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Era una mattina come le altre nella villa Jeon. La servitù stava preparando l'immensa tavola per la colazione e le cuoche stavano finendo si sfornare i dolci.

Solo le domistiche che in quel momento si trovavano senza fare nulla si potevano sentire nel corridoio intente a bussare alla porta del ragazzo della villa.

Jungkook però aveva la testa messa sotto il cuscino cercando di non sentire del rumore fastidioso di nocche che sbattevano sulla porta della sua camera.

C'erano persone che avevano una sveglia normalissima e lui invece no. Aveva due sveglie parlanti ogni mattina.

«Signorino Jungkook suo padre lo vuole giù a fare colazione...dovete parlare anche di una cosa» disse una delle due domestiche fuori dalla porta.

«Di a mio padre che oggi sono in ritiro spirituale» gridò Jungkook per farsi sentire meglio.

Alla fine anche le domestiche si arresero.
Aprirono la porta facendo così anche con le finestre numerose della camera.
«Forza signorino!» gridò proprio nei suoi timpani la più anziana delle domestiche.

Si chiamava Miso, aveva cinquantatré anni ma se li portava benissimo. Lavorava per la famiglia Jeon da quando Jungkook non era ancora nato e c'era ancora suo nonno.

Sconfitto il ragazzo dai capelli corvini dovette alzarsi rivelandosi così alle domestiche a petto nudo e solo in boxer.

Certo alla signora Miso non fece nessun effetto quella vista ma alla figlia più piccola si. Di questo Jungkook se ne accorse, ma non ne diede importanza.

Indossò una semplice camicia bianca che era di una taglia in più alla sua e dei normalissimi jeans chiari, infine le scapre Gucci che gli erano state regalete per il compleanno da Taehyung.

«J-jungkook...» sussurrò la figlia di Miso avvicinandosi al nominato con le gote leggermente rosse.

«Dimmi Lia» il corvino la guardò.

«Hai il colletto piegato male...posso aggiustarlo?» disse Lia indicando il colletto mal messo al collo di Jungkook.

Il corvino poco dopo annuì abbassandosi leggermente con le ginocchia per far arrivare la ragazza che anche se era più grande di lui di ben tre anni, sembrava sempre una giovane ragazza di diciotto anni.

«Grazie» disse il ragazzo prima di uscire definitivamente dalla sua stanza e recarsi nella sala da pranzo dove ad attenderlo vi erano: il padre, già vestito elegante per andare in ufficio, la madre che indossava un semplice vestito da sotto il ginocchio rosso e stranamente quella mattina c'era anche Taehyung, suo cugino.

«Buongiorno Jungkookie~» disse il cugino rivelando un sorriso al minore che indifferente ricambiò solo il sorriso.

«Jungkook ti avverto...sta sera abbiamo una cena importante con il capo dell'agenzia di telefoni di Seoul, vedi di finire i compiti prima delle sei del pomeriggio e non potrai allenarti né oggi e né domani, chiaro?» disse il padre sorseggiando in suo caffè ancora fumante.

«Si si...chiaro» disse sbuffando Jungkook tanto non lo avrebbe ascoltato.

«Jungkook oggi verrò con te all'Università…» annunciò Taeghyung poco dopo facendo annuire il corvino.

«Meglio almeno posso uscire prima»

«Oh no no signorino, uscirai di regola alle 12...devi aumentare il voto di matematica a tutti i costi» disse serio il padre facendo sbuffare di conseguenza il figlio.

devi aumentare il voto di matematica a tutti i costi» disse serio il padre facendo sbuffare di conseguenza il figlio

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Ehilà pandini!!
Come promesso vi ho portato ancora una volta una Kookmin.

Questa storia sarà più lunga delle altre e per ora gli aggiornamenti avverano mercoledì. Purtroppo la scuola mi porta via molto tempo e per me è importante rendere bene, soprattutto quest'anno che sono al primo delle superiori.

Spero che anche questa storia vi piaccia, se è così lasciate una stellina, un commento di approvazione e condividetela con più persone possibili.

𝙂𝙞𝙧𝙡 ;; 𝙆𝙤𝙤𝙠𝙢𝙞𝙣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora