54.

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La mattina dopo non lo trovai.
Avrei dovuto aspettarmelo, non era tenuto a restare.

Mi alzai dal divano di pelle indolenzita, la saracinesca era alzata per metà, scavalcai la vecchia cassa al centro della stanza notando con la coda dell'occhio la sua giacca di pelle sulla batteria di Sam.

La indossai, fingendo di non essere ferita di trovarmi li da sola.
Ingannando me stessa di aver ottenuto quello che volevo, che mi bastava ciò che c'era stato.

Mi guardai sullo schermo del telefono spento, concentrandomi sul segno che mi aveva lasciato.
Un modo come un altro per avere il controllo, per appagare il suo ego.

Il ricordo della notte passata, ancora dolce nella mia mente sarebbe presto diventato amaro nel vederlo far finta che non fosse successo nulla tra noi.

————

<<Annunciata l'uscita del primo album dei Riddance Garage per il 13 Maggio, tutti sintonizzati per le date del primo concerto!>> diceva la conduttrice televisiva di un programma TV.

<<Assurdo, parlano di noi!>>

Carter spense la TV ed in preda all'euforia prese Eve di peso facendo un giro su se stesso mentre lei urlava per la sorpresa.

I due si diedero un bacio a stampo e io mi schiarii la voce ricordando la mia presenza in quella stanza.

<<È fantastico! Sono troppo felice per voi!>>

<<Nicole, un po' di entusiasmo, dai!>>

Mi passai una mano sulla fronte appoggiandomi al tavolo con entrambi i gomiti.

<<Scusate, non riesco proprio.>>

Eve e Carter si sedettero di nuovo a tavola riprendendo a mangiare e come mi sarei aspettata, iniziarono a riempirmi di domande.

<<Se stai di nuovo per parlare di Ryan dimmelo prima così ho il tempo di fuggire.>> disse Eve facendo ridere il ragazzo accanto a lei.

<<Beh, scusatemi se sono così scontata.>>

<<Eddai Nick, non te la prendere. Con noi puoi parlare di tutto lo sai. Che è successo?>>

Senza preavviso, come se bastasse per spiegare loro tutta la situazione, abbassai il colletto della maglietta mostrando il segno sul collo.

Ad Eve caddero le posate dalle mani.

<<No. Mi rifiuto.>> disse accigliandosi.

Non dissi nulla, continuai a mangiare lasciandoli commentare.

<<Fino a ieri non volevi neanche sentirlo nominare! Che ti prende?>>

<<Io l'ho sempre detto che si attraggono perché sono entrambi delle teste di cazzo.>>

<<No Carter, solo il tuo amico Ryan è la testa di cazzo in tutta questa storia.>>

<<Beh, Nicole non è da meno.>>

<<Potete smetterla per favore? Vorrei ricordarvi che vi sento!>> intervenni ammutolendoli.

<<La nostra è solo attrazione fisica, niente di più.>> continuai cercando di sembrare convincente.

<<Sento odore di cazzata.>> ribatté Carter tossendo.

<<Basta! È già tutto incasinato senza che vi ci mettiate anche voi.>> mi alzai da tavola infilandomi la giacca.

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