sempre odiato le testarde." Ribatté, facendola sbuffare. "Domani dopo le lezioni regolari terremo la prima lezione, a casa mia." E se ne andò, lasciando Tracy con il fumo alle orecchie.Joe 1 - Tracy 0.
"Ma chi si crede di essere, eh? Piuttosto domani mi fingerò malata!" Gli urlò dietro lei, sporgendosi dallo stipite della porta da cui lui era appena uscito. Non riuscì a capire la replica del professore, ma riuscì a sentire benissimo un suo "Che stronzo!" borbottato prima di ritornare in palestra. Sospirai, convinta che stesse succedendo qualcosa di strano tra i due, e varcai la soglia della palestra, annunciando la fine della pausa. Ora si lavora!
"Sono esausta!"Esclamò Giulia, buttandosi sul letto. Io mi passai una mano davanti al viso e raccattai i libri di letteratura.
"Ricordati bene il secondo pezzo, quello dove io e te abbiamol'assolo con Duncan e Rick. Ricordati di partire.."
"..alla quarta battuta dopo il ritornello, lo so. Sarà impeccabile." Mi rassicurò. Io annuii e mi avviai verso la porta con i libri sotto mano.
"Sarà meglio, anche perché tra tre giorni abbiamo il debutto. A Cambridge." Specificai, mettendo enfasi sull'ultima frase.
"Cambridge?! Stai scherzando? Dobbiamo passare la domenica così distanti?! E chi ci pagherà il viaggio, l'hotel, le divise di riserva, le borracce.."
"La scuola. La preside ha detto che la scuola pagherà tutto, a patto che noi diventiamo anche le mascotte della squadra di football." Dissi, di fretta. Ad un'occhiata perplessa di Giulia, risposi con un "Vabbè, ti spiego dopo." e, dopo essere uscita andai fino alla stanza di Zayn.
"Ciao, sexy capo-cheerleader." Fu il saluto di uno Zayn in boxer, appoggiato allo stipite della sua porta aperta.
"E' meglio se entri, bel calciatore. Non vorrei che qualcuno si aggiungesse al nostro pomeriggio-studio, scambiandolo per il set di un porno." Lui rise e rientrò. Appoggiai i libri sulla scrivania e, subito dopo, lui mi sollevò dalle cosce, facendomi intrecciare le gambe al suo bacino. "Beh, ciao numero 14." Lo salutai, baciandogli la mascella.
"Mmh..ciao micetta." Mi lasciò un bacio sulle labbra e mi accarezzò le natiche, sfregando i pollici sui bottoni delle tasche posteriori.
"Forse dovremmo cominciare a studiare, sai? Tra poco ci sarà la tua verifica."Gli ricordai, baciandolo sul collo e portando le mie mani ai suoi capelli, per stringerli tra le dita.
"Puoi sempre darmi tu un 10..in orale. O forse preferisci darmi un voto di pratica?" Domandò, ghignando e abbassando la testa fino a passare il viso nel solco tra i miei seni, ancora coperti dalla canottiera, facendomi gemere. "Harry è andato da Giulia, abbiamo stanza libera." Stavamo divagando e lui stava perdendo tempo. Rischiava di essere bocciato!
"No, no! Zayn, fermati!" Lui si fermò, guardandomi confuso. "Devo farti studiare, davvero. Non voglio che ti boccino." Zayn sospirò e, lentamente, mi lasciò scendere. Inavvertitamente toccai con il ginocchio la sua- troppo, davvero troppo gonfia- erezione.
"Allontanati da me il più in fretta possibile e..aggiustati la maglia che ti si vede il reggiseno." Mi consigliò chiudendo gli occhi e toccando con le spalle il muro.
"Emh.." Tossii due volte. "Che dici, iniziamo a studiare qualcosa?" Lui annuì e ci sedemmo entrambi sul letto, a distanza di sicurezza. Presi il libro in mano e cominciai con una breve spiegazione dell'opera, soffermandomi sull'autore e la trama della storia. Poi gli lessi il primo canto, ma lui sembrò parecchio distratto. Non mi resi conto che, col passare del tempo, ci eravamo avvicinati sempre di più. Ora il mio braccio toccava la sua spalla nuda. "Cantami o diva.." Stavo cercando di leggere, davvero, ma la presenza di un ragazzo come lui, in boxer, di fianco, mi rendeva leggermente disattenta. Se poi vogliamo aggiungere la sua mano che si era intrufolata sotto la mia canottiera, accarezzandomi il fianco destro, e la sua bocca che lavorava il mio collo, allora possiamo predire la mia fine.
"Zayn.." Lo ammonii, ma lui mi fece il sorriso e tornò a ignorarmi.
