XIX

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«Jungkook! Ti vuoi dare una mossa?» lo richiamò il biondino mentre lo guardava seduto sul letto.

«Yha Jimin non è colpa mia se mi sono messo tre chili di correttore e ora sembro un fantasma!...» disse il corvino dal bagno mentre si lavava la faccia con forza nell'intento di togliere quello strato di trucco dal suo viso.

Jimin intanto si stava sistemando i capelli alo specchio, ma un pensiero fece ritorno nella sua testa. Suo fratello. I genitori non erano ancora tornati a casa ed erano le sette e mezzo di sera. Il suo fratellino non aveva nemmeno fatto la merenda, pasto che amava fare, non sapeva se aveva iniziato a fare i compiti e se stava bene. 

Posò lo sguardo sulla sua mano e un brivido percorse la sua schiena. Alzare le mani su Yongseok gli aveva fatto uno strano effetto -quelle guance morbide e bianche- Jimin non sapeva come farsi perdonare da una persona così cara per lui che una lacrima rigò la sua guancia sinistra portando, così, via quello strato leggero di blush che era stato applicato poco prima da lui stesso. Voleva gridarsi contro mille cose, ma la forza di farlo non c'era.

Jungkook intanto era uscito dal bagno.
Si fermò sull'uscio della porta a guardare il biondino -che sembrava ipnotizzato dalla sua figura allo specchio- gli sembrava strano. Era forse narcisista?

Sospirò leggermente e si avvicinò al più piccolo che, però, non si accorse minimamente della figura del maggiore, nemmeno quando Jungkook gli fu accanto tanto da far toccare le loro spalle.

«Mi faccio schifo...» quelle parole uscirono in un sussurro dalle labbra rosee del biondino e giunsero all'orecchio di Jungkook come un forte vento.

«Jimin non dirlo mai più!» il corvino prese entrambi le mani del minore e le strinse forti tra le sue.

Lo guardò negli occhi in modo quasi possessivo.
«Capito...non dirlo m-mai più» e Jimin giurò di aver sentito un piccolo e silenzioso singhiozzo uscire dalla bocca del corvino.

Restarono entrambi in silenzio mentre si guardavano negli occhi, ma poco dopo Jungkook staccò le loro mani e strinse tra le sue braccia il piccolo corpo del biondino che in quel momento sembrava un pezzo di ghiaccio e il compito del corvino era riscaldarlo.

«J-jungkook io--»
«Shh»

Jimin si zittì all'istante.
Ora aveva la guancia sinistra poggiata sul petto del corvino, e non capiva se era lui che gli faceva quell'effetto oppure altro, ma il cuore di Jungkook batteva troppo velocemente in quel momento.
Forse era la vicinanza dei corpi, oppure era semplicemente un caso.

E quasi dopo una decina di minuti quell'abbraccio si sciolse. Ora Jimin era pieno, si sentiva meglio, grazie a Jungkook.

«Kook...dovremmo andare...» sussurrò Jimin alzando lo sguardo sugli occhi di Jungkook che sembravano persi nel vuoto più totale.

«Mh! Kookie!» il biondino si mise sulle punte dei piedi per raggiungere quasi l'altezza del maggiore -comunque era sempre più basso di lui- la sua fronte arrivava al naso di Jungkook.

«Kookie! Dobbiamo andar--» e Jungkook gli stampò un piccolo e soffice bacio sulla punta del naso facendo zittire Jimin che abbassò le punte dei piedi toccandosi le guance che iniziarono a prendere colore.

«Kookie! Dobbiamo andar--» e Jungkook gli stampò un piccolo e soffice bacio sulla punta del naso facendo zittire Jimin che abbassò le punte dei piedi toccandosi le guance che iniziarono a prendere colore

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il mio mood di vita ora= soft.

ps: non siete pronti per il prossimo capitolo👀👄👀

𝙂𝙞𝙧𝙡 ;; 𝙆𝙤𝙤𝙠𝙢𝙞𝙣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora