quarantacinque; prima che chiami la protezione bambini al telefono
Michael's POV
Luke ed io saltammo velocemente giù uno dall'altro alla vista di mia madre sull'uscio della porta. Il viso di Luke era di un rosso accesso ed ero sicuro che anche il mio fosse così.
"M-Mamma, io-"
"Non iniziare," Mi lanciò un'occhiata, facendomi effettivamente zittire. Sapendo che Luke la odiava con quasi tutto il suo intero essere non rimasi sorpreso quando lo sentii irrigidirsi di fianco a me.
"Non so chi tu sia," Disse, indicando Luke con la mano. "Ma devi andartene. Mi piacerebbe parlare con mio figlio privatamente."
"Io non vado da nessuna parte," Rispose coraggiosamente, e io ansimai quasi ad alta voce. Potei quasi visibilmente vedere mia madre attivare la Modalità da Massima Puttana.
"Esci da casa mia," Disse digrignando i denti, tenendo la porta spalancata.
Luke mi attirò al suo fianco. "Non lo lascerò qui da solo con te, tu sei fottutamente pazza!"
"Luke," Dissi sotto voce. "Non farlo."
"Non posso semplicemente assistere inerte mentre lei ti fa del male," Sussurrò di risposta, guardando verso di me con un dolore così palpabile negli occhi che mi fece male al cuore.
"Starò bene," Gli dissi con un leggero sorriso. "Davvero. Aspettami al piano di sotto."
-
Venni fatto volare sul pavimento della mia camera da letto con un forte schiaffo, mia madre iniziò il suo tormento nel momento in cui fui in grado di convincere Luke a lasciare la stanza. Mi allungai per poter toccare il lato del mio viso, sussultando al tocco delle mie stesse dita.
"Come puoi fare questo a noi! A me!" Stava urlando. Mi rannicchiai a forma di una piccola palla, desiderando solo che se ne andasse e non tornasse più.
"Vuoi sapere perché tuo padre ci ha lasciati?" Chiese, attirando per davvero la mia attenzione. Scrutai in alto verso di lei, facendo un semplicemente movimento con la testa come risposta. "Mi tradiva. Con un altro uomo."
La fissai scioccato. "No," Sussurrai. "No, non può essere vero."
"É vero, Michael. É stato una disgrazia per la nostra famiglia, e adesso lo sei anche tu, mentre segui i suoi passi."
"Io non sono un traditore," Sputai, gelandola con lo sguardo.
Mi ignorò con un ghigno. "Qual é il suo nome?" Chiese, nonostante non suonasse come una domanda ma più come una richiesta. Quando la guardai confuso lei rese le cose più chiare, "Il ragazzo...su cui eri sopra." Sembrava triste.
"Luke," Soffocai, cercando di non piangere.
"Quanti anni ha?"
"Diciotto."
Cazzo, smettila di parlare idiota! Mi urlò la mia stessa mente. Ma ormai era troppo tardi, mia madre stava già ansimando.
"Diciotto? Cristo, Michael," Urlò, con l'incredulità nel suo tono. "Ti rendi conto che é illegale? Ti rendi conto che potrebbe essere arrestato per reati sessuali su un bambino se mai avrete a che fare con," Si fermò per guardarmi con disgusto. "...Atti peccaminosi."
Combattei l'impulso di arrossire, sapendo che noi avevamo già avuto a che fare con 'atti peccaminosi' ma decisi invece di lanciarle un'occhiata. "Illegale o no, io sto con lui, e starò con lui che ti piaccia o no. Non é la tua vita, é la mia."
"Io sono tua madre!" Sputò, afferrandomi per il braccio e strattonandomi rimettendomi in piedi. Mi sfuggi un piccolo strillo quando mi spinse un po' troppo forte. "Tu la smetterai di vedere quel ragazzo!"
I miei occhi si spalancarono mentre la fissai scioccato. "No," Scossi la testa, rifiutandomi.
