47.

7.2K 249 24
                                        

<<Dai Carter, di quello che devi dire e smettila di tenerci sulle spine!>>

<<Hanno ragione, diciamoglielo e basta.>>

<<No, dobbiamo essere al completo e come al solito manca Ryan.>>

Già, mancava Ryan, come sempre da un mese a questa parte.
Erano tutti al garage, stavamo provando una nuova canzone scritta da Carter con l'aiuto di Sam, non vedevo l'ora di comunicare ai ragazzi la bella notizia.

<<Dai Nick, raccontami della festa! Non mi hai detto nulla!>>

Eve era seduta sul divano accanto a me, ma evitavo di rispondere alle sue domande insistenti riguardo alla notte precedente.
Non ricordavo granché della serata e mi vergognavo molto del mio comportamento.

Il mio telefono prese a squillare e mi allontanai dagli altri per rispondere.

<<Ecco l'alcolista non tanto anonima!>>

<<Alex, non hai idea di quanto mi dispiace per com'è andata la festa, non avrei dovuto bere così tanto.>>

<<Gia, non avresti dovuto. Ma non tormentarti, hai un ammiratore adesso.>>

<<Non dirmelo.>>

<<Proprio così, amica mia. Ed è anche estremamente sexy.>>

<<Fammi indovinare...Daniel?>>

<<Perspicace.>>

<<Ma non capisco, sono stata davvero una stronza con lui, gli ho anche detto che bacia da schifo!>>

<<Beh, magari è masochista. Approfittane, no?>>

<<Non ti facevo così crudele Alex!>>

<<Senti, mi ha chiesto il tuo numero. Che faccio?>>

Mi passai una mano tra i capelli. L'ultima cosa che mi mancava erano altri problemi.
Conoscere una nuova persona significava sbloccare nuove situazioni strane e fare nuove cazzate.

Ma pensandoci, ero la regina indiscussa delle cazzate e una in più non poteva fare la differenza.

<<Daglielo.>>

————

<<Scusate il ritardo>>

<<Che eleganza!>>

I commenti di Sam mettevano sempre a disagio Ryan che ultimamente aveva abbandonato il suo stile trasandato.

Portava molto più spesso le polo e tutto ciò per me era davvero uno spettacolo orribile.
Non era se stesso in nulla, neanche nel comportamento.

<<Ora puoi parlare, Carter>>

Ero ansiosa di discutere con i ragazzi riguardo i termini del contratto, volevo condividere con loro la mia gioia e renderli partecipe di ciò che ci aspettava.

<<Hai ragione. Bene ragazzi, io e Nicole siamo andati allo studio di Nathan Perez.>>

<<Il produttore?>>

<<Si, Sam. Nicole, vuoi continuare per me?>> mi chiese rivolgendomi uno sguardo eloquente.

<<Con piacere. Nathan Perez ci ha offerto un contratto!>> urlai tutto d'un fiato.

Ci fu un momento di silenzio nella sala, in cui i ragazzi metabolizzarono le mie parole, poi esplose il caos.

<<State scherzando?>> urló Sam.

•I'M A DISASTER•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora