21.

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<<No ragazzi davvero, io non posso farlo>>

Mi trovavo in uno stato di assoluta confusione a causa dell'improvvisa proposta di Ryan che sembrava essere piaciuta a Carter così tanto che era diventato davvero insistente, tanto da passare gli ultimi venti minuti cercando di convincermi.

Fu quando sentii il telefono squillare che colsi l'occasione per porre fine alla sua insistenza allontanandomi per rispondere.

Non riconobbi il numero segnato nel display e ci misi un po' a riconoscere la voce della persona che mi stava parlando.

<<Ciao Nicole, sono Giuly.>>

Mi sembrava davvero così strano che il mio capo mi chiamasse nonostante mi fossi licenziata tempo fa, tuttavia risposi tranquillamente cercando di nascondere la sorpresa.

<<Scusa se ti disturbo, non ti chiamo affatto per lavoro, ho bisogno di parlarti di una questione piuttosto importante. Possiamo vederci domani mattina al Roxy?>>

<<Certo. Ci vediamo li.>>

Interruppi la chiamata a dir poco imbarazzante rimanendo a fissare il telefono piena di dubbi.

Non avevo mai avuto alcun tipo di rapporto con quella ragazza al di fuori dell'ambiente lavorativo quindi non riuscivo proprio ad immaginare di cosa volesse parlarmi.

<<Qualche problema?>> chiese Ryan raggiungendomi.

<<No, va tutto bene. Solo che si è fatto tardi e sono molto stanca.>>

<<Ti accompagno.>> concluse la frase al posto mio tornando dagli altri a finire di sistemare il casino che avevano lasciato.

Ne approfittai per avvicinarmi a loro e dare finalmente a Carter una risposta.

<<Si accettano solo risposte positive.>>

<<Ti prometto che ci penseró, ok?>>

Non ero in grado di prendere decisioni in quel momento e avevo bisogno di tempo per capire se ne valesse la pena.

Se stare così vicina a Ryan prima o poi mi avrebbe fatto male.

<<Va bene, ma non tenermi troppo sulle spine.>>

<<Promesso.>>

————

In macchina c'era molto silenzio come al solito, lo stesso tragitto fatto di sera dava sensazioni diverse.

<<Grazie per oggi.>>

Non rispose, completamente immerso nei suoi pensieri.

<<Come hai fatto a trovarmi?>>

<<Ma tu non stai mai zitta?>>

Non mi sarei mai abituata alla sua risata.
Avrebbe potuto ridermi in faccia altre tremila volte, avrei continuato a stupirmi come fosse la prima.

<<Avevi il gps del telefono acceso.>>

<<Ah già.>>

Rise di nuovo e io con lui.

————

Era davvero molto tardi quando arrivai a casa, provavo una stanchezza assurda ma stendendomi sul letto mi resi conto di non avere sonno.

Avevo ancora addosso tutto lo stress di quell'orribile giornata e provavo un po' d'ansia per l'incontro di domani con Giuly.

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