"Andrai a dirgli di lasciarti da solo," Sibilò, tirandomi più vicino a lei, conficcando le sue unghie nella mia pelle.
Non so esattamente che cosa fece scatenare ciò ma ad un certo punto iniziai ad urlare, gridando per far si che Luke venisse ad aiutarmi.
E ovviamente lo fece.
Gli ci vollero al massimo solo due secondi prima che apparisse all'improvviso nella stanza, i suoi occhi si riempirono di malizia quando si posarono su mia madre. "Togligli le mani di dosso," Ringhiò. "Prima che chiami la protezione bambini al telefono."
Lei si fermò per un minuto, con lo sguardo che passava da me e poi da Luke prima che mi spinse via da lei, facendomi inciampare e arrivare direttamente sul petto di Luke. Ovviamente mi prese e avvolse immediatamente il suo braccio attorno a me.
Ebbi a malapena il tempo di piangere che lui mi afferrò la mano e il mio borsone, posizionandosi la tracolla sulla spalla e portarmi fuori da casa mia verso la sua macchina nel vialetto.
Non persi tempo a salire sul sedile del passeggero, Luke posizionò la mia borsa dietro prima di sedersi nel posto designato per il guidatore. Girò le chiavi per l'accensione prima che la sua mano trovasse la mia di nuovo, dandogli una stretta.
L'intera macchina era silenziosa a parte per alcune smancerie di Luke di tanto in tanto, che mormorava piccoli complimenti e pressò il dorso della mia mano sulle sue labbra. I suoi occhi erano presi con la strada, nonostante sapessi che stava morendo dentro dalla voglia di guardare me.
"Luke?" Chiesi tranquillamente dopo aver accumulato una discreta dose di coraggio. Non ero sicuro di come avrebbe reagito alla domanda che gli stavo per fare.
"Sì, piccolo?"
"Dov'é tua mamma?"
Il silenzio riempì la macchina per un momento, ma Luke non sembrò molto turbato, sorprendentemente.
"Non lo so," Rispose alla fine, guardando ancora la strada. "É scomparsa quando avevo dieci anni. Probabilmente é morta da qualche parte e nessuno ha voluto condividere la notizia con me."
"Mi dispiace," Gli dissi, perché di sicuro avere una madre di merda era meglio che non avere per niente una madre. "Era buona con te quando c'era ancora?"
"Sì," Rispose immediatamente. "Era la più elegante, la più gentile, la più ragionevole persona che io abbia mai conosciuto. Mi sarebbe piaciuto che tu l'avessi conosciuta."
I suoi occhi erano pieni di tristezza, e sentii il mio cuore fare male per lui. Il modo in cui aveva parlato di lei era così affezionato e delicato, come se stesse descrivendo un angelo proveniente dal paradiso stesso.
"Anche a me, Luke," Dissi, e guardò per un secondo verso di me con un piccolo sorriso. "Anche a me."
Spazio me:
Lo so, come al solito in questo ultimo periodo ci ho messo un sacco di tempo per aggiornare..Spero possiate capire le mie difficoltà, che immagino più o meno siano simili alla mie: SCUOLA.
Vostra possibile e legittima domanda: "Ma hai usato il plurale, come mai hai elencato la scuola?"
Risposta: "I problemi che mi causa la scuola sono così tanti che parlare al singolare é scorretto grammaticalmente. O almeno nella mia grammatica."
Dopo queste ripetizioni preziose di grammatica, vorrei chiedere un favore a voi. Chi sarebbe capace di farmi una copertina per la storia? Se mi piace la metto! Ovviamente metterò i crediti e nel caso lei o lui voglia potrei anche pubblicizzare la sua storia. ;)
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high score ✩ muke (italian translation)
Fanfiction❝ Farò l'high score , Clifford, tu guarda e basta. ❞ ❝ Ho una bella vista, non é così? ❞ TRADUZIONE DELL'ORIGINALE DI @calumcuddler Tutti i diritti all'autrice.