Ora toccava parlare e farsi coraggio, certo a Jungkook non mancava ma si sentiva strano con il ragazzo che aveva difronte.
«Jimin...ti va se andiamo in un bar e perliamo?» propose Jungkook facendo annuire la piccola testolina bionda.
Così si incamminarono verso il bar. Tra di loro c'era silenzio, forse anche troppo, Jungkook e Jimin riuscivano ad udire i propri battiti e le foglie che venivano calpestate dai loro piedi.
Quel silenzio però fu utile ad entrambi per pensare. Jimin pensava ancora allo sguardo che aveva il corvino, era profondo e serio ma aveva un lato dolce e per qualche strano motivo il biondo voleva far venir fuori tutto il lato dolce del ragazzo al suo fianco.
Jungkook, invece, pensava constantemente alle parole che avrebbe dovuto dire a Jimin. Insomma doveva spiegargli un bel po di cose, innanzitutto doveva dirgli che doveva solo fingere di essere il suo ragazzo, sarebbe stato facile dirlo, ma a farlo?
Dopo una decina di minuti, di buona camminata, arrivarono davanti al bar che aveva scelto Jungkook. Era un bar molto curato, l'intera costruzione era in legno, cosa che piacque molto a Jimin.
Entrarono dentro e il biondino pensò di non essere poi in Corea del Sud. Il legno c'era anche dentro, sulle pareti ma anche i tavoli e le sedie rispettavano quell'ambiente. Davvero sembrava di essere in Svizzera.
Si sedettero entrambi ad un tavolino di due posti in fondo al locale e subito un cameriere arrivò al loro servizio.
«Signori buonasera...cosa gradite?»
«Io prendo il mio solito thè al lampone e dei biscotti al cioccolato accanto» sorrise Jungkook dando l'ordinazione.
«Io invece...un thè caldo al limone e dei biscotti al burro» annunciò Jimin al cameriere che poi andò a preparare il tutto.
Ora Jungkook doveva parlare, ma da dove poteva iniziare?
«Allora Jimin...io sono Jeon Jungkook-» iniziò a parlare il corvino ma fu fermato dal ragazzo dai capelli biondi.
«So come ti chiami, quanti anni hai e so anche che frequenti il corso di lingue...vengo nella tua stessa scuola e sei il più famoso tra le ragazze» alzò le spalle Jimin, quando arrivarono i loro ordini sorrise al cameriere come per ringraziarlo.
«Vedo che sai già qualcosa...ma non è solo quello» Jungkook bevve un sorso del suo thè iniziando a riscaldarsi.
«Jimin...devi aiutarmi con mio padre»
«Tuo padre? E io cosa centro se nemmeno conosco te e i tuoi?»
«Appunto, sei perfetto così. Ti spiego brevemente...» disse Jungkook prima di spiegare cos'era successo.
Jimin lo ascoltava in silenzio, era davvero preso ad ascoltare al voce di quel ragazzo mentre sorseggiava il suo thè ancora caldo. Si fermò qualche istante a guardare le labbra del corvino che continuavano a muoversi dolcemente.
Jimin non poté fare altro che sorridere. Ovviamente questa cosa non passò inosservata al corvino che si fermò dal suo discorso.
«Jimin...perché sorridi?»
«Oh...no nulla...quindi stavi dicendo?»
«Ah si...saresti disposto a fingerti il mio ragazzo?»
La testa bionda socchiuse leggermente le labbra dalla forte sorpresa.
Aveva seguito tutto il discorso che il ragazzo aveva fatto, e aveva compreso che suo padre voleva farlo sposare con una ragazza e che lui non voleva minimamente. Ma ora? Non stava andando troppo di fretta? Insomma sapeva che doveva solo fingere ma loro nemmeno si conoscevano.
«Non pensi sia rischioso? Insomma io so poco di te e tu sai poco di me» disse Jimin posando la tazza, vuota, sul tavolo al quale erano seduti.
«Si infatti...abbiamo una settimana per conoscerci»
Ammetto che questo capitolo non mi piace poi così tanto, ma va bene...
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𝙂𝙞𝙧𝙡 ;; 𝙆𝙤𝙤𝙠𝙢𝙞𝙣
Fanfic𝙆𝙤𝙤𝙠𝙢𝙞𝙣 ↳[completa] -Dove Jungkook è disposto a diventare gay solo per non sposare una ragazza scelta da suo padre. -J.j.k x P.j.m. -don't like? don't read [iniziata:07/10/2020] [conclusa:23/06/2021] @serendipity_xy