"Voglio.." Bacio sul collo."..solamente.." Bacio sulla mandibola."..farti.." Bacio sulla guancia."..due.." Bacio sul naso."..coccole. Lasciati andare un pochino, micetta." Mi soffiò sulle labbra, facendomi, inconsapevolmente, avvicinare ulteriormente.
"Dobbiamo studiare.." Sussurrai flebilmente, sentendo il calore emanato dalle sue labbra a due millimetri dalle mie e dal suo fiato caldo.
"Sì, hai ragione." Concordò, facendomi lentamente scivolare sotto il suo corpo. Chiusi gli occhi in estasi quando spinse leggermente il bacino verso il mio. Mi aggrappai alle sue spalle, sentendole in tensione sotto le mie dita, e lui emise una specie di sibilo. Era terribilmente eccitante.
"E..che pensi di fare?" Chiesi, agognando il contatto con le sue labbra aperte poco distanti.
"Mmh..non ho molta voglia di studiare. Ho bisogno di..un incentivo." Sussurrò.
"Qualsiasi cosa." Mi stava destabilizzando. Volevo le sue labbra sulle mie, ma Zayn le avvicinava e allontanava a seconda delle mie reazioni. Non voleva darmela vinta.
"Pensavo a..un gioco." Disse e spinse di nuovo il bacino verso di me, facendomi gemere. "Se rispondo giusto alle tue domande, ti spogli. Ogni domanda giusta vale un indumento che ti levi, ok? Dammi solo cinque minuti per un ripasso." Si levò da addosso a me- con mio disappunto- e prese in mano il libro, dandogli uno sguardo veloce. Mi passai una mano sul viso, cercando di riprendermi e darmi un contegno, e mi appoggiai alla testiera del letto. "Ok, sono pronto." Disse dopo un po', ridandomi il libro.
"Già fatto?" Chiesi.
"Con il giusto stimolo, tutto è possibile." Ribadì, facendomi l'occhiolino.
"Ok, iniziamo. Qual è l'origine del nome della città di Troia?" Chiesi. "Niente battutine stupide sul nome della città, ok?" Sorrisi.
"L'origine à mitologica, deriva dai nomi dei re." Rispose sicuro. Ok, aveva risposto giusto. Alzai gli occhi al cielo e mi tolsi le calze, facendogli un sorriso. Mi voleva nuda, eh?
"Dov'era posta la città di Troia?" Vediamo se sai questo.
"Sull'estremo promontorio verso i Dardanelli." Mi fece un sorriso ed io, sbuffando mi levai la collana. Insomma domanda dopo domanda mi resi conto che lui sapeva tutto. Ogni cosa! Mi ritrovai solamente in intimo, con la maglietta in mano.
"Ultima domanda. Quale informazioni vengono fornite nel proemio e quale rapporto si stabilisce tra il poeta e la Musa? " Questa non la sai.
"Nel proemio vengono brevemente riassunti i fatti principali dell'opera e soprattutto viene presentato il vero tema del poema che non è semplicemente la guerra ma l'ira di Achille. Fu proprio l'ira dell'eroe greco a infliggere dolori ai suoi compagni achei poiché si ritirò dalla guerra. Omero invoca la musa Calliope in modo che sia lei a narrargli i fatti della guerra di Troia." Rimasi a bocca aperta, sorpresa dalla sua bravura. "Game over, piccola." Si avventò su di me e mi slacciò il reggiseno. "Ciao ragazze." Disse, immergendo la testa nel mio seno. Con un gesto veloce, fece in modo che una mia coscia si ritrovasse in mezzo alle sue gambe e cominciò a strusciarsi su essa.
"Mi dovrei sentire offesa? Pensi solo alle mie tette." Borbottai con un finto tono arrabbiato. Zayn ansimò, fermandosi prima di venire e spostò la mia gamba.
"Mmh..vedrò di provvedere." Lasciò un bacio su entrambi i seni e scese più giù, passando gli indici sull'elastico degli slip, abbassandoli. "Sei..già..fradicia. Sento l'odore.." Sussurrò in maniera estremamente erotica e passò la punta della lingua sulla pelle sotto l'ombelico. Trattenni il respiro, aspettando di sentirlo in me. Nell'attesa sfiancante, alzai il bacino verso il suo viso, come per incitarlo a muoversi. Ansimai appena sentii la sua lingua lavorarsi il mio clitoride,che subito s'irrigidì. Trovò la mia apertura e s'intrufolò tranquilla. Io mi morsi il labbro per non urlare, ma sollevai di più il bacino. Le sue mani si poggiarono sui miei fianchi, rispingendomi a contatto col materasso. Mi sentii morire non appena la sua mano si aggiunse al lavoro della sua lingua.
"Fermo..non voglio..venire così. Fermati." Sibilai, afferrandolo dalle spalle.
