VIX

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Jungkook si stava sistemando i capelli, quel pomeriggio sarebbe dovuto uscire con il suo "ragazzo" per conoscerlo. Certo lo stato d'animo del corvino non era dei migliori, e di questo ne era consapevole anche lui, ma non poteva sentirsi diversamente. 

Aveva il cuore che gli pompava sangue nel corpo nemmeno avesse corso per due ore di fila senza mai fermarsi, nemmeno lui sapeva spiegarsi il perchè.

Forse perché doveva vedersi con una persona nuova e spiegargli la sua situazione, oppure perché aveva paura di essere scoperto da suo padre.

Fece un ultimo spruzzo di profumo sul collo e lasciò la sua camera per recarsi nel luogo d'incontro.

Era metà ottobre ma il freddo iniziava a pungere sulla pelle di Jungkook. Aveva messo dei semplici jeans scuri e una maglietta di lana bianca, con il collo leggermente alto, sopra.

Arrivò nel parco dove si sarebbero dovuti vedere e sospirò profondamente. Non vedeva né Yoongi e né Taehyung da nessuna perte.
Gli avevano promesso che sarebbero stati lì ad aiurarlo.

Si sedette su una panchina mentre una leggera brezza gli accarezzava il viso. Solo in quel momento si rese conto che il suo naso era freddo, e non poco, così prese il colletto della maglia e lo alzò nascondendo la bocca e il naso al suo interno.

Stranamente non c'erano più i bambini che riempivano quel parco in estate, con le loro urla e i vari palloni che venivano lanciati da ogni parte. Jungkook nel silenzio di ottobre poté sentire il vento che sfiorava le foglie per poi farle cadere. Doveva ammatterlo amava l'autunno e i suoi colori.

E fu proprio nel silenzio che sentì,le foglie secche cadute, essere calpestate da qualcuno; si girò, scorgendo così Taehyung e Yoongi con due cappotti interamente neri e una sciarpa sulle spalle di entrambi che li teneva uniti e vicini.

Ma Jungkook notò anche un'altra cosa, o meglio, un'altra persona. Portava un giaccone bianco e dei pantaloni di jeans neri, abbinati alle scarpe. Non poteva davvero credere che quel ragazzo fosse Park Jimin in carne ed ossa.

Si alzò di corsa inchinandosi al ragazzo e salutare i suo cugino e Yoongi con un cenno del capo.

«Jungkookie~ ti presento Jimin, Jimin lui e Jungkook» disse Yoongi facendo inchinare, nuovamente, entrambi.

«Piacere» dissero in contemporanea, cosa che fece colorare leggermente le guance di Jimin di un rosso poco definito, mentre Jungkook accennò un piccolo sorriso.

Il corvino si prese del tempo per ammirare quello che tra pochi istanti sarebbe diventato il suo "ragazzo" e doveva ammetterlo, non era niente male.

Jimin, infatti, aveva un viso dolce e anche se non era perfettamente scolpito Jungkook, peró, lo trovò molto bello e grazioso. Le labbra erano piene di rosso spento, forse portava un leggero strato di lucido sopra ma poco importava, a Jungkook piacevano, poi passò al suo piccolo naso e un lieve sorriso coprì il suo volto.

E quando giunse ai suoi occhi, fu come un colpo al cuore. Quegli occhi erano due grandi pozzi neri, un leggero raggio di sole sembrava illuminarli rendendoli lucidi alla vista del corvino.

Si erano guardandati così a lungo che non avevano nemmeno notato di essere restati soli. Lì, nel parco, nel silenzio autunnale.

Ho scritto questo capitolo in soli venti minuti, non so come ma avevo l'ispirazione a mille e ho buttato giù tutto in così poco tempo

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Ho scritto questo capitolo in soli venti minuti, non so come ma avevo l'ispirazione a mille e ho buttato giù tutto in così poco tempo. Ne sono felice e non so nemmeno il motivo.

Spero possa piacere anche a voi, tanto, come piace a me.💛

𝙂𝙞𝙧𝙡 ;; 𝙆𝙤𝙤𝙠𝙢𝙞𝙣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora