XXXXVI

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Erano passati diversi giorni dall'ultima chiamata fatta tra Iria e Jungkook, non aveva ottenuto grandi novità apparte il fatto che i suoi genitori avevano iniziato a litigare più del solito e che il padre del corvino più di una volta aveva alzato le mani sulla donna.

Certo a Jungkook non sta bene, per niente proprio...così assieme a Jimin si mise in volo il prima possibile per raggiungere la donna che lo aveva messo al mondo e portarla via da quel mostro.

«Jungkook e se tuo padre ci vede?» chiese Jimin stringendo la mano del suo amato che si trovava sulla propria coscia.

«Bhe...a me non frega nulla di quell'uomo, non dovrei nemmeno chiamarlo padre guarda, se ci penso bene...lui non mi ha mai voluto veramente, fa tutto per i soldi, solo per quelli...e mia madre deve venire fuori dalle grinfie di quell'uomo!» strinse il volante facendo diventare le nocche bianche.

«Mi fido di te oppa» sorrise Jimin baciando la guancia del corvino mentre spegneva la radio della macchina.

Poco dopo una figura vestita di nero e incappucciata uscì dalla maestosa casa di Jungkook. Era la madre di quest'ultimo.

«Kook eccola...» sorrise Jimin che non vedeva l'ora di rivedere quella donna così graziosa e dolce, proprio come suo figlio, solo che quest'ultimo a volte poteva risultare freddo e scorbutico con chi non conosceva.

«Eomma...» sorrise il corvino scendendo dalla vettura per abbracciare sua madre che non vedeva dal vivo da mesi. 

«Tesoro mio...» sorrise la donna stringendo tra le sue braccia il suo amato figliolo.

«Eomma...andiamo via subito, prima che Appa ci veda» propose il corvino aprendo la portiera posteriore facendo salire sua madre sulla vettura.

«Buonasera signora Jeon» disse Jimin sorridendo volandosi verso la piccola signora che si trovava sui sedili posteriori.

«Buonasera anche a te Jimin...non chiamarmi signora Jeon, usa il mio nome: Sunhi» sorrise la donna posando la sua borsa accanto a sé.

«Va bene Sunhi» sorrise a sua volta anche il biondino mentre il corvino mise in moto e partì verso l'aeroporto.

«Allora Eomma...che mi racconti di bello?»

«Oh Kookie...che sono felicissima di stare con voi e sono felice anche di voi due...
Sai che hanno trovato un farmaco che agisce in modo positivo sul mio cuore?» sorrise la donna.

«Oddio Eomma! Finalmente!» sorrise a sua volta anche Jungkook mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime dalla gioia.

«E tu amore mio? Anzi e voi?» si corresse la donna guardando prima suoi figlio e dopo il biondino.

«Bhe noi...aish Eomma che domande...
Noi tutto bene...ci amiamo tanto e per quest'estate abbiamo in mente tante cose, anche troppe in verità, siamo andati al mare diverse volte e presto partiremo per Parigi, sai Jimin ama la Francia» sorrise il maggiore mettendo una mano su quella del proprio ragazzo che arrossì leggermente dato quel contatto e data sopratutto la presenza della donna.

«Mi ricordate tanto me e il mio ragazzo quando ero giovane...» sorrise amaramente la donna mente quei bei ricordi si facevano spazio nella sua mente.

«Non parli di Appa vero?» chiese Jungkook anche se conosceva già la risposta.

«No Kookie...non parlo di Appa, con lui ho solo ricordi inerenti alle cene di lavoro...non abbiamo mai avuto qualcosa di intimo solo io e lui...» sospirò profondamente.

«Lo so Eomma...e mi dispiace tanto...meritavi tanto ma non ti ha dato nulla»

«Non è vero Kook...mi ha dato te, che sei il regalo più bello della mia vita» sorrisero entrambi mentre Jimin ascoltava quelle parole così dolci e belle che i due si stavano dicendo.

«Anche tu sei il ragalo più bello della vita Eomma, assieme a Jimin ovviamente, sennò mi tiene il broncio tutta la giornata» ridacchiò Jungkook contagiando i presenti in quella macchina.

«Quanto sei stupido Kook!»

«Io sarò anche stupido ma tu-»

«Si amo questo stupido e ciò significa che sono ancora più stupido di te» Jimin concluse la frase di Jungkook conoscendo quelle parole a memoria.

«Ti amo» dissero in un sussurro insieme mentre si guardavano negli occhi.

Finivano sempre così, nel dirsi che si amavano mentre sorridrvano.
E non c'era amore più bello del loro.

E non c'era amore più bello del loro

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Mi dispiace dirlo ma...
Ci stiamo avvicinando alla fine di questa storia...
Mi metto a piangere se ci penso...

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