2.3 - you almost missed all the fun

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ventitré; ti sei perso quasi tutto il divertimento

Michael's POV

Visto che avevo appena finito la settima ora di Francese mi sentivo uno zombie. Mi sentivo intorpidito, come se il mio corpo si stesse muovendo senza che io glielo avessi comandato esplicitamente.

Tutti gli eventi dei giorni passati si erano lentamente accumulati nella mia mente da quando io e Calum arrivammo a scuola. Sono impotentemente ossessionato di un ragazzo a cui probabilmente non piaccio nemmeno, né piacerò mai. Vengo usato per favori sessuali. I miei due unici amici sono stanchi di me. I miei due unici amici pensano anche che io sia pazzo. Mia madre é un'omofoba puttana. Mia madre pensa che io sia depresso. Mio padre non vuole avere niente a che fare con me. Tutti pensano che io sia un bambino muto. Mi relaziono con personaggi di fiction e con membri di band meglio di quanto io effettivamente faccia con persone che conosco nella vita reale.

La lista va avanti ancora.

Il mio telefono venne improvvisamente fatto cadere dalle mie mani ignare, finendo sulla piastrella del pavimento con un terribile crack.

"No!" Sussurrai-urlai a me stesso, riemergendo dal mio stato di stupore riflessivo per buttarmi sul pavimento, tirando su il mio prezioso iPhone per esaminarne i danni. Una sola crepa era presente proprio in mezzo allo schermo, orizzontalmente.

Mi presi finalmente un momento per guardare in alto e scoprire chi fosse stato l'artefice di quella tremenda atrocità, i familiari capelli biondi e gli occhi marroni guardavano in basso verso di me.

"Guarda dove vai, fenomeno," Fece una smorfia, camminandomi intorno.

"Tu sei quella che mi é appena corsa addosso?" Riuscii a trovar il coraggio di rispondere, desiderando immediatamente di non averlo mai fatto nel momento in cui l'intero corridoio era rimasto in silenzio per entrare in sintonia con lo scontro che sapevo stava per iniziare.

"Oh, mi dispiace. É una sorta di istinto naturale per me camminare sull'immondizia," Sophie mi sorrise falsamente scrutandomi ancora una volta, con un cipiglio disgustato sul viso. "Immondizia gay, inoltre."

Sentii il sangue scorrermi bollente nella vene alle sue parole. "Bene, tu sei un po' una puttana presuntuosa. Ma ho capito che questo é il tuo lavoro."

Boccheggiò mentre il cerchio che si era lentamente creato attorno a noi si lasciò sfuggire un coro piuttosto rumoroso di 'ooh'. I suoi occhi erano fissi in uno sguardo. "Essere gay é sbagliato. Sei disgustoso."

"Così come lo é la tua pettinatura ma hey, nessuno ti sta fermando dal tenerla." E detto questo, mi allontanai dalla folla, cercando di uscire dal dramma il più presto possibile.

Se solo fossi stato un ragazzo fortunato.

Un paio di mani mi afferrarono il retro della t-shirt, buttandomi a terra. Atterrai di schiena con un lamento, sentii un dolore lancinante alla schiena mentre sentii il primo pugno colpirmi la faccia.

"Nessuno può mancare di rispetto alla ragazza del nostro compagno di squadra e scappare via," Una voce sghignazzò, e quando aprii gli occhi lo riconobbi come Shrader. Uno dei migliori amici di Luke.

"Aspetta, Shrader, fallo inginocchiare come il piccolo uomo zozzo che é," Un altro giocatore di hockey si mise a ridere, più di una mano mi afferrò per i capelli facendomi alzare.

La sensazione famigliare di terrore mi perforò lo stomaco quando venni sollevato sulla spalla di qualcuno, quasi l'intera squadra di hockey mi stava portando fuori sul retro della scuola e sulla piccola strada laterale.

Avevo visto la piccola strada laterale molte volte prima.

Li lasciai fare, mi diedero calci e pugni e mi graffiarono fino a quando non mi sentii come se ci fosse un black out. In quel momento, tutto all'improvviso, il pestaggio brutale si arrestò. Sentii dei passi e poi una familiare voce rauca.

"Che cazzo sta succedendo?"

"Luke, amico!" Si rallegrò Shrader, dando al suo amico una pacca amichevole sulla schiena. "Ti sei perso quasi tutto il divertimento! Sta per perdere conoscenza."

"Che cosa ha causato tutto questo? Perché state pestando un piccolo, indifeso ragazzo del secondo anno fino a renderlo poltiglia?" Luke per qualche ragione sembrava arrabbiato. Molto arrabbiato.

Mi lasciai uscire un ultimo lamento prima di perdere completamente la visione di tutto, un'oscurità confusa invase tutti i miei sensi. Riuscii debolmente a sentire la squadra spiegare l'intera storia a Luke.

Ci fu un momento di silenzio prima che Luke aprì bocca, la sua voce vibrò quasi per la rabbia. "Lo finirò io. Voi altri tornate dentro."

To be continued...

Spazio me:
Crudeltà. Questa é la parola che descrive al meglio questo capitolo. Non potete immaginare quanto sia stato difficile per me anche solo tradurlo. Io odio qualsiasi tipo di bullismo, persino quello leggero.

Cosa farà Luke secondo voi ora? Lo picchierà davvero?

Lo scoprirete nel prossimo capitolo che sarà un intero POV di Luke.

high score ✩ muke (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora