<<Ti hanno detto così?>>
<<Si, e hanno aggiunto anche che lo prenderanno entro questa settimana>>
<<Sono usciti fuori di testa, altrimenti non si spiega>>
<<Il problema è che io devo tornare a casa>>
<<No Eve. Ok, magari i ragazzi sono fuori di testa, ma tornare a casa...>>
<<Devo solo prendere dei vestiti.>>
<<Va bene, ti accompagno io domani, ok?>>
<<Ok, ora cerchiamo quel vestito.>>
La nuova stanza di Eve era adiacente a quella di Giuly, che per fortuna non era in casa.
Il suo armadio era ormai diventato il mio e anche se era un po' più alta di me, i suoi vestiti mi stavano sempre a pennello.
Eve tirò fuori un vestito lilla aderente, restando a fissarlo con un'espressione strana.
<<Che c'è? Quello non va bene? Quanto può essere formale una cena di lavoro?>>
<<Andrebbe benissimo, se non fosse lo stesso vestito che ho messo al mio primo appuntamento con Matt>>
Non sapevo cosa dire, le tolsi il vestito dalle mani buttandolo in un angolo della stanza, abbracciandola forte.
Lei si ricompose in un attimo e forte com'era, sorrise anche, tornando a concentrarsi sulla matassa di tessuti in bilico nell'armadio.
<<Hey Nicole...>>
<<Si?>>
<<Non so, sei sicura di volerci andare?>>
La guardai negli occhi, cercando di capire la causa di quella domanda, ma l'unica cosa che trovai era preoccupazione e disagio.
<<Perché me lo chiedi?>>
<<So che lo stai facendo per lui, mi chiedo solo se vale la pena immischiarti in tutto questo. Presentarti alla famiglia...>>
<<Andiamo, non mi sto "presentando alla famiglia", sto solo accompagnando un amico che me lo ha chiesto. Dovevi vederlo, era disperato.>>
<<Amico...>>
<<Si! Amico Eve! Ora se non ti decidi a trovarmi qualcosa di decente da mettere mi tocca andarci nuda e non mi sembra proprio il caso->>
Lei rise, poi dopo un attimo di esitazione, come se già sapesse quale fosse adatto all'occasione, prese uno smanicato di velluto bordeaux e me lo porse.
Non avevo mai toccato tessuto più soffice, e vidi una lacrima uscire dai suoi occhi prima che mi alzassi per provarlo.
Era facile da indossare e nonostante fosse lungo, la taglia era perfetta.
<<Ti sta benissimo.>>
<<Beh, non sei molto credibile se lo dici piangendo sai?>>
<<Quel vestito me lo aveva regalato mio padre, per il ballo della scuola, scusa sono molto emotiva>>
<<Non sarà troppo?>>
Chiesi facendo un giro su me stessa davanti allo specchio.
<<Per quel genere di persone, niente è mai troppo.>>
————
<<Oh merda>>
<<Che accoglienza>>
Il ragazzo di fronte a me sembrava un degno studente snob della Dalton.
Capelli perfettamente in ordine e completo Armani, mi fissava con la bocca socchiusa, come se non trovasse nulla da dire.
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•I'M A DISASTER•
Подростковая литератураQuando Ryan Allen entró al Roxy Bar, Nicole non aveva ancora idea di cosa il destino avesse in serbo per lei. Il suo più grande segreto nelle mani del più stronzo manipolatore della Dalton High School, tormentato da un passato responsabile della sua...
