33.

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ALEX'S POV

<<Giuramelo.>>

<<Lo giuro! Ti chiedo di credermi.>>

Mi sono sempre piaciute le sue mani, le sue dita veloci che abbottonavano la mia camicia, quel viso sempre così serio.

Odia essere confuso con il fratello, odia quando lo chiamano Josh e odia quando qualcuno mente.

Io non l'ho mai fatto, non potrei mai confonderlo con nessuno, la gente non fa mai caso ai particolari, la sua altezza, i lineamenti del viso e il fatto che fosse così maledettamente bello.

Le dita indugiarono sul colletto, si bloccarono e si strinsero ad esso, mi scaraventò in avanti, verso di lui.

<<Stai mentendo, non lo sopporto.>>

<<S...stava male, a...aveva bisogno di me.>>

Non riuscivo a respirare, ma non mi importava, dipendevo totalmente da lui e lo sapeva bene, avevo bisogno di lui e aveva ragione ad avercela con me.

Mi lasciò andare, aspettando che continuassi.

<<Ho paura possa fare qualche cazzata, sta sempre peggio ogni giorno.>>

<<L'ultima volta che hai provato a farlo ragionare ti ha picchiato a sangue.>>

<<Lo so.>>

Ero stanco, mi sedetti sul letto ma lui rimase in piedi, sapevo bene fosse un cattivo segno.

<<Devo esserci sta sera, so che ci andrà, spera di incontrare lei.>>

<<Lei sarà con Ryan, non la mollerà un attimo, non-ha-bisogno-del-tuo-aiuto.>> scandì sempre più in collera.

<<Se non ti fidi vieni con me, che tu sia d'accordo o no, io devo esserci.>>

Non mi ero mai imposto in nulla con Luke, ho sempre fatto decidere tutto a lui per paura che si stancasse di me, era il mio unico terrore.

Lo stavo trascurando, non era mai successo, lo stavo mettendo in secondo piano rispetto a Brent, che di me non ne voleva sapere.

<<Lo capisci che per lui non sei nessuno? Apri gli occhi, cazzo!>>

<<Ha fatto molti errori, ma so che può tornare in se, ha solo bisogno di aiuto, è il mio migliore amico.>>

<<Era.>>

<<Per me lo è ancora, so che ha bisogno di me, ti prego di appoggiarmi>>

<<Sei consapevole che se ti dovessi allontanare da me e quel pazzo dovesse farti qualcosa, io non potrei difenderti vero?>>

<<Allora non lasciarmi solo.>>

Vedevo la sua rabbia sbollire e il suo viso rilassarsi, si sedette vicino a me facendo scorrere il pollice su una lacrima.

Lo baciai godendomi il suo profumo di muschio bianco e le sue mani sulla nuca.

Mi sentivo fortunato ad averlo nella mia vita, al fatto che mi avesse permesso di entrare nella sua, di rendermi partecipe di tutto.

<<Non farlo più, non ho mai avuto così tanta paura.>>

Ero andato a trovare Brent e la sua casa era uno scempio.

Qualsiasi cosa potesse rompersi la dentro era in mille pezzi e ció lo divertiva, ripeteva di essere fortissimo.

Me lo dimostrava scaraventando oggetti, ribaltando tavoli, ho rischiato molto, ma non posso permettermi di perdere Brent, non potevo lasciarlo in quello stato.

•I'M A DISASTER•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora