2.7 - i am not a secret prostitute

1.8K 200 24
                                    

ventisette; non sono una prostituta segreta

Michael's POV

"Quanto per una scopata?" Gridò Calum dal finestrino mentre lentamente rallentava per fermarsi di fianco a me. Alzai gli occhi al cielo, sedendomi sul sedile del passeggero.

"Sei così divertente, Cal. Dico sul serio."

"Lo so," Il sorrisetto del Kiwi era compiaciuto mentre sterzava via dal marciapiede e ritornava sulla strada principale. "Potrei sapere perché sono dovuto venire a prenderti in un incrocio di strade a caso? Hai trovato un nuovo lavoro e non volevi dirmelo?"

Quasi mi soffocai, girai di scatto la testa così velocemente che rimasi sorpreso quando non mi si strappò dal corpo. "Non sono una prostituta segreta. Ma grazie per averlo sospettato, ne sono davvero lusingato."

"Sai, Mikey, apprezzo veramente la tua sincerità," Calum sorrise ironicamente. "É grandioso non dover mai cercare di capire se sei sarcastico o no."

Sospirai, collassando sul sedile mentre Calum continuava a guidare ad una velocità ragionevole. "Sono appena uscito di nascosto da casa di Luke," Ammisi, già sentendo il calore della situazione andare dritto sulle mie guance paffute da ragazzo del secondo anno.

"Che cosa hai fatto?" Calum fermò la macchina, colpendo così velocemente il pedale del freno che sarei potuto volare attraverso il parabrezza se non ci fosse stata la cintura a tenermi seduto.

"Cazzo, Cal, non ucciderci!"

"Sta zitto, non c'é nessun altro per strada," Calum fece un gesto con la mano, respingendomi prima che riprendesse in mano il discorso più accattivante. "Perché eri a casa di Luke?"

"Beh," Mi schiarii buffamente la gola, tutti gli eventi di inizio giornata mi inondarono la memoria. "A scuola oggi ho avuto una specie di incontro con Sophie."

"La beard di Luke?"

Indietreggiai sul mio posto per quel poco che potevo. "Cosa?"

"La beard di Luke," Ripeté Calum con la stessa identica voce, ovviamente non graduale. "Sai, la ragazza che a lui realmente non piace?"

Fissai solamente senza espressione il mio amico. "Come fai a sapere che non gli piace?"

Calum chiuse gli occhi per breve tempo prima di riaprirli e guardarmi annoiato. "Seriamente, amico, a volte sei proprio stupido. É ovvio che non gli piace quella puttana di Sarah, ti ha chiesto di fargli un pompino. Durante le ore di lezione.

"Si chiama Sophie."

"Irrilevante!" Scattò. "Così hai incontrato Sarah a scuola. E dopo?"

"Sophie," Lo corressi. Calum mi lanciò un occhiataccia.

"Sophie, scusa." Nonostante sapessi che non gliene poteva fregare di meno del suo vero nome.

"Um, abbiamo avuto una specie di...impertinenza?"

"Una fottuta che? Wow, Mikey, sei così gay a volte," Gemette Calum, il retro della sua nuca sbatté sul poggiatesta indirettamente in imbarazzo.

"Hey, personalmente penso di aver fatto un buon lavoro nel controbattere," Protestai, incrociando le braccia al petto. "Ma poi é arrivato un amico di Luke."

"O dio," Calum si chinò in avanti contro la consolle centrale della macchina, la sua faccia arrivò pericolosamente vicino alla mia in apprensione. "Non dirmi che ti hanno picchiato."

Tutto quello che riuscii a fare fu annuire pieno di vergogna, sobbalzando quando Calum imprecò a voce alta e diede pugni al volante. "Quei fottuti sfigati non hanno niente di meglio da fare nella loro vita," Ribollì, mettendo finalmente di nuovo in moto la macchina.

Il resto del percorso in macchina fino a casa mia fu silenzioso.

-

Dopo essere finalmente arrivati nel mio viale, feci un passo per uscire dalla macchina quando la voce di Calum mi fermò improvvisamente. "Dov'é il tuo zaino?"

Sentii gli occhi spalancarmisi in orrore alla domanda innocente che mi girava attorno al cervello. "Oh merda," Borbottai sotto voce, tornando indietro da Calum. "L'ho lasciato nella macchina di Luke."

"Oh," Calum scrollò le spalle, non capendo ovviamente la ragione per cui ero in panico. D'altronde, perché avrebbe dovuto? "Non preoccuparti, fra. Può semplicemente portartelo domani." Annuii intorpidito, a malapena assorbendo quello che Calum stava dicendo mentre mi immaginavo tutte delle scene in cui il padre di Luke riusciva in qualche modo a trovare lo zaino.

"Sì," Dissi finalmente, con voce lenta. "Sì, hai ragione. É apposto. Andrà tutto bene."

Calum si accigliò, dandomi un'occhiata con occhi preoccupati. "Stai bene? Sembri strano, che succede?"

"Hmm?" Mormorai. "Oh, niente. Non preoccuparti. Sono solo stanco," Mentii. Non potevo dirlo a Calum. Non era mia responsabilità dirglielo, e di certo non erano assolutamente fatti suoi. Anche se non ero totalmente sicuro che fossero neanche fatti miei.

"Okay," Disse Calum preoccupato, ma sapevo che gli sarebbe passato in due secondi. "Bene, ci vediamo domani allora." Annuii, aprendo lo sportello della macchina e precipitandomi fuori.

"Oh, e Michael?" Fermai il mio percorso, scrutando nel veicolo. Calum mi sorrise. "So che é il mio compito tormentarti ma sei davvero fantastico, okay? Fanculo gli amici di Luke." E poi andò via, lasciandomi con un piccolo sorriso sul viso.

Spazio me:
Calum, quanto adoro questo ragazzo! *^*

Volevo farvi sapere che visto che in questi giorni da me e carnevale e starò a casa domani e dopodomani, cercherò di aggiornare il più possibile visto che da lunedì prossimo fino a venerdì sarò in gita a Vienna con la scuola.

Sempre che qualcuno non abbia la pazienza e la voglia di tradurre al mio posto per quei giorni. Ma credo che per quei giorni lascerò in sospeso la storia.

high score ✩ muke (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora