Quella settimana era passata, così velocemente, i due ragazzi avevano imparato a conoscersi quasi a fondo, passavano intere giornate al parco a parlare di loro, della loro vita.
Jungkook si era promesso che non gli avrebbe mai raccontato tutto della sua vita, ma invece gli aveva detto proprio tutto su di lui.
Jimin aveva appreso che il corvino era un ragazzo molto riservato, che sembrava grande e grosso -anche a causa dei suoi muscoli- ma che in realtà era: un dolce ragazzo di diciannove anni a cui non piaceva la matematica ma amava l'inglese, che odiava il padre per quello che gli aveva fatto nella vita facendogli rinunciare mille cose, che voleva viaggiare, che voleva farsi una vita lontano da Seoul e che voleva al suo fianco qualcuno che lo sapesse ascoltare, supportare e soprattutto amare.
Mente Jungkook aveva capito poco cose del ragazzo, inizialmente, ma poi cercò di sforzarsi per far funzionare la messa in scena.
Jimin era un ragazzo dolce, forse anche troppo, sensibile e premuroso. Il biondino aveva raccontato molto della sua vita a Jungkook, soprattutto gli aveva parlato del momento più buio della sua vita, quando perse suo fratello maggiore per una stupidagine tra amici. Come gli aveva detto Yoongi, Jimin andava protetto, non dalle persone, ma dai sentimenti. Aveva un grande cuore, forte ma allo stesso tempo fragile come il vetro, andava custodito e il corvino questo lo aveva ben capito.Era arrivato il giorno ufficiale della presentazione di Jimin ai genitori di Jungkook. Non che lui non avesse già accennato qualcosa alla madre, ma si sentiva molto agitato, con la paura di essere scoperto.
Jimin quel giorno indossò una semplice camicia bianca con delle righe blu e un jeans scuro sotto, il tutto abbinato con delle semplici nike bianche.
Aveva imparato anche che Jungkook amava la semplicità.Jungkook, invece, indossò una maglia nera, semplice, con sopra una camicia a quadri che teneva aperta, e sotto dei jeans rigorosamente neri con degli strappi sulle ginocchia. Insomma, il suo stile.
Mancavo pochi minuti e il ragazzo dalla chioma bionda sarebbe arrivato a casa di Jungkook.
Ansia.
Ecco cosa provavano entrambi in quel momento.Jungkook scese le scale di corsa quando sentì bussare alla sua porta. Aprì rivelando così la figura del minore.
«Jiminie~» sorrise Jungkook abbracciandolo. Si conoscevano da poco, questo era vero, ma avevano stretto una grande amicizia che li aveva portati a fare questi piccoli gesti affettuosi uno verso l'altro.
«Vieni entra...a attento a papà» sussurrò il corvino staccandosi lentamente dall'abbraccio del ragazzo. Lo prese per mano e lo portò in camera sua.
Jimin rimase letteralmente a bocca aperta, non si sarebbe mai aspettato di trovarsi davanti una camera così grande per solo una persona, sembrava più un campo di pallavolo.
«Qui...ci dormi solo tu?»
«Eh già, non ho fratelli o sorelle, purtroppo...però avvolte Taehyung viene a dormire da me e stiamo insime sul letto matrimoniale» disse indicando il letto posto al centro della camera.
Il biondino annuì semplicemente non sapendo che dire davanti ad una cosa così grande. Lui condivideva la stanza con suo fratello maggiore, e non voleva.
Da quando era cresciuto e suo fratello maggiore era venuto a mancere, suo fratello minore non gli dava mai tregua. Se studiava lui faceva rumore oppure portava i suoi amici in casa per fare casino. La madre non riusciva a gestirlo da sola, e il padre pensava solo alla sua nuova moglie.
«Piacerebbe anche a me una camera come questa» sussurrò con tono quasi impercettibile.
Questo era più un capitolo di passaggio, ma spero che vi sia piaciuto lo stesso.ve la dedico 👆👆
STAI LEGGENDO
𝙂𝙞𝙧𝙡 ;; 𝙆𝙤𝙤𝙠𝙢𝙞𝙣
Fanfiction𝙆𝙤𝙤𝙠𝙢𝙞𝙣 ↳[completa] -Dove Jungkook è disposto a diventare gay solo per non sposare una ragazza scelta da suo padre. -J.j.k x P.j.m. -don't like? don't read [iniziata:07/10/2020] [conclusa:23/06/2021] @serendipity_xy