XXXIII

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«Jungkook è il terzo ragazzo che rifiuti! Sono le dieci e mezza! Cazzo volevo solo ballare» sbuffò Jimin gettandosi a peso morto sulla poltroncina occupata dal corvino.

Jimin sembrava deluso, ma da cosa?
Lui nemmeno voleva andarci in quella discoteca ma una volta lì gli venne voglia di ballare, soprattutto quando c'erano le sue canzoni preferite ma non poteva andare in mezzo alla pista da solo e ballare.

Jungkook intanto lo guardava ed era più che soddisfatto.

«Allora Jiminie vuoi ballare con me?» propose il corvino guardando il minore che lo guardò con le labbra socchiuse e lo sguardo perso.

«Ma ci sono tante belle ragazze...vai da loro» disse Jimin indicando la pista da ballo ancora piena di gente.

«Che me ne faccio di quelle belle ragazze se ho te» il corvino prese la mano del minore e lo trascinò al centro della pista, sotto gli occhi di tutti, ma poco importava...voleva anche lui ballare con Jungkook.

Così entrambi si trovarono al centro della pista, con le luci bianche e blu che si scontravano tra di loro e creavano un'atmosfera quasi tranquilla, la musica era diventata più lenta e il corvino mise le sue mani sui fianchi del minore mentre quest'ultimo le mise sulle grandi e forti spalle del amico.

La musica li accompagnava mentre ballavano.

Gli occhi luccicanti.

Le labbra socchiuse.

I loro corpi che si scontravano.

Le piccole carezze.

I loro cuori sincronizzati.

Erano così perfetti, fatti l'uno per l'altro in quella danza che nessuno dei due volesse finisse. Continuare così per ore era il sogno di entrambi. Ma quel momento sarebbe giunto a finire.

Jimin non poteva crederci, il suo cuore davvero stava iniziando a battere per Jungkook o era solo la vicinanza dei loro corpi a fargli quell'effetto?

Ma dall'altra parte anche Jungkook si trovava in confusione.
Si stava rivelando attratto da Jimin, da un ragazzo, da un suo amico.

Eppure era bella quella sensazione di mille farfalle che danzavano nel suo stomaco, gli sembrava di star rivivendo la sua prima cotta...o forse quello era il suo primo vero amore.

La musica era finita.
Ma loro continuavano a danzare, ma quella non era un ballo fatto da molteplici passi, ma un ballo fatto dai loro sguardi che si incastravano alla perfezione tra di loro. Erano connessi, l'uno con l'altro. 

Jimin l'aveva capito, dopo quella sera la loro amicizia sarebbe cambiata. Forse in bene, forse in male...ma sarebbe successo qualcosa che avrebbe portato altre situazioni.

Aveva paura e non poteva negarlo.

E se Jungkook lo stava illudendo? Non sarebbe stata la prima volta che qualcuno lo illudeva, cercava di fare di tutto pur di far soffrire Jimin...Jungkook si sarebbe rivelata quella persona?

Ma anche il corvino stava capendo tante cose sulla sua vita.
Jimin era una persona speciale per lui, un amico di cui fidarsi, un ragazzo che riempiva la sua vita di luce e allegria.

Jimin era tante cose per Jungkook.
E forse stava diventando la sua droga.
Non lo sapeva bene, ma era sicuro che senza Jimin non sarebbe stato nessuno.

Non lo sapeva bene, ma era sicuro che senza Jimin non sarebbe stato nessuno

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Non so se mi odiate o no...
Da questa settima riprendo ad aggiornare il mercoledì e il sabato~

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