I raggi del sole illuminavano un solo angolo della stanza di fronte all'unica piccola finestra priva di tende, dalla quale si scorgeva il cielo azzurro privo di nuvole.
La mia schiena dolorante aderiva perfettamente al pavimento gelato, impiegai un po' per prendere coscienza di quanto successo la sera prima.
Alzandomi a fatica volsi subito lo sguardo al letto di fronte a me, nel quale Eve continuava a dormire.
Infilai una felpa e raccolsi i capelli prima di uscire, dovevo avere un'aspetto veramente terribile ma in quel momento era l'ultimo dei miei problemi.
Seduto al tavolo della cucina, Carter si teneva la testa tra le mani passando di tanto in tanto le dita tra i capelli.
Davanti a lui, sul tavolo giaceva una bottiglia di birra vuota e un posacenere colmo di cicche.
Mi notò soltanto quando gli posai una mano sulla spalla mentre aprivo il frigo in cerca di qualcosa di commestibile.
Ma non c'era altro se non birra, in lattine o in bottiglie di vetro.
<<Ryan è andato a comprare qualcosa da mangiare.>>
Rispose concludendo con un sonoro sbadiglio che contagió anche me, mentre mi lasciavo andare svogliata su una sedia di fronte a lui.
Lo osservai attentamente, incerta se fargli domande riguardo ciò che avevo sentito la sera prima o evitare il discorso.
Ma dalla sua espressione distrutta, la scelta tra le due opzioni non fu poi così difficile.
Rimanemmo in silenzio, troppo stanchi per parlare, troppi pensieri in testa da non voler condividere.
Pensai a quella strana conversazione.
Qualcuno era morto a causa di Matt, quel qualcuno era una persona abbastanza conosciuta dal gruppo.Ma l'unico che sembrava soffrire era Carter, divorato da una strana sete di vendetta.
"La stessa fine di Elisa" aveva detto Ryan.
Chi era Elisa? Che fine aveva fatto?Dopo qualche minuto la porta d'ingresso si spalancò, il giubbotto di pelle di Ryan era macchiato sulla schiena da una disgustosa striscia biancastra.
Sembrava molto infastidito mentre posava sul tavolo il pacchetto che teneva in mano.
<<Quei dannati piccioni.>>
Si tolse il giubbotto mostrando la macchia incredulo.
Scoppiai subito a ridere e sentii una sensazione che mi era decisamente mancata, era come se non ridessi da tempo.
<<Dovrebbe portare fortuna, in teoria.>> dissi tra una risata e l'altra.
<<Che hai comprato? Ancora un altro minuto di ritardo e Nicole avrebbe divorato me.>>
Il volto di Carter sembró subito più disteso mentre parlava sorridente.
<<Confermo.>> risposi stando al gioco.
<<Non è possibile che tu non abbia mai fatto la spesa in vita tua.>> diceva Ryan posando dei sacchetti sul tavolo.
<<Disse il signorino Allen che ordina la cena in camera.>>
Una parte di me provó emozioni mai provate prima, come una fonte di calore che si espandeva nel petto, guardando i due ragazzi battibeccarsi.
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•I'M A DISASTER•
Teen FictionQuando Ryan Allen entró al Roxy Bar, Nicole non aveva ancora idea di cosa il destino avesse in serbo per lei. Il suo più grande segreto nelle mani del più stronzo manipolatore della Dalton High School, tormentato da un passato responsabile della sua...