high score ✩ muke (italian translation)

4.3 - can we get pizza now?

quarantatré; possiamo andare a mangiare la pizza ora?

Michael's POV

"Luke," Piagnucolai per almeno la milionesima volta, tirando le mani del ragazzo più alto nell'inutile tentativo di rallentarlo o possibilmente fermarlo del tutto. "Non posso venire con te ai tuoi allenamenti!"

Luke fece un sorrisetto, continuando a tirarmi mediante le nostre mani unite. Fu un miracolo che fosse anche solamente riuscito a farmi uscire dalla macchina una volta arrivati a scuola, dopo realizzai che Luke aveva intenzione di andare a mangiare la pizza dopo i suoi allenamenti, e non subito. Feci il broncio per tutto il tragitto in macchina, mormorando cose tipo 'mi hai mentito' e 'mi hai tradito' e di come 'dannatamente affamato' ero.

"Sei scontroso quando sei affamato, sai," Mi fece notare Luke, guardando in basso verso di me divertito. Se non fossi stato irritato molto probabilmente sarei arrossito come uno scemo, forse avrei anche ridacchiato un po', ma no. No, il Cliffosaurus Rex stava lentamente morendo di fame.

"E tu sei bravo nel mentire," Mi lamentai, cercando di tirare via la mia mano. Luke ridacchiò semplicemente, stringendo la presa.

"Non ti ho mentito. Noi andremo a mangiare la pizza, solo dopo gli allenamenti."

"Vabbè," Gemetti come un bambino immaturo, appoggiandomi alla sua spalla mentre mi guidò verso gli spogliatoi. "Non vedo perché dovrei venire con te."

Luke scrollò lo spalle, e improvvisamente sembrò come se lui sapesse qualcosa che io non sapevo. Lo guardai di sbieco con sospetto, e il biondo sorrise nervosamente, cercando di ignorare il mio sguardo di fuoco mentre mi trascinava insieme a lui. Si girò finalmente verso di me quando entrammo negli spogliatoi, dicendomi. "Puoi andare verso l'entrata principale per la pista da ghiaccio e sederti sulle tribune se vuoi."

Scrollai le spalle pigramente, mormorando in accordo quando le nostre strade si separarono. Con riluttanza la mia postura era cadente mentre facevo il mio tragitto verso le doppie porte per la pista da ghiaccio, passando attraverso il piccolo atrio ed entrando nello stadio al chiuso. Tirai la mia mia felpa più stretta intorno a me, l'improvvisa aria fredda mordeva ogni centimetro di pelle lasciato esposto al freddo crudele.

Presi posto proprio in fondo allo stadio, e mentre Luke e i suoi compagni di squadra si stavano cambiando non ci volle molto prima che crescesse in me la paranoia. Che cosa penserà la sua squadra quando mi vedrà? Lo prenderanno in giro? Sapevo quanto Luke fosse sensibile riguardo alla sua sessualità dal momento che aveva ovviamente problemi nel capirla, così decisi di prestargli umiltà e scesi giù dalle tribune, mi accovacciai a terra e strisciai sotto la struttura traballante. I miei pantaloni in jeans erano sottili abbastanza perché potessi sentire il pavimento ruvido graffiarmi le rotule ma mi precipitai verso la fila davanti della tribuna comunque, scrutando la pista attraverso il piccolo spazio tra la prima e la seconda fila di posti a sedere. Potevo vedere il ghiaccio perfettamente da lì, e non riuscii ad evitare di sorridere ampiamente all'idea di vedere Luke giocare ad hockey.

E forse stavo sorridendo anche perché lui voleva davvero che fossi lì.

Proprio mentre mi passavano per la testa pensieri piacevoli, una porta che collegava lo spogliatoio con lo stadio si aprì e la squadra ne uscì in fila, Luke era a capo di questa mentre gli altri lo seguivano. L'allenatore camminava accanto a Luke, dicendogli qualcosa che lo stava visibilmente pompando, il sorriso sul suo viso brillava abbastanza da poter illuminare l'intera pista da ghiaccio.

L'allenatore gli diede una pacca incoraggiante sulla spalla e poi Luke e la squadra iniziarono a muoversi sul ghiaccio. Guardai come Luke pattinava con facilità, come se lui appartenesse a quel posto. Ma notai anche il modo in cui suo sorriso affievolì quando guardò in alto verso le tribune circostanti, i suoi occhi scannerizzarono l'intera zona e comparve un cipiglio sulle sue labbra quando non riuscì a trovarmi.