XXXXIV

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[in casa Jeon]

«Certo signor Jeon, sono al settimo cielo per il matrimonio con vostro figlio, è un onore per me unirmi con la persona che amo da ben sei anni...davvero» sorrise la ragazza dai capelli rossi tinti più e più volte.

«Sei la moglie giusta per lui...alta, snella, piena di vita, ubbidiente, ricca...eccellente» sorrise il signor Jeon facendo gelare il sangue a sua moglie.

«Tesoro non pensi che sia meglio parlare con Jungkook? Insomma ora è fidan--» la signora Jeon non ebbe il tempo di finire la frase che suo marito diede un pugno al tavolo.

«Fidanzato?! A me non frega nulla, lui e quel suo ragazzo del cazzo, l'unica cosa che devi mettere in testa e che tuo figlio deve sposare questa ragazza e avere una famiglia! Avere un'azienda e produrre soldi! Questo deve fare!
Credi che noi due ci siamo sposati per amore? Davvero credi questo? Mio padre era stato chiaro con te; al servizio mio devi essere, dare un erede alla famiglia e fare la moglie in silenzio, basta» sbottò senza un minimo di compassione costringendo la povera donna ad alzarsi in silenzio per poi dirigersi in camera del figlio.

Sapeva che le parole di suo marito erano vere, in trentacinque anni di matrimonio non si erano mai detti ti amo, nemmeno quando si erano scambiati le fedi, o quando il loro bambino era nato.
Il loro matrimonio era un menzogna, una grande bugia...solo per dei soldi.

«Dicevo cara Kim...» riprese il signor Jeon una volta che i nervi si furono calmati.

«...il tuo vestito dovrà essere fantastico, come lei del resto...e inoltre dovrete dare tanti eredi a questa famiglia, quello che mia moglie non è riuscita a fare data la sua stupida malattia al cuore...inutile quella donna non trovi?»

«Oh...si si signore...sono d'accordo con lei, io sono sana e vorrei avere tanti bei bambini» sorrise la rossa picchiettando le sue unghie contro in tavolo di marmo.

«Allora è tutto accordato, matrimonio, eredità, soldi...perfetto! Lei mi piace signorina e piacerà anche a mio figlio glielo garantisco» ghignò l'uomo mettendo una firma sul conto per il matrimonio già organizzato.

Intanto la signora Jeon aveva seguito tutto il discorso fatto da quell'uomo che doveva chiamare a tutti i costi marito.

Quanto aveva sofferto per ogni singola parola della, malata di cuore, inutile donna...non era un oggetto lei.

Era vero, aveva una malattia al cuore che non gli avrebbe permesso di sostenere un altra gravidanza.
Quando il suo piccolo bambino Jungkook aveva due anni la donna rimase incinta nuovamente ma sapeva benissimo che il parto sarebbe andato male, qualcuno dei due sarebbe morto. Ma così non fu.
Al settimo mese di gravidanza la donna dovette subire un'importante operazione che provocò la morte del bambino che portava in grembo.

Fu un dolore straziante per la donna.
Aveva perso il suo bambino ancora prima di dargli un nome e di stringerlo tra le sue braccia.
Ma suo marito non l'aveva aiutata per nulla, anzi il contrario, l'aveva insultata, buttata ancora più giù...
Ma prima o poi sarebbe finita.

Sono stata male per scrivere questo capitolo credetemi

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Sono stata male per scrivere questo capitolo credetemi...
Non oso nemmeno immagare il dolore di perdere un bimbino e vedere che tuo marito nemmeno ti ama...
A momenti piangevo da sola.

𝙂𝙞𝙧𝙡 ;; 𝙆𝙤𝙤𝙠𝙢𝙞𝙣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora