<<Da quanto tempo non passavamo la giornata quassù...>>
<<Già.>>
Amavo il punto esatto della giornata in cui il sole calava al livello del mare, avrei voluto ammirare tutti i giorni quello spettacolo, un giorno passato senza accorgersi del tramonto per me era un giorno perso.
Ryan si stava rivestendo.
Guardavo i suoi movimenti distrattamente, la mente ancora ai nostri corpi a contatto, al suo volto sempre più rilassati ad ogni minuto passato insieme.<<Cosa stiamo facendo, Ryan?>>
Non mi guardò.
Non lo faceva mai quando gli parlavo.<<Odio dare definizioni.>> mi rispose.
Era da sta mattina che la sua irrequietezza mi rendeva nervosa, non avevo avuto un minuto libero per chiedergli cosa non andava, avevamo passato tutta la mattinata a preparare la scaletta per il pomeriggio.
<<Problemi con Carter?>> tentai.
<<Mio padre.>>
Era la prima volta che menzionava il padre in una discussione.
<<Quel gran pezzo di merda.>>
<<Ryan!>>
<<Non giudicarmi, se lo conoscessi capiresti>>
Stette in silenzio un intero minuto, ironicamente era come se potessi sentire gli ingranaggi della sua testa girare.
<<Pensandoci...non è poi tanto folle come idea>>
<<Ok ora ho paura>>
<<Gestisce un'impresa abbastanza famosa in Giappone, Allen Company, mai sentita?>>
<<Direi di no>>
<<Vuole integrarmi nell'azienda il prima possibile>>
<<Ma...è assurdo! Non può farlo!>>
Conoscevo molto bene questo genere di situazioni, che rispecchiavano perfettamente il tipo di ambiente che frequentavo a scuola.
Avevo una mezza idea di quando i genitori potessero essere pressanti riguardo al futuro dei propri figli e, nel caso di Ryan, Carter mi aveva già parlato dei suoi rapporti con il padre.
<<Vieni con me.>>
Mi bloccai per un secondo, spiazzata.
<<Dove?>>
<<Alla cena di lavoro, ovvio.>>
<<Stai scherzando?>>
Buttò la sigaretta fuori dal terrazzo, strofinandosi distrattamente gli occhi infossati.
Inaspettatamente poggiò la testa sulla mia spalla, chiudendo gli occhi.<<Ti prego, non ce la faccio da solo.>>
Ryan Allen, in persona, mi stava pregando?
Non era quindi una di quelle imposizioni senza possibilità di risposta negativa?Quel ragazzo non finiva più di stupirmi e io non mi
sarei mai abituata alla sua imprevedibilità.<<Che dirai a tuo padre se dovesse chiederti di me?>>
<<Credi davvero gliene importi qualcosa di chi porto a cena?>>
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•I'M A DISASTER•
Teen FictionQuando Ryan Allen entró al Roxy Bar, Nicole non aveva ancora idea di cosa il destino avesse in serbo per lei. Il suo più grande segreto nelle mani del più stronzo manipolatore della Dalton High School, tormentato da un passato responsabile della sua...