"Beh, oggi sto sopra io." Mi avvisò con un sorriso malizioso sulle labbra. Io non mi opposi più di tanto, poggiai le mani sul suo viso e cercai di avvicinarlo a me per baciarlo. Lui, finalmente, si lasciò andare e intrufolò la lingua,ancora con il sapore della mia eccitazione, alla mia. Alla cieca tirai fuori dal suo cassetto un preservativo. Zayn sorrise e me lo prese di mano, lo aprì con i denti e, dopo essersi sfilato di fretta i boxer, se lo infilò. Prese la sua erezione tra le mani e la sistemò in corrispondenza della mia entrata. Portò le mani sulla testiera del letto e spinse leggermente alla mia entrata, ma senza penetrarmi. Ansimai, ansiosa, e lui ghignò,mentre io aspettavo che entrasse. Rimase fermo, guardandomi divertito. Lo colpii sul petto e sbuffai infastidita.
"Vaffanculo!" Sbottai. Lui rise di nuovo e, guardandomi mi lasciò un bacio a stampo.
"C'è qualche problema?" Chiese ridendo, come se non sapesse quello che stavo aspettando.
"Scopami, cazzo!" Dissi alzando la voce e lui mi sorrise soddisfatto. Con una spinta decisa, entrò in me e, questa volta, mi lasciai scappare un urletto,mentre lui iniziava a muoversi con forza, baciandomi dolcemente il collo. "Ah..Cazzo..così, sì..!"Ansimai, mentre le sue spinte erano diventate più profonde e più veloci.
"Sei così sexy quando diventi volgare!" Mi disse ansimando, avvicinando subito dopo il viso al mio e baciandomi dolcemente.
"Sei tu che mi ci fai diventare..Oh! Dio.." Provai a dire, gemendo. Lui rise leggermente e poi portò le mani dalla testiera ai miei fianchi. Mi tenne ferma, mentre continuava con delle spinte ogni volta più profonde, che mi facevano invocare chissà quale dio. Portai le mani tra i suoi capelli, stringendo tra le mani due ciocche, spingendo il collo all'indietro. Con un'altra spinta violenta, lui venne nel preservativo, ma continuò comunque con quelle spinte, questa volta entrando e uscendo senza freno. Lanciai un gemito più forte degli altri e, dopo l'ennesima spinta, le mie pareti si strinsero attorno al suo membro. Inarcai la schiena e soffocai un urlo sulla sua lingua. Mi baciò con passione, appoggiando poi la fronte sulla mia, cercando di far tornare il suo respiro regolare, ma rimanendo comunque dentro di me.
"Hai le guancie tutte rosse. Sei adorabile." Sussurrò con un occhio solo aperto. Io sorrisi, sentendomi avvampare, e lui, dopo aver sospirato, si sollevò, uscendo da me, e si levò il preservativo, gettandolo nel cestino a fianco al letto. Poi si distese a fianco a me e poggiò la testa sul mio seno sinistro, portando l'altra mano su quello destro.
"Non riesci a tenere le mani a posto, eh?" Sbuffai divertita, ma senza spostarlo dalla sua comoda posizione. Zayn rise, palpandomi leggermente il seno destro.
"Il tuo seno è la cosa più erotica che abbia mai toccato." Dissi, facendomi il suo sorriso e rimanendo poi in silenzio. "E non solo quello mi piace di te." Mormorò, chiudendo gli occhi. Io deglutii. Il mio cuore aveva preso a battere più forte e sperai che lui non se ne fosse accorto. "Il tuo cuore batte forte, sai?" Che stupida! Era appoggiato proprio sopra il mio cuore!
"Emh..si..ecco, la verità è che.." Balbettai.
"Io ti piaccio." Constatò con voce calma, aprendo gli occhi e puntandoli nei miei.
"Cosa?" Chiesi dopo un po'. "Prendi tempo, Emily, prendi tempo!"
"Io. Ti. Piaccio. Non è forse così?" Ripeté. Io..no. Non poteva davvero piacermi lui. No, no, no. Cazzo fermate il mio cuore. Perché batte così forte? E perché sento lo stomaco sotto sopra? No, oddio, non è possibile. "Senti, non importa. Io.." Si spostò da sopra di me e si alzò in piedi. "Vado a farmi una doccia." Disse alla fine, con un tono di voce fin troppo neutro.
"Mi piaci, Zayn Malik." Mormorai quando la porta del bagno era ormai chiusa.
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Your Love Is My Drug (Di Giulia_Choppers)
FanfictionEmily Allen, 18 anni, appena arrivata a Londra da Los Angeles con la sua migliore amica Giulia. La sua vita è perfetta, nonostante il suo passato leggermente tormentato. Bella vita, famiglia benestante, tanti amici e tutto quello che una ragazza può...